-SENSAZIONE SCONOSCIUTA-

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POV's Henryk

Una volta entrati nella sua camera mi fa sedere sul suo letto disfatto.

Si sente un profumo di lavanda provenire dalle lenzuola che probabilmente sono state cambiate recentemente.

Quanto vorrei odorare quel cuscino,starci per tutto il tempo appoggiato,per sentirlo ancora più vicino a me.
Sposto i miei occhi su di lui,ancora in piedi.
Rimaniamo zitti,impacciati.
Non sappiamo che dire,come sbloccare questo silenzio.
Decido di farmi avanti e dire la prima cosa che mi passa per la mente.
"Allora come facevi a sapere che ero io?"

Incomincia a sfogliare un giornalino,sul suo mobile difronte a me.

"Ho visto come mi guardavi quel giorno."
Si gira,si passa una mano tra i capelli spostandosi il suo ciuffo che gli cadeva sulla fronte.

Va alla finestra.
"Poi ho pensato,chi mai potrebbe venire a quelle ore tarde della sera alla mia finestra?
Ed eccoti.Ciò che pensavo si è rivelato vero."

Mi alzo raggiungendolo sopraffatto dall'eccitazione che mi crea questa situazione.
Siamo uno difronte all'altro.
La sua fronte è all'altezza del mio mento,ed i suoi capelli a quella del mio naso.
Mi mancano un paio di centimetri per poterlo toccare.

"E dunque come ti guardavo?"
Mi accorgo di avere una strana adrenalina che si sta dimenando sul mio corpo.

Un qualcosa dentro di me sta accendendo pian piano,e sento di non poterla fermare.
I suoi capelli toccano il mio naso.
Mi ricordano il profumo di un famoso dopobarba.
Con la mia mano gli tocco la guancia accarezzandogliela.
È teso,non si muove,sta lì fermo.
Indifeso,dall'aria di un cucciolo smarrito.
I suoi occhi guardano a terra.

Con un dito gli alzo il mento e incomincia l'intesa tra i nostri sguardi.
"Così."
Conclude.
Lo sa.Lo sa che lo amo.
Che lo sento già mio.Che lo voglio.

Il mio naso raggiunge il suo,con l'altra mano gli metto la sua sul mio viso.
Lui incomincia ad esplorarmi con le sue dita.
Le labbra.
La poca barba che è cresciuta in questi tre giorni.
Il collo.
Tutto,tocca tutto.
Arriva al mio fianco fermandosi.

Gioco con i suoi boccoli che gli cadono nuovamente sulla fronte.
All'improvviso mi abbasso leggermente e lo bacio.
Le sue labbra non si muovono.
Non mi tiro indietro e continuo a giocare con il suo labbro inferiore finché comincia ad aprire la bocca.
La sua lingua raggiunge la mia ed iniziamo ad incrociarle.
Mi morde il labbro inferiore ma io lo faccio a lui con molta più violenza e passione.
La carne incomincia a farsi desiderare.
Ora è mio.
Mi accorgo che un'erezione sta crescendo ed anche da parte sua.

La mia mano raggiunge il suo sedere.
Con le redini di quel momento,lo porto verso il letto mentre il bacio diventa sempre più intenso.

C'è solo una luce,cupa.

Lo faccio stendere sul letto dolcemente ma non ci stacchiamo.
Con il suo dito incomincia a sbottonarmi la giacca dell'uniforme.
Scendo con la mia bocca fino al collo.
Addome.
Ombelico.
Li sbottono i pantaloni con violenza.
Non avevo mai desiderato nessuno così.

Ma appena sto per raggiungere il suo membro si sentono dei passi.

"Cazzo."
Si alza di scatto.
"Questa sarà mia madre."
Si abbottona i pantaloni e si aggiusta I capelli velocemente.
"Vai!"
Mi prende il polso portandomi alla porta sul retro.
Sono ancora confuso,con l'uniforme sconcia.
"Aspetta Andrej."
Mi riguarda ormai fuori dalla casa.
Si avvicina e mi regala un ultimo bacio.

Faccio in modo che non si stacchi ma purtroppo dopo qualche secondo se ne va sorridendomi.

Ed anche questa volta mi ha lasciato così.
Voglioso del suo corpo,eccitato.

Ma la nostra vita è ormai quella di due amanti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 28, 2020 ⏰

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