"Zaino blu" (prima parte)

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3 settembre 2020, Napoli.

Il traffico è allucinante in questo periodo dell'anno a causa del rientro dalle vacanze estive, per non parlare della zona del porto che abbiamo imboccato da poco arrecando un danno al poco tempo che abbiamo.
Piazza del Plebiscito non è lontana da qui, ma la situazione con le auto non aiuta e tra l'altro dobbiamo cercare anche un parcheggio decente per tutta la giornata.
Io e le mie amiche al momento siamo un misto di lamentele a causa del calore e di voce che, nemmeno siamo al concerto, ma già sta andando via per cantare in auto.
Le guardo e ciò che vedo è uno squarcio di spensieratezza che si fa spazio tra le nostre vite incasinate.
Ancora non credo alla sorpresa che hanno preparato per il mio ventiduesimo compleanno, anche se mancano ancora due settimane per spegnere le candeline. Una sera di luglio qualsiasi usciamo per bere qualcosa e mi piazzano avanti cinque biglietti per la serata dei Rovere band. Le ho contagiate con i loro pezzi mesi fa, ma non mi sarei mai aspettata questo.
Dopo una mezz'ora piena riusciamo ad uscire dal traffico infernale e cerchiamo parcheggio in un viale qualsiasi sul lungomare.

La piazza è colma di persone piazzate ai piedi del palco, noi ci fermiamo più o meno al centro dello spazio e trascorriamo le prossime ore ad ammazzare il tempo che ci separa dall'inizio.
Per le 20 ogni cosa sul palco è sistemata e noi siamo tutti riuniti ad aspettare l'apertura quando, dal nulla, Nelson si cala sul palco tramite un aggeggio simulando un piccolo volo; vestito di verde, il gruppo ci accoglie suonando "Peter Pan".

Un'ora dopo si fermano per una breve pausa e noi ragazze ci stiamo divertendo da morire. Testimoni: le nostre guance in fiamme e i cellulari sepolti negli zaini.
-Lo sapevo che sarebbe stato così! - esclama Carlotta sorridente.
-Io non mi aspettavo fossero così bravi anche dal vivo. - aggiungo prima dell'agitazione di Bianca dopo aver acceso il suo telefono.
La guardiamo curiose, sembra prossima ad una crisi di nervi.
-Oh che c'è? - chiede Francesca.
-Ci sono i ragazzi della Space Valley in occasione del concerto, credo intratterranno durante le altre pause. - spiega Bianca, ma giudicando dalle nostre espressioni non è difficile dedurre che non conosciamo questi ragazzi, cosa che capisce.
-Il cantante e il bassista fanno parte di un gruppo d'intrattenimento su YouTube. Hanno questo canale da qualche anno e ora lo gestiscono in sei. Sono molto divertenti, quindi ne vedremo delle belle.- conclude. Poco dopo, nell'attesa sento degli strani movimenti nei pressi del mio zaino che ho poggiato alla mia destra, mentre io sono seduta. Mi volto per capire cosa è quando un tizio con un berretto nero e degli occhiali da sole corre via con il mio zaino tra le mani. Non capisco più niente e di scatto lo rincorro per poterlo riprendere, non realizzando cosa stia succedendo. In quel minuto di corsa mi rendo conto che non so dove il tizio vada, né se quel che io sto facendo possa rivelarsi pericoloso o meno. So solo che le mie gambe non si fermano finché lui non finisce alle spalle del palco allestito, fermandosi vicino ad un tavolo con qualche altro zaino. Si ferma per riprendere fiato con tutta calma mentre io non so se avere paura o altro, ma sono in totale confusione. Non rifletto più di cinque secondi e riprendo il mio zaino di scatto dalle sue mani e corro, ma il tizio ancora col fiatone, si dirige correndo verso la mia direzione.
-Fermati, fermati! Non voglio rubarti niente, giuro!- ma non mi fermo. In un secondo mi raggiunge e mi tocca il braccio destro, ma impulsivamente gli tiro uno schiaffo al braccio col quale mi ferma.
-Scusami, ma sto reclutando alcune persone per fare una cosa e ho scelto a caso te. - si spiega mentre riprende fiato e si sfila il cappello liberando una massa di capelli scuri. Io riprendo voce e lo guardo sconvolta.
-Non potevi chiedere invece di farmi quasi venire un infarto? Sarebbe stato meno faticoso. - dico, ma lui fa un mezzo sorrisetto.
-Si ma sarebbe stato poco stile Space Valley.- ribatte togliendosi anche gli occhiali. Probabilmente si aspetta che lo riconosca, solo che sul serio io non so chi siano.
-Si, la mia amica mi ha parlato di voi. Mi dispiace deluderti ma è la prima volta che ti vedo, quindi non aspettarti reazioni eclatanti.- gli rispondo mentre mi rimetto lo zaino in spalla.
-Non ti preoccupare, solo che mi serviresti per completare il nostro spettacolo. Ovviamente non ci sarai solo tu, a parte Nelson e Frank abbiamo scelto ognuno qualcuno. Ci aiuti?- mi chiede sorridente, ma non so se accettare. Non so cosa dovranno fare anche se potrebbe rivelarsi divertente.
-Va bene, ma di cosa si tratta?- chiedo curiosa.
-Se ti facciamo domande tu devi solo rispondere, per altro al massimo devi indovinare qualcosa come citazioni o ingredienti di un piatto. Sarà comunque divertente, ci stai? - chiede gentilmente. Queste sono quelle strane esperienze che ti capitano una volta su dieci e non sai mai come comportati in merito, ma voglio scoprire come andrà.
-Ci sto!- rispondo entusiasta. Lui sorride e mi pone la mano destra.
-Piacere di conoscerti, il mio nome è Nicolas. Come tutti puoi chiamarmi Nic o Bic.- gli stringo la mano e gli sorrido.
-Io sono Marta, e credo di non avere nomignoli. - lui ride in modo molto dolce, cosa che, si sposa bene alla sua figura mingherlina.
Lo seguo nel retro del palco dove ad attenderlo c'erano altri ragazzi che suppongo facciano tutti parte di questo gruppetto.
Le mie amiche intanto mi riempiono di telefonate alle quali rispondo con un messaggio, sono curiosa di scoprire le loro reazioni dopo aver fatto questa scenata.
-Marta loro sono Dario, poi Davide ma tutti lo chiamano Frank, poi Francesco soprannominato Tonno, e loro Cesare e Nelson.- me li presenta anche se si capisce poco a causa della confusione.
Mi stringono la mano e ricambio il saluto, poi mi voltò verso Nelson, il cantante dei Rovere.
-Non conoscevo la Space Valley, ma adoro il tuo gruppo, siete fortissimi!- mi complimento facendolo sorridere.
-Grazie mille, spero vi stia piacendo il concerto! - dice con tono di imbarazzo.
Nel frattempo il concerto riprende e il resto del gruppo sta preparando lo spettacolo, io sono uscita per sentirli cantare più da vicino. Ma mi rendo conto che non è la stessa cosa godermelo senza le ragazze.
-Ti stai divertendo?- chiede Nicolas facendomi trasalire.
-Si, ma sono con altre mie amiche e godermelo da sola non è lo stesso. Ma non che non mi diverta. - rispondo senza distogliere gli occhi dal palco.
-Mi dispiace, ma se vuoi puoi farle salire qui dietro, anche se non possiamo fare tutti il numero.- mi dice con tono comprensivo. Gli sorrido spontaneamente e penso al quanto possa essere bello vivere con loro anche questo accaduto fortuito.
-Grazie, ora le chiamo. - prendo il cellulare e chiedo a Bianca di venire dal lato sinistro della piazza, ma dall'altra parte sento sono grida.
-Stanno venendo da questa parte.- gli dico indicandogli il lato.
-Va bene, le faccio salire. - dice mentre si allontana. Io le aspetto qui.
Dopo qualche minuto riconosco gli acuti di Carlotta che canta, è inconfondibile e me le ritrovo avanti abbastanza shockate dell'assurdità di questa giornata.
Si mettono anche loro comode per guardare il concerto, ma Francesca si volta verso Nicolas e Dario che sono alle sue spalle.
-Scusa la domanda strana Nicolas, ma hai rubato uno zaino a caso o è stata una tua scelta?- chiede voltandosi anche verso di me. Nicolas alza le mani in segno di difesa a seguito di qualche secondo in silenzio.
-In realtà mi piace il suo zaino blu e l'ho scelto. Che poi mi aspettavo di finire male dopo questa pazzia proposta da Tonno. - raccontando non può fare a meno di ridere, cosa che contagia. Che mente subdola può escogitare questi piani?
-Per fortuna non hai scaturito reazioni improvvise di altre persone, lì ti saresti forse fatto male. - aggiungo.
Il concerto si ferma di nuovo per la seconda pausa, così vengo letteralmente trascinata da qualcuno sul palco insieme a questi ragazzi e altre tre ragazze che non avevo visto fino a questo momento.
Il pubblico applaude mentre loro sei si distribuiscono lungo il palco, ma noi ragazze non sappiamo cosa fare.
-Riverenze a tutta la Valle Spaziale! - dicono all'unisono. Si fa avanti Cesare mentre loro sistemano degli sgabelli allineati e un bancone dal lato opposto con altre sedie.
-Accomodatevi sugli sgabelli. - indica Cesare e mi siedo al secondo sul lato sinistro. Loro si accomodano dietro quel bancone e un tecnico ci fornisce una specie di pulsantiera.
-Voi siete le concorrenti che abbiamo scelto per questo gioco, nonché uno dei format adattati sulla nostra piattaforma, si tratta di: "indovina la citazione"! - esclama Nelson e il pubblico applaude.
-No cavolo, io non sono brava in queste cose! - dice la ragazza alla mia sinistra, le altre due invece non si esprimono.
-Io ci studio in questi ambiti, quindi vediamo. - rispondo in tono positivo.
-Pronte?- chiede Tonno e noi facciamo cenno di sì.
-Chi ha scritto la frase "Tu avevi le lacrime negli occhi, io te le bevevo tremando."? Opzione A: Charles Dickens;
B: Italo Calvino;
C: James Joyce.
Avete un minuto per rispondere. - la prima domanda viene presentata da Nelson.
Prenoto la mia risposta, così come la ragazza a fine lato destro.
-Marta, prego.- mi invita Nelson a rispondere.
-Direi Italo Calvino. - rispondo non aggiungendo altro.
-Anna dacci la tua. - indica l'altra ragazza con un microfono.
-Credo James Joyce. - dice in tono divertito.
- E la corretta è la B, brava Marta! - risponde Nelson.
-Ora attenti, chi ha scritto "Confidarsi con qualcuno, questo sì è veramente da pazzi"?
A: Luigi Pirandello;
B: Italo Svevo;
C: Eugenio Montale. - ci espone Dario.
Qui ci prenotiamo tutte e quattro.
-Non ve lo chiederemo in pubblico, ma cliccate la lettera sulla vostra pulsantiera e vi diremo chi ha indovinato.- aggiunge Dario.
Io premo la A, ma il resto non lo so. Ma dopo pochi secondi rivela la risposta corretta.
-Un altro punto a Marta e uno a Federica! - urla entusiasta. Passano il microfono a Nicolas.
- Questa è un po' difficile, chi ha scritto "Omnia vincit amor et nos cedamus amori"?
A: Dante Alighieri;
B: Francesco Petrarca;
C: Publio Virgilio Marone. - chiede quasi ridendo per la maggiore difficoltà della domanda. Ci impiego qualche secondo ad elaborare la vastità della loro produzione, ma sono sicura sia di Virgilio.
-Bene, avete risposto tutte ma il punto se lo aggiudicano Daniela e Marta. Complimenti!- esclama Nicolas provando a fare un occhiolino nella mia direzione, cosa che gli riesce un po' male e non capisco se sia davvero per me.

Terminiamo il gioco dopo un quarto d'ora e decidono di contare i punteggi per capire chi ha vinto.
-Con un vantaggio di quattro punti, vince la piccola Marta!- esclamano contenti ed esulto anch'io con loro.
-Bene Marta, hai vinto delle t-shirt, una felpa, un cappello e una tazza tra Rovere e Space Valley. Ti sei divertita?- mi chiede Cesare portandomi il microfono in faccia.
Credo di essere diventata un peperone per qualche secondo.
-Certo, siete simpatici! - dico con un filo di imbarazzo, cosa che non sembra disturbarlo.
-Dimmi qual è il tuo segreto. - mi incita per poi ripuntarmi il microfono al volto.
-Non so, leggo tanto e studio anche lettere.- rispondo con tono da supposizione.
-Brava, brava! Ora ritornano i Rovere, a dopo! - urla verso il pubblico che applaude e torniamo tutti dietro le quinte.
Le ragazze mi accolgono dandomi innumerevoli baci.
- Brava la mia piccola! - si complimenta Bianca. Dopo qualche minuto siamo ancora lì a parlarne ma veniamo interrotte da Dario e Nicolas che mi portano uno scatolone grande.
-Ecco il bottino Marta, spero ti piacciano. - dice Dario, ma le mia amiche ne approfittano per scattarsi delle foto con lui e Nicolas.
-Bene, grazie ragazzi. Allora buona fortuna per i vostri progetti, mi sono divertita. - li saluto per andarmene, quando Nicolas mi tira il braccio, di nuovo.
- Ma dai, rimani a sentire qui il resto del concerto. - mi invita e toglie la mano dal braccio appena se ne rende conto.
-Va bene, grazie Nicolas. - rispondo più gentilmente possibile cercando di non pensare alle risatine delle mie oche alle spalle.
-Venite con me.- ci dice, cosa che facciamo dato che non sappiamo dove andare in questo cunicolo.
Ci conduce in un piccolo Van aperto sul lato sinistro, che, credo sia parte di una scenografia.
-Accomodatevi nel mini Van di Scooby-Doo. - ce lo mostra divertito.
-Wow che onore e che sciccheria. - esclama Francesca.
-Onore si, non fanno salire nessuno su questi pezzi. - risponde Nic.
Le ragazze si distribuiscono nei sedili di mezzo, io mi sistemo su quello alle loro spalle facendomi ritrovare il palco di faccia. Secondi dopo sento il rumore dell'altra portiera da cui entra Nicolas sedendosi alla mia destra.
-Dove la porto, signorino?- chiedo scherzando.
-Mhh mi faccia conoscere la sua bellissima città. - risponde sorridente.
-Ma la conosce, non ci cascare!- grida Bianca dai sedili posteriori.
Mi volto verso di lui.
-Davvero?- chiedo curiosa. Alza ancora una volta le braccia in segno di difesa e si volta verso di me guardandomi negli occhi. Non lo vevo notato nel casino di prima, ma Nicolas ha davvero un bel volto. Non quel tipo di bellezza che ti fa scattare l'impulso frenetico del saltargli addosso, ma una bellezza dolce, estranea a tutte le calunnie del mondo. Esprime fiducia, sensazioni positive.
-Vabe ci ho provato, scusa. - risponde scherzando.
Credo si sia accorto della lunga guardata che gli ho rivolto in quanto pare si sia imbarazzato un po'.
-Allora sei tu che devi mostrarmi la mia città.- propongo in tono scherzoso, ma in quel momento si volta verso di me. Per un attimo sembra che tutto possa cessare di esistere, che il caos che ci circonda in realtà è solo un sottofondo impercettibile. Distolgo gli occhi qualche istante dopo aver sentito il rossore invadere il mio volto; lui sembra notarlo, ma non dice nulla a riguardo facendo pian piano aumentare il mio grado di imbarazzo.
Punto gli occhi verso il palco cercando di godermi a pieno quel che rimane del concerto.

Fil Rouge | Space Valley - Nic.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora