Mi auguro che stiate tutti bene, ce la faremo.
Il giorno del compleanno di Mario è ormai dietro l'angolo. Manca una settimana all'evento e l'adrenalina inizia a farsi sentire durante la notte. Claudio è stato preso da mille impegni, sempre fuori casa a combinare chissà cosa come dice Mario. Sta facendo finta di niente per amor suo ma lo conosce troppo bene, sa che gli sta nascondendo qualcosa, e sa anche cosa. Si è messo l'anima pace e gli lascia tutto lo spazio possibile per preparargli quella che sicuramente sarà una gloriosa festa a sorpresa. Non che Mario consideri Claudio in grado di organizzare una festa come si deve, ma si affida totalmente alle doti rinomate di Paolo che, di sicuro, fa parte del "riuscitissimo" piano. Ogni tanto infatti gli invia qualche messaggio, ad orari imprecisi, senza farsi notare
Odio l'arancione.
Cioccolata sì, fragole anche.
Ti ricordi gli spogliarellisti della festa di Ale?
Ma Paolo a quanto pare non demorde e gli risponde sempre con
What?
Sei incinta?
Mm sì, e quindi?
E Mario ogni volta sorride, non vede l'ora che arrivi quel giorno per potersi beffare di quei due e del loro fallimento come organizzatori di feste a sorpresa. Per quanto riguarda Claudio, ne è semplicemente geloso marcio. Lui sa sempre dove si trova Claudio, con chi è, e cosa fa. Punto, fine. Tutti questi sotterfugi, anche se palesi, lo infastidiscono e lo stuzzicano al tempo stesso. Lo aspetta a casa come un Golden retriever, sulla porta, scodinzolante. Lo assale di domande senza volere la risposta e facendo il bambino bizzoso.
Con chi eri? Mi ami? Quindi anche io posso fare quello che voglio? Se torni a casa e sono con qualcuno non ti lamentare. Torni a vivere da Paolo? Etc etc etc.
E Claudio ride, ride davvero, con una strana stanchezza negli occhi, ma di cuore. Mentre guarda quel bastardo distruggersi di paranoie e giocare con lui, sapendo qual è l'unica verità, ride davvero col cuore. E si fa coccolare da quella gelosia birichina e sexy che Mario sfoggia mentre cucina, mentre gli fa un massaggio alle spalle, mentre lo spoglia per la doccia, così com'è lui. Nemmeno si rende conto di quello che fa mentre mantiene la facciata del duro. Con quella sua parlantina alternata a gesti di amore che dicono solo: grazie, qualsiasi cosa tu stia facendo, grazie. E proprio per questo Claudio andrebbe anche in capo al mondo per lui.
È così che arrivano al Clandestino, dove li aspettando Paolo e Tessa. Mario sfila la sedia dal tavolo per fare sedere Claudio.
"Accidenti che galanteria, Claudio stai morendo?"
Claudio ride e Mario lancia un'occhiataccia a Paolo mentre bacia sul collo Claudio.
"Non lo ascoltare amore".
Si siede accanto a lui e gli prende la mano. Tessa inizia a capire.
"Inizio ad avere un dejavu".
Claudio sfila la mano da quella di Mario e lo accarezza sulla nuca annuendo e guardando prima lui e poi Tessa.
"Ebbene sì cara la mia Tessa, siamo in piena fase adolescenziale".
Tessa sghignazza mentre Paolo schiocca le labbra.
"Ehm, spiegare grazie. No codici grazie".
Mario fa cenno al cameriere.
"Ma come principessina, non capisci i codici del tuo Claudiuccio? Con tutto il tempo che passate insieme dovreste parlare con il codice a morse a questo punto".
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Come balinesi nei giorni di festa
FanfictionSequel di Come zingari nel deserto. COPYRIGHT TUTTI I DIRITTI RISERVATI