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Come se avessero sigillato un patto, dopo che la premiazione era finita ed era iniziato l'aperitivo con open bar e buffet, non si erano più staccati. O meglio, anche se Claudio l'avesse voluto, quello era solo l'inizio di una lunga pena da scontare. E quindi Mario lo teneva per mano, lasciandolo andare solo per adempiere ai suoi doveri: mi prendi uno spritz? un altro grazie. Fai un piattino Cla, con un po' di cose, e due prosecchi anche per i signori. Poi lo riprendeva per mano. E anche se Claudio a momenti lo spritz glielo voleva rovesciare addosso, a momenti rideva per il bambino rancoroso che aveva davanti, non si sarebbe sognato di fare altro finché la sua mano tornava incrociata con quella di Mario.

Piano piano l'alcol era entrato in circolo, la presa si era allentata, e il gioco aveva assunto altri connotati.

"A casa, per punizione, me lo devi succhiare fino allo sfinimento e fartelo mettere dove e quando voglio io"

"Sarebbe una punizione questa?"

Claudio gli aveva tirato su la mano intrecciata con la sua baciandone lentamente il dorso accentuando le dimensioni delle sue labbra. Mario aveva sentito l'erezione aumentare.

"Per un mese"

"Con piacere"

aveva risposto subito Claudio mettendosi un dito di Mario in bocca e godendosi la sua reazione. Claudio sapeva che il sesso avrebbe giocato dalla sua parte conoscendo bene le debolezze di Mario. In più anche lui moriva dalla voglia.

E ora, proprio mentre presi dai loro giochetti mentali si stanno isolando, una voce sottile e impaurita interrompe la magia

"Mario"

Mario riconoscerebbe quella voce in mezzo ad altre milioni.

Rosy.

Quindi si gira di scatto con lo sguardo incredulo mentre Claudio si sistema la giacca e si concentra sulla situazione.

"Che ci fai qui?"
chiede Mario mentre la controlla dalla testa ai piedi in cerca di lividi per l'evidente insubordinazione. Un vizio che gli è rimasto fin da quando era piccolo. Rosy è in imbarazzo, si sente fuori luogo, anche davanti a figlio non sa come comportarsi fuori dalle mura di casa.

"Io... Mi ricordavo di questo evento... Sembrava importante per te... E poi, beh, auguri tesoro", si avvicina accarezzandolo e Mario rimane immobile.

Claudio non può fare a meno di rimanere ancora e ancora strabiliato dalla somiglianza.

"E papà?"

Rosy tira subito indietro la mano.

"Papà... Mario lo sai, già ho dovuto inventarmi che andavo dall'estetista, sperando non si ricordasse che questa cosa era proprio oggi... Non sei contento di vedermi?"

A Mario fanno male gli occhi a guardarla.

"Non lo so".

"Ciao Rosy"
Claudio decide di intervenire. Sta sporgendo la mano per stringere quella della suocera ma qualcun altro decide di intromettersi.

"No. Way. Questa deve essere la famigerata Rosy. È lei vero? Eh Mario?"

Paolo copre interamente Claudio e si piazza davanti a lei con lo champagne in mano, osservandola emozionato come fosse un personaggio famoso.

"In carne e ossa", risponde Mario serafico.

"Oh my God, Rosy!"

la abbraccia mentre 1. Claudio lo vorrebbe uccidere e sotterrarsi allo stesso momento, fortuna che è amico di Mario da prima. 2. Perché quando è ubriaco attacca con l'inglese?!

Come balinesi nei giorni di festaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora