Abbiate pazienza, lo sapete. Sapete quanto io tenga alla verità, al modo più realistico possibile di affrontare i temi, senza renderli scontati o surreali. Questo è un tema complicatissimo, fidatevi di me se potete, ancora c'è molto da sapere. Vi assicuro che ci sono tante riflessioni e scelte personali dietro. Come sempre, l'unica cosa che posso fare, è imparare insieme a loro.
Claudio e Mario si guardano tra le lenzuola, godendosi il silenzio pieno di amore che si sono appena scambiati, sapendo che non durerà a lungo.
È infatti Claudio, questa volta, ad interromperlo.
"Allora, cerchiamo di parlare come persone adulte"
Si tira leggermente su e appoggia la testa sulla testata del letto. Guarda Mario che invece rimane con la testa sul cuscino.
"Partiamo dalle cose semplici. Se non si fosse capito... Mi riempie il cuore sapere che tu adotteresti un figlio con me, Mario".
Mario gingilla con il lenzuolo.
"Sei sicuro?"
Un tono di insicurezza.
"Certo che sono sicuro. So che non sempre riesco ad esprimere al meglio quello che sento ma te lo sto dicendo, per favore credimi, so cosa significa detto da te e ti posso assicurare che non provo altro che felicità nel sentirti pronunciare quelle parole".
Mario lo guarda dal basso.
"Ok".
Claudio distoglie lo sguardo.
"Questo, però, non significa che non sia un argomento da trattare con grande cura e da non prendere alla leggera".
"Non lo sto facendo, credimi".
"E io non dico il contrario, dico soltanto che dobbiamo valutare bene tutti i pro e i contro. Pensaci, non ne abbiamo mai discusso davvero, io onestamente non pensavo che sarebbe mai venuto da te questo desiderio, quindi non mi sono mai addentrato nell'argomento, non sappiamo neanche cosa pensiamo reciprocamente sulle adozioni gay..."
Claudio si ferma, vede l'espressione di Mario e aspetta che dica qualcosa.
"Mi stai dicendo che potremmo pensarla differentemente?"
Anche Mario si tira su, è calmo ma sostenuto.
"Sto dicendo che è un tema complesso, Mario, questo non puoi non concedermelo, saresti uno sprovveduto e so che non lo sei".
"Infatti, sono pienamente cosciente della complessità dell'iter e dei vari annessi, ho cercato di fartelo capire in questi giorni".
"Non parlo di procedure, Mario. Io sono oltre la burocrazia, quella non mi spaventa. Parlo della complessità del tema dal punto di vista sociale, dal punto di vista del bambino. Tu mi vuoi dire che non nutri alcun dubbio o non ti sei mai fatto alcuna domanda su questo?"
Mario sta cercando di riflettere prima di rispondere.
"Su cosa? Su quanto due persone dello stesso sesso siano in grado di dare amore ad un altro essere umano? No, Claudio, direi di no".
Claudio sospira.
"Non rigirare le mie parole, non mi prendere in giro. Non parlo di capacità di amare, parlo di struttura sociale, di accettazione, che finiscono per influire sulla vita del bambino, aldilà di ciò che è il nucleo familiare".
Mario si gira a guardarlo.
"Secondo questa logica noi due non dovremmo essere qui in questo letto ma su un rogo che profuma di finocchio".
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Come balinesi nei giorni di festa
FanficSequel di Come zingari nel deserto. COPYRIGHT TUTTI I DIRITTI RISERVATI