Parte 12 - Il Richiamo

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Le grandi navi ammiraglie fendevano l'acqua con risolutezza. Era stato furbo da parte della Senza-Faccia dirigersi verso un'isola fuori dalle mappe, ma Borsalino si era assicurato di non viaggiare da solo proprio per un'eventualità simile.
Mentre attendeva pazientemente di intravedere le coste di Punk Hazard, riusciva a percepire la concentrazione della donna al suo fianco come avrebbe fatto un telepate. D'altro canto, solo il titolo di Drago Celeste di lei gli impediva di porle tutte le domande che aveva custodito per anni. 
Kizaru aveva infatti seguito con enorme interesse le vicende che avevano portato all'esilio di Artemis, un po' perché la sua straordinaria ascesa la poneva facilmente in lizza per la posizione di Ammiraglio, un po' perché era un uomo tanto curioso quanto il suo soprannome lasciava immaginare. 
Aveva goduto non poco quando aveva ricevuto la notizia che una tra i suoi principali rivali era finita nei guai con il governo. Guai grossi, aveva sentito: era andata a ficcare il naso nell'ufficio di Sengoku in persona. 
Si diceva fosse una di quelli a cui la guerra aveva strappato il senno. Era sempre stata, a detta di molti, un po' troppo interessata alla storia, ma non tutti erano convinti che una vaga curiosità potesse essere la vera ragione delle sue vicende. Di ritorno da una missione, qualche anno prima che la guerra di Flevance devastasse la patria del piombo ambrato, aveva pubblicamente accusato gli allora ammiragli di avere contraffatto dei documenti ufficiali. Sosteneva, in particolare, che avessero insabbiato ogni notizia riguardo uno speciale tipo di proiettili che aveva contagiato con un misterioso morbo gran parte della sua squadra. Qualcuno di loro non era nemmeno sopravvissuto per raccontarlo. Lei stessa aveva riportato una lieve ferita e sembrava molto più pallida di quando era partita. Kizaru aveva trovato bizzarro che una persona sagace come la sua avversaria non capisse i semplici meccanismi che reggevano la facciata della marina. 
Un bel giorno, poco dopo, se la vide sfilare davanti ammanettata e circondata da guardie. Era certo che quella sarebbe stata l'ultima volta in cui i loro sguardi si sarebbero mai incrociati. Gli esiti di quel processo, tuttavia, lo stupirono: in primo luogo, fu colpito dal fatto che un processo si tenne davvero e per le sole accuse relative alle sue ricerche. In seguito, non poté credere alle sue orecchie quando sentì che Sengoku non si era fatto coinvolgere come parte lesa ma come difensore.
Come ogni pettegolezzo, le informazioni - più o meno credibili che fossero - se ne andarono come erano arrivate e nessuno ne parlò più. Opinione comune era che fosse morta come molte altre figure scomode prima di lei. Salendo di grado e ottenendo accesso ai documenti più riservati, Borsalino scoprì che De La Rose era sì morta, ma quasi cinque anni dopo, a Minion Island, dopo aver intrattenuto una fitta corrispondenza circa i piani che il Joker stava man mano mettendo in atto. Il cadavere della donna era stato riconosciuto ma mai recuperato, per evitare riconnessioni. La causa del suo decesso era stata associata al fatto che la sua copertura dovesse essere saltata.
E poi ci fu Marineford e quella convocazione così frettolosa: se Sant'Ana era convinta che De La Rose e la Senza-Faccia fossero la stessa persona, doveva trattarsi di sospetti fondati. 
Dopotutto, lei non sbagliava mai. 
"Siete pensieroso, Ammiraglio." Constatò la donna, esaminando con attenzione una carta nautica che si delineava in piccoli tralicci di luce sul palmo della sua mano. 
"Ricordavo i tempi paaassati, Vostra Altezza. Vecchie storie, diceriiie. Il processo a De La Rose fece scalpooore, sapete?" 
"Come dimenticarlo." rispose disgustata "L'ennesima grana che mi sarei facilmente risparmiata. Ma farò in modo che situazioni così incresciose non ricapitino.'
Borsalino rabbrividì, vuoi per il freddo intenso che soffiava dalla landa ghiacciata, vuoi perché la compostezza di quella donna non lasciava spazio a repliche. "Spero comprenderààà che le questioni che il Governo Mondiaaale ha in sospeso con la Senza-Faccia non la riguardano in alcun mooodo." specificò, stringendosi nel mantello, "Si tratta sooolo di formalità."
"Oh, vi prego, non usate quel nomignolo: è imbarazzante." Replicò lei velenosa, " ad ogni modo, vi assicuro che il Governo non avrà più grane da parte di Artemisa, su questo avete la mia parola." 
Con uno scatto nervoso, Sant'Ana chiuse le dita sottili in un pugno, facendo scintillare gli ultimi bagliori del suo navigatore lungo le unghie smaltate. I motori vennero fermati e nessuno proferì parola finchè la nave non fu ferma su uno specchio d'acqua perfettamente integro.
"Lei pesca, ammiraglio Kizaru?" domandò di punto in bianco, infilandosi il guanto della sontuosa uniforme. 
"Qualche vooolta
Un sorriso sottile si dipinse sul volto della donna, evidenziandone appena gli accenni di rughe. Con una naturalezza estrema, lasciò che onde rossastre le smovessero i capelli perlati, attraversassero il legno, il ferro, i marines, Kizaru e poi l'oceano, la terra e il ghiaccio, la Red Line e Marijoa, per poi tornare da lei come un respiro. 
"Allora capirà quanto è importante lanciare bene l'amo. La percepisco vicina, sono certa che non tarderà ad arrivare."

[One Piece OC] FacelessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora