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Day 8.

"Forse un giorno troverai una persona che ti aiuterà a sconfiggere ogni tua sofferenza.
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«Devo parlarti! Che problemi hai?»
disse Cam precipitandosi subito in camera mia
«Sei acida» e incominciò ad insultarmi «Grazie» dissi senza alcun interesse «Presuntuosa»
continua
«stupida! Guardati prima di parlare e poi sei permalosa» «Già!» risposi «a volte ti credi Dio sceso in terra, no» disse e io sbottai «già, che ti frega?»
«niente, ma il punto è ...» disse ma non lo feci finire di parlare «che ti sto sul cazzo? Lo so, è la stessa reazione di tutti. Hanno paura di me ed è questa la cosa che mi diverte perché non faccio niente per spaventarli, cioè...» e Cam mi interruppe «beh, qualcosa la fai» «cosa? Avanti, parla» dissi «sei violenta, non ti si può dire niente perché ti arrabbi subito. Sei irritabile» disse e io irritata dissi «hai finito?» e lui disse «no. Sei perfettina. Manipolatrice. Psicopatica. Sociopatica. Ti diverti quando gli altri soffrono. Ma allo stesso tempo sei dolce, timida, adorabile. Hai delle guance morbide come mille cuscini.» e io dissi «le odio» e lui disse mentre si avvicinò a me «non devi. Sei perfetta» e io dissi «hei, dove vuoi arrivare» «da nessuna parte, volevo solo fartelo sapere» disse Cam mentre giocava con i miei capelli «ah, ma lo so. Ceh. Va beh» dissi
«no, tu hai qualcos'altro da dire. Non puoi venire qui, interrompendo ciò che stavo facendo, per venire ad elencare il mio fottuto carattere e dei vari disturbi psicologici che io possa avere, forse, e alla fine dire che sono perfetta...» aggiunsi io
«vuoi uscire con me? Solo io te, sulla spiaggia ad osservare il mare. Mano nella mano. Perché a te piace il mare, vero?» disse e io risposi «dopo che mi hai insultata dovrei uscire con te ma anche no» e dopo di questo lui rimase in silenzio per un pó e poi mi prese in braccio e mi portò davanti alla porta che aprii e poi mi mise in macchina. Arrivati alla spiaggia, lui scese ma io non volevo quindi mi trascinò fino alla spiaggia.