Day 15.

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"La fregatura è che la gente non fa schifo subito."
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Ero al lavoro e Jack mi disse indicandomi delle fatture «Cat dobbiamo fare questo» e io gli risposi «va bene» e lui disse «avremo un bel pó di lavoro, sono 32» e poi incominciai a dettargli le date e i nomi.

Erano le 10.30 e avevamo finito, dopo che il computer ci metteva un anno a scaricare i file. C'era Jack mentre gli dettavo delle cose che mi fissava e io mi girai gli sorrisi e incominciai ancora a dirgli i numeri.

Erano le 12.30 e dissi a Jack che stava cercando dei raccoglitori «dovrei andare» e lui disse «uh si si» e io dissi «ciao» e lui e Jenny dissero «ciao Cat».

Era il secondo giorno di lavoro e appena entrai in ufficio sentì la voce di Jack che mi disse «ciao Cat» e io gli dissi «ciao» e andai ad appendere il mio giubbotto e la mia borsa, entrata nella stanza vidi che non c'era la sedia in mezzo a Jenny e Jack e quindi la presi mi ritrovai davanti Jack che mi disse «ti aiuto io» e io dissi «no ce la faccio da sola» lui se ne fregò e mi prese la sedia.

Erano le 10.32 e passò questa foto di Jack al mare e quando si accorse che la stavo guardando diventó rossissimo. Finalmente ero a casa a bere il mio caffè e a riposarmi, decisi di andare a dormire un pó, mancava tanto alle 2.30, mentre mi stavo addormentando mi arrivò un messaggio:

Ciao! Oggi dobbiamo fare un lavoro insieme
Jackxx

E io risposi:

Uhm va bene! Che tipo di lavoro? A dopo
Catxx

E mi arrivò subito il suo messaggio:

Dobbiamo andare a ritirare delle cose, staremo in giro un pó. A dopo!
Jackxx

E dopo questo pensai " non potevo andare da sola."

Erano le 2.17 e incominciai ad uscire pensai "prima arrivo in ufficio e prima finisce questo lavoro con lui, speriamo" mi distolse dai pensieri lo squillo del telefono e mi uscì Cam, ci mancava lui per completare la giornata e risposi «pronto» e lui disse «ciao Cat» e io disse «che c'è?» e lui disse «sei di fretta» e io dissi «moltissimo, quindi sbrigati» e lui disse «no va beh fa niente» e riattaccò, strano.

Durante il tragitto tra me e Cat ci fu un silenzio e quindi decisi di rompere questo silenzio «ti consiglio di non fare mai questo lavoro» e io dissi «tranquillo, sto studiando psicologia, farò la psicologa» «bene! Allora in ufficio tutti dovremmo farci psicanalizzare» e io sorrisi.

Arrivammo davanti a questo palazzo grigio e Jack suonò il citofono, arrivati in questo ufficio Jack e io chiedemmo «vorremo parlare con il signor Wilson» e l'impiegata con un sorriso falso ci disse «è da questa parte» e ci portò davanti a una porta, entrati parlammo con il signore e ci consegnò i documenti per cui eravamo venuti. Durante il tragitto verso l'ufficio Jack mi chiese «come mai hai scelto psicologia?» e io risposi «non so è bello capire le persone e sapere i loro problemi» e lui mi sorrise.

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