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La domanda di fronte a lui lampeggiava. Si avvicinò al "No" allungò la mano ma la ritirò.

Gli aveva dato troppa fiducia, Zak non sapeva cosa e chi fosse in realtà. Se accettava quella responsabilità, avrebbe dovuto tenerlo segreto. Ma se veniva allo scoperto, avrebbe perso tutto. Sospirò chiuse gli occhi. Poi li aprì e toccò il "sì".

Una frase iniziò a replicarsi. "Benvenuto nella Tana del bianconiglio" fino a rendere il mondo che lo circondava pieno di schedari un mondo pieno di codici. Quando fissava gli occhi su un codice, il visore glielo tramutava in immagini o in parole.

-Uscita.- Chiamò e il visore si spense, era di fronte a lui. Tolse i guanti, si sganciò dalla piattaforma e gli andò vicino posandogli le mani sulle spalle. -Perché io?-

-Perché so che non lo venderai come arma, perchè so chi sei, so cosa hai fatto nel tuo passato, e so cosa devi fare per ripagare ai tuoi errori... e io ti offro quella possibilità.-

Lui strinse gli occhi fissandolo. -Come fai a sapere?-

Zak fece un espressione del viso come dire. "Dopo ciò che hai visto?". -Credi sul serio che avrei fatto entrare qui chiunque?-

Guardian tolse le mani dalle sue spalle e si allontanò di qualche passo. Si passò una mano fra i capelli. Lui gli andò dietro. Ma l'altro si voltò di colpo e si trovò con la faccia, e il corpo, premuti sul primo. Emise un piccolo gridolino, lui lo strinse prima che cadesse a terra.

-Gra..grazie...- Balbettò alzando il viso su di lui, e rimase incantato dai suoi occhi. -Gua...Guardian...- Balbettò ancora in un sussurro, quando vide il viso dell'altro avvicinarsi al suo.

Ad un sfiorarsi di labbra gli disse con voce roca. -Dì il mio nome... lo sai... non tenermi distante chiamandomi con un nickname... dì il mio nome, Zak.-

Il fiato caldo sulle sue labbra. Le mani che gli percorrevano i fianchi, una mano che saliva sul suo collo, lo stavano facendo eccitare e perdere il controllo. Lui non poteva perdere il controllo, tutto doveva seguire una logica, una linea, doveva essere dritto.

-Non pensare e dì il mio nome...- Le labbra sfioravano le sue, gli davano mille brividi e mille scosse elettriche.

-Tyler...- Mormorò infine.

Le labbra di lui coprirono le sue senza dargli un secondo per pensare, passò la lingua sopra e lui in automatico, come non fosse il loro primo bacio, le aprì lasciandolo entrare nella sua bocca e lasciando che le loro lingue si cercassero, ed esplorassero.

Qualcuno emise un gemito.

"No, aspetta, sono stato io?"

La mente era in totale confusione.

Le sue mani lo stavano esplorando. Aveva un fisico possente, dei pettorali e degli addominali scolpiti, sotto quei vestiti da cowboy.

Sospirava e le mani di lui sul suo corpo lo facevano gemere ancora.

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Si trovò con la schiena premuta sul muro, mentre il bacio diventava piu profondo, piu erotico, più intimo.

Aprì un attimo gli occhi, guardando la scia di vestiti che avevano lasciato per arrivare là.

Oddio! ma che gli stava succedendo?

Mai, mai prima di quel momento si era comportato così. Guardò gli addominali di Tyler, che sparivano dentro i jeans. Sentiva la bocca di lui sul suo collo mentre scendeva verso il petto.

Lo bacio sentendo i capezzoli indurirsi fra le sue labbra.

"Lo sto veramente facendo?"

La sua mente si bloccò di nuovo. Lasciandosi andare alla sua lingua sui punti sensibili, e ai leggeri morsi che gli stava dando.

Gemeva, gemeva come mai aveva fatto, di solito lui non lo faceva! I gemiti gli facevano paura! I gemiti erano di dolore!

Si irrigidì completamente. -Aspetta. Ti prego...- La sua voce era di terrore, e l'altro si bloccò, anche se aveva il respiro affannoso, lo guardò negli occhi preoccupato.

-Scusami, io...-

-Entrambi, non solo tu...- Fece un sorriso tremulo.

Tyler si spostò, prendendo tutti i vestiti lanciati qui e là. Lo aiutò a rivestirsi, con un sorriso dolce. per la prima volta Zak non si sentì male. Come gli era successo con altri che aveva interrotto.

Erano rari che sapevano di lui, del suo passato.

Si rivestì anche Tayler per poi abbracciarlo, lo tenne stretto, senza cercare contatti sessuali, lo tenne stretto solo per il gusto di tenerlo stretto.

Come se sentisse in lui quel bisogno. Gli diede un bacio sulla testa.

-Scusami... ho perso la testa... e... non riuscivo piu a controllarmi...-

-Non devi scusarti, non è tua la colpa... è mia... ho perso il controllo anche io... e la mia ansia va alle stelle...devo... devo... sempre cercare di rimanere lucido anche... in... certi momenti...- Balbettava imbarazzato.

L'altro lo tenne ancora stretto a sé. -Dovremo tornare di la, te la senti?-

Lui annuì. -Grazie... per... per...-

-Aver capito?- Lui gli sorrise. -Non ci vuole mica un genio...- Sorrise dolcemente e abbassò la testa vicino al suo orecchio. -Come discorso, mi piaceva molto, lo continueremo quando te la sentirai. Non ho fretta...- Si rialzò ridacchiando. -Anche se ora ho fretta di farmi una lunga, lunga doccia fredda...-

Zak arrossì e lui sorrise ancora.

-Raccontami di questo...- Gli disse indicando la stanza.

-Qualche volta l'occhio umano è più lento di quello che dovrebbe vedere. Almeno per il mio... i miei pensieri sono più veloci e devo rallentarmi per riuscire a non confondere i programmi...-

-Tu sei un A.I.!- Esclamò ridendo il cowboy.

Lui ci pensò alcuni istanti. -Sì, la mia mente, funziona meccanicamente. Per questo comprendo meglio loro che gli umani.- Gli sorrise divertito.

Uscirono dalla stanza, a parte suo padre che gli lanciò, un sorrisino malizioso, gli altri non si erano nemmeno accorti della loro assenza.

Tornò alla sua postazione rimettendosi al lavoro per poi uscire da tutto.

-Chi vuole uscire per tonare più tardi faccia pure io andrò a riposarmi, lavoro meglio di notte.-

La Tana del Bianconiglio * spin-off/prequel Serie Investigation Agency 3*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora