Capitolo 12

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Anna stava cedendo finalmente. Avevo buone possibilità per riuscire a conquistarla. Il giorno dopo tornai a casa per pranzo e poi mi diressi alla pista. Non vedevo l'ora di vederla.

Il mio corpo era in trepidazione, più emozionato di una gara sportiva. Non avrei mai immaginato che potesse succedere anche a me. Quando la vidi entrare in pista, esisteva solo lei, il resto era sfocato e di poca importanza. Le altre ragazze della squadra mi salutarono come al solito, io non me ne accorsi neanche. I miei occhi erano solo per lei.

-Ciao! Allora com'è andato l'incontro di Dante con Beatrice?- le chiesi avvicinandomi a lei.

-Bene, lei comanda- mi rispose e io risi.

Mi piaceva la sua vena scherzosa e birichina, anche perché non era stupida.

-Ciao Anna!- Samuele si introdusse nella conversazione -Come ti senti oggi?-.

-Sto bene- gli rispose.

-Ottimo- e non si voleva allontanare. Continuava a fissarla.

La mia paura era che anche lui cominciasse a provare qualcosa per lei e in quel momento mi sembrava che lui avesse effettivamente dell'interesse per lei, ma non potevo ancora capire fino a che punto.

Partimmo per il riscaldamento e Samuele restava vicino a lei come me, io da una parte, lui dall'altra.

-Mi dispiace per quello che è successo sei anni fa, ho agito senza pensare- iniziò a parlare lui.

-Grazie- lei era imbarazzata e sicuramente si stava trattenendo dall'urlargli dietro, con me era andata più pesante.

-Si, so che non conta molto dirlo così ora, però volevo che tu lo sapessi- continuò.

-E come mai vieni fuori solo ora?- eccola che cominciava! Evvai un po' di rimprovero se lo prendeva pure lui!

-Qualcuno mi ha messo il dubbio, poi sai credo che se Lorenzo prende una cotta, non è a caso. Non l'ha mai presa per nessuna, quindi ovvio che se succede non può essere per una ragazza frivola come quelle che si è scopato fino a poco tempo fa, deve per forza essere l'opposto. Prima si divertiva con ragazze divertenti, ora se si innamora, significa che lei è intelligente. Stando a questo tu non puoi essere una stupida come molti qui ti descrivono, altrimenti non avresti fatto crollare Lorenzo-.

Spiegazione un po' complicata, veritiera anche, ma ciò non toglie che a fine discorso, dal termine "scopato" io avrei voluto ucciderlo. Rischiava di mandare a monte tutto.

Anna infatti si era incupita, come se un suo vecchio dubbio stesse tornando a galla. Dovevo risolvere la situazione.

-Si beh ammetto che Samuele ha ragione, ma ciò non vuol dire che uno non possa migliorare- tentai di difendermi.

-Adesso potete difendervi con tutti i paroloni che volete, ma questi non nascondono la verità su cosa avete combinato prima- disse Anna, era il preludio al lancio della bomba -Samuele tu sei stato uno stronzo in tutta la linea e le tue parole, si mi fanno piacere, ma devi guadagnarti il mio perdono perché mi hai fatto davvero male. E in quanto a te Lorenzo non credo che il tuo essere donnaiolo sparisca da un giorno all'altro. In più essere intelligente, non nega il poter essere anche divertente- e si allontanò da noi accelerando.

-Sai che ti vorrei uccidere? -dissi rivolto a Samuele.

-Sai quante volte avrei voluto farlo io a te? E poi io non ho detto balle-.

-Perché io si? Dovevi proprio tirare in ballo la mia vecchia natura da trombaiolo?-.

-Sai prima o poi dovevi fare i conti con i tuoi errori passati e, se lei non è stupida, ti terrà sulla corda-.

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