Still with him.

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-Oh Bieber, vedo che non sei cambiato- mi disse tranquillamente mentre puntava la pistola contro Josephine -ma io ho qualcosa che ti interessa- ridacchiò mentre guardava Josephine.
-E che male ti ha fatto lei?- dissi estraendo la mia pistola silenziosamente.
-Non mi ha fatto nulla Bieber, oh, lei non c'entra nulla, ma mi piace vederti star male- detto questo stava per premere il grilletto mentre Josephine strizzava gli occhi, ma lo bloccai visto che con un movimento veloce presi la pistola sparandogli il braccio.
-Merda!- urlò tenendosi il braccio sanguinante mentre la pistola cadeva, feci segno a Josephine di prenderla e così fece, dopo aver preso la pistola fece una cosa che da lei non mi sarei mai aspettato, si avvicinò a Drew che era in ginocchio e gli diede un calcio in pancia facendolo stare disteso dopodiché gli pestò il naso e il rumore che fece mi fece capire che si era appena rotto, gli sorrise aspramente e venne vicino a me lasciando Drew a terra.
-Bel lavoro piccola- dissi fiero di lei.
-Grazie Justin, ora piglia sto schifo- mi porse la pistola, risi a quel gesto.
Guardai vicino a lei e vidi la cosiddetta 'Caitlin' in ginocchio che guardava Josephine con gli occhi sgranati, Jo si accorse del mio sguardo e si girò vedendo Caitlin.
-Cait, io..- disse preoccupata mentre si avvicinava a lei.
-Josephine, anche io avrei fatto la stessa cosa, ma non me la aspettavo di te- disse ancora sbalordita.
-Si lo so, non so nemmeno io dove l'ho trovato il coraggio- disse grattandosi la nuca.
Vidi Josephine abbracciare Caitlin e lei si rilassò.
Si alzarono insieme e vennero verso verso di me, stranamente la mia attenzione cadde su Caitlin visto che era in condizioni pessime, vidi la sua faccia piena di lividi e tagli e la vidi zoppicare, ero cotto di Josephine ma visto che Caitlin era la sua migliore amica mi dispiaceva vederla in quelle condizioni solo per colpa di quel bastardo di Drew.
-Che ti hanno fatto?- chiesi.
-Mi hanno picchiata, mi fa male tutto- disse mentre i suoi occhi si illuminavano, Josephine la abbracciò subito.
Arrivarono tutti i miei ragazzi soddisfatti.
-Allora?- chiesi.
-Diciamo che hanno imparato la lezione- disse Chris.
CHRIS' POV.
Vidi una ragazza in pessime condizioni vicino a Josephine, nonostante le ferite però, sembrava bellissima quindi mi avvicinai a lei.
-Hey..- sussurrai spaventandola, la capivo, dopo quello che aveva appena passato.
Si girò verso di me -hey..- disse insicura.
-Non ti preoccupare, sono Chris, piacere- dissi porgendole la mano.
Si liberò dalla presa di Josephine per stringermi la mano ma data la ferita alla gamba che aveva perse l'equilibrio rischiando di sbattere la testa per terra, fortunatamente la presi al volo.
-Scusami..-disse alzandosi mentre si appoggiava alla mia spalla.
-Figurati, non mi hai detto come ti chiami- sorrisi.
-Caitlin, Caitlin Beadles- disse accennando un piccolo sorriso.
-Chris, andiamo- disse Justin.
-Va bene- risposi mentre Caitlin provava a camminare da sola, la ferita alla gamba era abbastanza profonda quindi non ci riuscì.
Mi avvicinai prendendola in braccio.
-Ti aiuto io- sorrisi.
-Grazie mille Chris, sei davvero carino- disse sorridendo.
Camminai al fianco di Justin mentre dall'altra parte c'era Josephine che gli teneva la mano, poco dopo arrivammo alla macchina e appoggiai Caitlin sul sedile posteriore per poi sedermi al suo fianco, presi un set medicale e presi dell'acqua ossigenata e del cotone, misi dell'acqua ossigenata sul cotone e cominciai a disinfettare dolcemente per evitare di farle male, ad un certo punto un gemito uscì dalle sue labbra facendomi sobbalzare.
-Scusami..- dissi.
-Non fa nulla- sorrise.
Continuai e una volta finito le fasciai la parte ferita della gamba.
-Grazie davvero Chris- sorrise.
-Figurati, senti, ehm..mi dai il tuo numero?- dissi senza pensarci, lei però mi passò il telefono dicendomi di scrivere il mio, lo feci e una volta finito lo salvai e chiamai per salvare
Il suo numero.
-Grazie- dissi felice mentre lei si limitò a sorridere.
Poco dopo appoggiò la testa sulla mia spalla e restò così per tutto il tragitto, era così tenera.
JOSEPHINE'S POV.
-Justin se non ci fossi stato tu, davvero, non so cosa avrei fatto..- dissi ringraziandolo.
-Piccola, sono qui per proteggerti- disse rassicurandomi.
Lo conoscevo da poco tempo e già ero cotta di lui.
I miei pensieri furono cacciati da Caitlin e un ragazzo, lo guardai attentamente e Justin se ne accorse.
-Lui è Chris, bravo ragazzo, se così si può definire- disse sorprendendomi.
-Ah..- dissi sospirando -devo parlare con Cait- annuii mentre Justin rideva, subito dopo mise in moto e partimmo.
Durante il tragitto parlammo del più e del meno, ma nel mezzo della conversazione la macchina si fermò interrompendomi.
-Piccola, siamo arrivati- disse indicandomi casa sua.
-Stiamo a casa tua?- chiesi.
-Si, tutti noi- disse -non è sicuro per voi stare sole ora- disse serrando la mascella.
-Va bene- presi il telefono chiamando mia madre e dopo poco mi rispose.
'Josephine? Dove sei?'
'Mamma, sono da Caitlin, aveva bisogno di aiuto con i compiti, scusami'
'Ah, va bene dai'
'Posso per favore dormire da lei?'
'Va bene Josephine, ci vediamo domani allora'
'Non so mamma, abbiamo anche un progetto da fare quindi potrei passare i pomeriggi da lei per un po''
'Ah ok..ricordati di Sabato però'
'Certo mamma, Sabato sarò là'
'Ciao tesoro' disse per poi chiudere la chiamata.
Caitlin usò la mia stessa tecnica e quando ci girammo annuimmo.
-Posso- dissi.
-Anche io- aggiunse Caitlin.
Entrammo in casa e ci sedemmo sul divano.
-Allora ragazzi, vi presento Josephine e Caitlin- disse Justin mentre Chris e Caitlin si scambiarono un sorriso.
-Ragazze, loro sono Bruce, Jeremy, Chris, Ryan e Matt- aggiunse indicandoli.
-Hey ragazzi- salutai cortesemente.
-Hey Josephine- dissero in coro.
-Piccola, è tardi, andiamo a riposarci?- disse Justin guardandomi.
-Certo, è stata una giornata di merda, sono più che stanca- risposi.
-Caitlin, ti va di dormire con Chris Se no non basterebbero le stanze- chiese cortesemente Justin.
-Va bene, si dai- disse regalando uno dei suoi migliori sorrisi a Chris.
-Notte ragazzi- dicemmo io e Justin.
-Notte- dissero nuovamente in coro.
Justin mi prese la mano e camminammo su per le scale per poi arrivare in camera sua, aprì la porta e un'ondata di odore di fumo di sigaretta si fece sentire, entrai nella camera, era una camera normalissima con i muri blu scuro, dopo vari minuti di osservazione il rumore dell'accendino di Justin mi interruppe, mi girai verso di lui e vidi una sigaretta in mezzo alle sue labbra e la sua mascella serrata, mi avvicinai a lui per poi sedermi al suo fianco, lui mi guardò e mi regalò uno dei suoi migliori sorrisi, passarono dei minuti in cui il silenzio regnò e mi stesi nel letto, Justin mi guardò e fece la stessa cosa, si avvicinò, mi accarezzò i pochi lividi e mi abbracciò.

SPAZIO AUTRICE.
Grazie per i 70 lettori, per me è già un traguardo, vi amo ciao.

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