This battered room I've seen before
The broken bones they heal no more, no more
With my last breath I'm chocking
Will this ever end I'm hoping
My world is over one more timeMentre dormiva Joe non si sentiva tranquillo, aver ricordato tutti quei brutti momenti lo aveva fatto scombussolare molto, difatti molti ricordi gli affioravano alla mente, alcuni più calmi e altri più scombussolati e forti, all'improvviso si svegliò con il respiro affannato, sentì la porta di casa aprirsi e chiudersi e vide Yanis passare avanti alla sua stanza, forse si era comportato troppo male e doveva scusarsi, non sapeva nemmeno lui il perché, alla fine gli aveva salvato la vita quindi perché si comportava in quel modo? Non capiva più, ma sentiva il dovere di scusarsi, si alzò e lentamente andò alla porta di Yanis e cominciò a bussare e cominciò a parlare senza aspettare una risposta
«senti, scusami per prima, non volevo farti arrabbiare ma.. non volevo nemmeno parlarne.. io.. scusami, ti lascio stare» disse per poi allontanarsi.
Si sentiva un nodo alla gola, non riusciva a parlare, i ricordi gli facevano male, all'improvviso sentì la porta aprirsi di scatto, sentiva la mano di Yanis tenerlo per un braccio prima che lui potesse andare nella sua stanza, si girò verso Yanis e lo guardò in quegli occhi dorati, sospirò e disse
«che c'è?» Yanis non disse nulla, lo stava solo guardando negli occhi, Joe non capiva che gli succedeva, era catturato da quegli occhi dorati, per qualche minuto ci fu un silenzio imbarazzante, i due si stavano semplicemente osservando, in silenzio, finché Joe ricominciò a parlare
«Che hai? Tutto bene?» gli chiese preoccupato, Yanis semplicemente annuì e lasciò la presa, Joe sospirò e si diresse in camera, non capiva che gli prendesse quando faceva così, perché stare in silenzio e basta? Non lo capiva proprio, alla fine lo sentì parlare, disse solo
«usciamo» Joe si girò verso di lui ed annuì, rimanendo immobile e aspettando che Yanis si muovesse, Yanis sbuffò e si passò una mano tra i capelli, all'improvviso Yanis parlò
«T-ti va di...il giardino...v-vieni?» disse balbettando, Joe si stupì di quel balbettio, lui che di solito era così sicuro e serio.
«Esistono ancora dei giardini?» chiese Joe sorpreso, non ne aveva mai visto uno, o almeno, non dal vivo, Yanis annuì portandosi una mano alla nuca, distogliendo lo sguardo, Joe sorrise ed annuì
«certo! Andiamo» non sapeva nemmeno lui perché stava sorridendo, forse era stato l'invito del più grande, oppure perché aveva sempre voluto andare in un giardino, ormai gli alberi e l'erba non esisteva più, o almeno, erano tutte cose finte, solo per abbellire un po' la città, questi erano i risultati dell'inquinamento, l'umanità non aveva fatto nulla, anzi aveva peggiorato la situazione, ed ora vivevano in un'ambiente fasullo, Yanis prense la giacca e si diresse verso il garage, Joe lo seguiva in silenzio, Yanis aprì la porta del garage e fece passare prima Joe, Joe entrò in silenzio guardandosi in torno, notò una macchina che non aveva mai visto prima fino a quel momento, era una macchina volante, bianca a due posti, sembrava nuova di zecca, ma era uno dei primi modelli, Yanis entrò e chiuse la porta a chiave, aprì le portiere, Joe, sempre in silenzio, salì in macchina e si mise la cintura, Yanis salì in macchina e appena mise le mani sul volante le porte si chiusero, appena fece partire il veicolo Joe Poggiò la testa sul finestrino e cominciò a pensare, ma a cosa pensava? Pensava al suo passato, pensava a quanto lui si sentisse inutile in quel mondo, pensava a al suicidio, e infine pensava a Yanis, a quanto quella persona sia entrata all'improvviso nella sua vita, e come la stava cambiando, mentre pensava passò una macchina avanti a loro, Yanis frenò di scatto e cominciò a imprecare contro l'autista, Joe sbatté con la testa contro il finestrino, e urlò
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Intoxicated (Joe POV)
Storie d'amorex[yaoi content]x x[hard contents of suicide, murder etc]x storia in collaborazione con @HardxRiva Yanis Evrard: agente che si occupa di omicidi e suicidi Joe: operaio che soffre di depressione con manie suicide così come il fiume si ricongiunge co...