6.🌷come prima🌷

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Mi giro confusa e stordita dalla musica assordante e da tutta quella gente.
Io sto continuando a camminare per mano con non so chi.
Arriviamo in una stanza con un divano e io mi ci butto sopra mezza addormentata, mi tolgo le scarpe, non sono mai stata così stanca.
Alzo lo sguardo a fatica perché sento le palpebre pesanti e vedo che la persona che mi ha portata via è Mattia.
-Ciao Mattia!- dico con una voce stanca e con gli occhi socchiusi.
-Non devi fidarti degli sconosciuti.-
Io non gli bado sono troppo stanca per ascoltarlo.
-Che ore sono?-
-sono le 3 notte- non mi ero resa conto di quanto tempo fosse passato.
-Ho tanto sonno.- dico distendendomi sul divano.

Adesso mi ricordo, io dopo aver ballato ho bevuto altri quattro bicchieri spinta da gente che neanche conosco.
Ecco perché mi sento così.

-Mattia...-
-Si?-
-Siediti!-
lui mi obbedisce e si siede a mezzo metro di distanza da me.
-distenditi dai-
-cosa vuoi fare??-
Bah non voglio fare niente io voglio solo dormire in questo momento, non mi importa di nient' altro.
-daii- gli rispondo quasi come se fossi offesa.
Lui obbedisce come prima e io gli piombo addosso e dato che il divano è grande mi distendo vicino a lui e lo abbraccio.
-Ma...-
Gli metto una mano sopra la bocca per zittirlo.
-Sai che sei davvero bello? Ma davvero tanto bello! Sei uno dei ragazzi più fighi che abbia mai visto... anzi il più figo!- dico ogni tanto esitando o balbettando.
-però tu hai rovinato tutto e io ora non sono più tua amica, però voglio essere tua amica lo sai?-
-si-
-bene ora siamo migliori amici come prima. Perché L' ho deciso io.-
-va bene- mi dice e io sento che sta sorridendo dato che non gli ho ancora tolto la mano dalla bocca.
Dopo un po' si arrende, mi stringe a se e dormiamo.

È mattina e non capisco dove sono per un attimo.
Mi giro e vedo Mattia abbracciato a me e mi alzo di scatto, in quel momento sento un forte bisogno di vomitare e corro nel bagno più vicino a farlo.
Scendo le scale dove a piano terra il giorno prima c' era una discoteca, ora è tutto in ordine, Alejandro sta mangiando dei pancakes nel tavolo della cucina guardando il telefono, poi alza lo sguardo e mi vede.
-Maddy! Ti sei svegliata! Sono le 11:00-
Sono davvero nei guai mia mamma sarà furiosa.
-Buongiorno. Perché ieri non mi hai svegliata?-
-Eri così carina con Mattia...-
-Dove sono Kate, Ashley e April??-
-Sono andate a casa, tranquilla hanno scritto loro a tua mamma che dormivi da Kate sta notte-
Sentendo questa frase mi libero di un peso enorme.
-Siamo rimasti solo io e Mattia a dormire?-
-Si, gli altri non li volevo in casa.-
Rido per la sua affermazione.
Mi accorgo dopo che non ho il vestito addosso ma solo i pantaloncini corti che avevo sotto il vestito, per sicurezza, e una felpa che mi sta gigante.
Sto iniziando a preoccuparmi.
Salgo le scale e entro dove Mattia sta ancora dormendo.
Capisco dall'odore che la felpa che indosso è sua. Sono stanca e mi sento davvero male. Mi distendo nel divano lontana da Polibio e cerco di ricordare cosa fosse successo questa notte.

Mentre cerco di ricordare qualcosa vedo Mattia che apre gli occhi e mi guarda.
-Buongiorno- gli dico.
-Buongiorno Watson-
Inizio a ricordarmi cos ho fatto e cos ho detto e le mie guance vanno a fuoco per L' imbarazzo.
-Oddio io non volevo... mi dispiace...-
Inizio ad agitarmi per niente, perché sa che ero ubriaca, ma ho fatto davvero una figuraccia.
-Tranquilla, almeno ora so di essere il ragazzo più figo che tu abbia mai visto.-
Cazzo. Sto andando a fuoco. Voglio sparire.
Mattia si sta stiracchiando e per un po' guarda il soffitto. Improvvisamente si alza di scatto:
-ho fame.-
Scende velocemente al piano di sotto e io lo seguo.
-Ciao bro-
-Ciao bell addormentato-
Mattia gli lancia un occhiataccia e poi si mette a frugare nella dispensa e trova delle merendine al cioccolato e se ne prende tre. Io gli vado vicino.
-Anche io.-
Me ne da una ma io mangio quanto lui, se non di più e insisto con un gesto per farmene dare un altra.
Mi mangio le merendine come se non mangiassi da un eternità.
-A che ora passa il prossimo autobus?-
-Passa alle 11:40.- mi risponde Alejandro.
-Bene prenderò quello.-
-Anche io.-
-mi mancherà vedervi abbracciati- dice Alejandro facendo finta di asciugarsi una lacrima e io divento rossa per L' imbarazzo.
-Dai Madison non serve essere in imbarazzo, non sei ancora abituata vedrai che la seconda volta sarà meno imbarazzante- mi dice con un sorriso malizioso io ho un sorriso disprezzante perché sa che ora diventerò ancora più rossa.
-Vaffanculo.-
-Quindi sta sera alle 20:00 da te? Perfetto.-
Dice Mattia ridendo.

Salgo al primo piano e Vado in bagno per rimettermi il vestito di ieri sera e sopra mi metto la felpa di Mattia, così da far sembrare il vestito una semplice gonna. Mi guardo allo specchio, il trucco non è così male, è andato via l' ombretto negli angoli dell' occhio e il gloss e L' eye liner e il mascara sono un po' sbavati così decido di struccarmi con lo struccante che mi sono portata via per sicurezza.
Mi metto le sneakers e scendo.
-Mi tengo la felpa!-
Urlo a Mattia dalle scale.
-Come vuoi!- mi risponde.

Usciamo dopo aver salutato e ringraziato Alejandro e ci dirigiamo alla prima fermata che troviamo.
Ci sediamo tutte due.
-Siamo davvero di nuovo amici?-
Mi ricordo di averglielo detto e forse potrei davvero provare a riallacciare i rapporti con lui.
-Si- gli rispondo senza guardarlo ma dopo poco ci guardiamo e ci sorridiamo.
-Mi sei mancata lo sai?-
-Anche tu.-
Non penso che ritornerà subito tutto come prima, ci vorrà un po'.
Entriamo in autobus e al contrario di tutte le altre volte questa volta parliamo, ridiamo e scherziamo ed è davvero bello.
Sono arrivata di fronte a casa mia.
-Ciao Polibio, ci vediamo domani-
-Ciao Watson!-

Entro a casa e vedo mia mamma seduta sul divano a guardare la TV.
-Ciao mamma!-
-Ciao amore! Com è andata ieri?-
-Tutto bene! Scusa se non ti ho chiamata ma avevo sonno e mi sono addormentata.-
-Tranquilla, me L' ha detto Kate.-
Vado in camera mia per cambiarmi, per fortuna non ha fatto domande sulla felpa.

Ti sto pensando //Mattia PolibioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora