2.🌼la nuova classe🌼

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Sono di fianco a Mattia e la sua bellezza mi mette davvero in imbarazzo, stiamo andando avanti davvero lentamente e in questi momento vorrei sotterrarmi.
Vedo Mattia con la coda del' occhio che mi squadra e mi sento svenire. Non mi piace per niente Mattia, mettiamolo in chiaro, però è normale che mi faccia uno strano effetto perché è davvero bello.
Finalmente riesco a sorpassarlo e mi sento molto meglio. April e Ashley sono rimaste indietro e mi sento a disagio da sola però non voglio tornare indietro.
Sento un braccio intorno alle spalle, mi volto e vedo Alejandro Rosario, il migliore amico di Mattia, affianco a me.
-Ma ciao bellissima!-
Mi saluta Alejandro sorridendo... ha davvero un bel
sorriso.
-Eii Ale-
Sono leggermente imbarazzata e mi giro leggermente per vedere se ci sono anche Noah e Mattia vicino a lui, ma per fortuna sono dietro di noi.
-Sai che mi sei mancata vero?-
-lo so, sei perso senza di me- Dico scherzando.
-Già, questi tre mesi sono stati strazianti, non mi sono ancora spiegato come sono sopravvissuto...-
Ride -Speriamo di essere in classe insieme Watson!-
Dice togliendomi il braccio dalle spalle e andandotene via.
Io e Alejandro siamo rimasti buoni amici, anche se non sono più la migliore amica di Mattia lui è rimasto gentile con me. Non ci parliamo tanto però quando mi capita lo saluto e lui saluta me.

Siamo tutti quanti in auditorium per dividerci nelle classi, io ho ritrovato April e Ashley e ora sono seduta accanto a loro.
Dopo che tutte le classi quarte sono sedute la preside inizia a chiamare i nomi degli studenti.
Incomincia con la sezione A, io tengo la mano ad Ashley e mi salta un battito quando sento il nome: "April Smith" da quando ho sentito il suo nome sto continuando a sperare di sentire il mio...ma ho paura che non lo sentirò.
April se ne è andata da un po' ed è già nella sua nuova classe hanno appena elencato gli alunni della sezione B, in cui c' è Alejandro e Noah, ora Mattia è circondato da ragazze che hanno preso il posto di Noah e Ale subito dopo che se ne sono andati nella loro classe... gatte morte.
Nella sezione G c' è Ashley e ormai siamo in pochi, penso che chiameranno altre sue sezioni. Mattia Polibio non è ancora stato chiamato e sto sperando che non capiti nella mia stessa classe. Io e lui siamo nella stessa fila di sedie, ormai vuota, ma siamo lontani tra di noi, mi giro per guardarlo e vedo che anche lui si gira, in quel momento ci incontriamo con lo sguardo ma ci giriamo tutti e due in fretta subito dopo.
Stanno chiamando la sezione G.
Non sono neanche nella G, proprio come Polibio.

-bene, ragazzi voi che non siete stati chiamati siete della sezione H, ora seguite il professore Johnson che vi porterà nella vostra aula.-

Non ci credo. Sono in classe con Mattia Polibio e non per qualche giorno, ma per due fottuti anni.
Mi alzo per niente soddisfatta vedo che Mattia fa lo stesso, lui sembra indifferente, cammina tranquillo con le mani in tasca con la sua solita espressione.
Io cerco di evitarlo e lo sorpasso, come ho già fatto sta mattina.
Non riesco a trovare un modo per evitarlo per due anni interi. È impossibile.

Stiamo entrando nell' aula, i banchi sono a due, tutti si siedono immediatamente e io non dove mettermi. Decido all' ultimo momento di mettermi in un banco qualsiasi e chi vorrà si siederà vicino a me.
Appena posso lo zaino e tiro fuori le mie cose senza badare a quello che ho intorno, ma sfortunatamente, sento una sedia spostarsi e vedo che è la sedia vicino a me ad essersi spostata. Alzo lo sguardo. È Mattia. Mattia Polibio.
Perfetto. Sono vicino ad una persona che odio è che mi ha umiliato per due anni che ha il coraggio di sedersi vicino a me.
Cerco di fare finta di niente.

Cominciamo la lezione con il professore di scienze.
-Bene ragazzi, io sarò un vostro professore per ben due anni! Spero di trovarmi bene con voi e voi con me, vorrei incominciare con le presentazioni dato che è possibile che molti di voi non si sono mai visti perché questa scuola è davvero grande. Allora io direi che ognuno di voi fa una piccola presentazione, dicendo le cose essenziali. Incominciamo da lei. Prego...-
Dice indicandomi
-Mi chiamo Madison Watson, ma tutti mi chiamano Maddy o Mads, non pratico sport ma vado spesso a correre e ho 17 anni-
-Mi chiamo Mattia Polibio, faccio calcio e mi piacciono tutti gli sport in generale...-
Le presentazioni vanno avanti e io sono sempre più preoccupata per i prossimi anni che mi aspettano.

Finalmente sono finite tutte le lezioni e io sono riuscita a evitare Mattia perfettamente.
Torno a casa con Ashley e April, come sempre e siamo tutte giù di morale per le nuove classi.
Appena tornata a casa saluto i miei genitori, mangio, finisco i compiti e sono così stanca che non ceno neanche e mi addormento subito.

Ti sto pensando //Mattia PolibioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora