Stupid Little Things

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Michael si fionda dentro casa spostandomi di lato e facendomi sbattere conto il muro ma il dolore ora non è uno dei miei problemi.

Li raggiungo poco dopo in salotto; Michael sempre più infuriato e Calum incupito in viso.
"Cosa ci fa lui qui?" ringhia Michael spostando la sua attenzione su di me.
"Non sono affari tuoi!" risponde secco Calum guadagnandosi un'occhiata assassina di Michael che trattiene le sue emozioni per non scattare contro Calum e colpirlo.
"A si?" si trattiene lui.
"Si. Non sono affari tuoi con chi passa il suo tempo Luke, soprattutto non alle 10.30 di sera." sputa secco Calum alzandosi in piedi e avvicinandosi al mio fianco.
"Sono suo fratello." prende tempo lui.
"Stronzate!" ride Calum. "Tu non sei proprio nessuno. Luke è capace di scegliersi le sue amicizie da solo."
"Figlio di putt.." inizia Michael ma mi impongo di fermarli prima che la situazione degeneri.
"Basta!" grido mettendomi in mezzo ai due.

Mi volto verso Calum con l'intento di calmarlo il più possibile.
"Cal, calmati, so gestire Michael e non devi preoccuparti. Grazie comunque." cerco di sorridere per tranquillizzarlo e poi mi volto verso Michael assumendo un espressione a metà tra il disgusto, l'incertezza e la delusione.
"E tu, non devi permetterti di venire a casa mia e dettare leggi. Sono libero di fare quello che voglio con chi voglio senza chiedere il permesso o dare spiegazioni; soprattutto a te."
"Ho bisogno di parlare da solo con te per 10 minuti." chiede lui senza badare alle mie parole e calcando molto sulle parole "da solo". Calum, al mio fianco, si irrigidisce facendo irrigidire anche me poiché non so cosa rispondere.
"Non credo sia una buona idea." commenta Cal.
"Non me ne frega un cazzo del tuo pensiero. E ora scusami ma se non te ne vai tu, ce ne andiamo noi." ribatte lui prendendomi per il gomito e trascinandomi nella mia stanza di sopra. Cerco di opporre resistenza alla presa di Michael ma sarebbe inutile e farei preoccupare Calum.

Michael mi spinge dentro la stanza e sbatte la porta alle sue spalle. Io incrocio le braccia e mi limito a fissarlo aspettando una spiegazione.
"Ora tu mi spieghi due cose." inizia lui. "Che cazzo ci fa lui di sotto e perché cazzo te ne sei andato dal bar oggi." sputa lui incazzato.
"E tu spiegamene un'altra: perché cazzo non hai detto nulla ad Ashton quando mi ha bruciato il 5% delle cellule epiteliali?" chiedo ironico sperando in una sua reazione.
"Per lo stesso motivo per cui tu non mi hai spiegato cosa ci fa Calum qui!" alza la voce lui.
"Ma che cazzo c'entra? E allora tu speigami per quale fottuto motivo mi hai invitato ad uscire se provi ancora qualcosa per Ashton?" chiedo sempre più irritato.
"Perché tu stai con lui?"
"Smettila di dire cose a caso e rispondi alle domande! Se ti importava cosi tanto perché cazzo non ti sei accorto che me ne ero andato?"
"Perché tu non ti sei accorto che avevo bisogno di dirti le cose?" chiede lui continuando a dire cose senza senso.
"Dio! Mi mandi fuori di testa!
Ti piacciono questi giochetti da infante? Bene, ti accontento subito! Sei infantile e stupido quando ti comporti cosi!"
"E tu sei frustrante e inutile e non capisco come tu possa interessarmi cosi tanto!"
"Sei solo uno sciocco pieno di sé e sei... Aspetta, cos'hai detto?" chiedo perplesso ripercorrendo la sua risposta nella mia mente.
"Che sei frustrante e infantile e non ho intenzione di continuare questa conversazione!"
"Tu? Io sono stanco di te! Vattene ora da casa mia."
"Non hai ancora risposto alle mie domande!" riprende lui.
"Tu non hai risposto a nessuna delle mie!" contro attacco io.
"Stai con Calum?" cambia discorso lui.
"Non sei nelle condizioni di fare domande."
"Quanto mi fai incazzare quando te ne esci fuori con queste fottute frasi filosofiche!" si scalda lui.
"Sono cazzi tuoi! Se vuoi sfogarti esci e prendi a pugni un muro, possibilmente non il mio ma poi vai a farti curare da Ashton perché non ho garza da buttare per uno come te." sputo inviperito dal suo comportamento.

Lui si catapulta su di me afferrandomi per il colletto della camicia.
"E se prendessi a pugni il tuo bel faccino? Almeno poi avresti garza da sprecare!" sibila lui a pochi centimetri dal mio viso. Lo allontano con tutta la forza che ho nelle braccia e iniziamo a spingerci per allontanarci l'uno dall'altro fino a quando le sue braccia non si muovono per allontanarmi ma per afferrarmi, trascinarmi verso di lui e in un paio di secondi le nostre labbra sono unite in un sottile bacio.

-SPAZIO AUTRICE-

Ciao amoriiii ❤❤❤

Mi siete mancateeee .-.

E oggi avevo voglia di sfogarmi quindi eccomi qui con un capitolo tutto nuovo a cui non aggiungo commenti personali e li lascio esprimere a voi!

Ditemi cosa ne pensate (sono curiosissima dei vostri commenti!)

Ora vado :)

Notteee :3

Un bacio :*

InMichaelsarm

You Are My Drug [MUKE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora