White Lips, Pale Face.

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Michael non si fermava, continuava a prendere a calci il corpo inerme di Luke, sperando di liberarsi di quella rabbia che gli scatenava l'inferno dentro. Gli aveva creduto, pensava davvero di poter piacere a qualcuno per ciò che era ma poi aveva visto la mano di Luke intrecciata a quella di Calum e non ci aveva più visto. Voleva fargliela pagare, voleva sentirsi più forte. Ma se avesse saputo la verità, forse si sarebbe fermato.

Luke c'era ancora, da qualche parte là dentro, Luke continuava a far battere il suo cuore, a tenere duro perche non voleva abbandonare la vita senza averla vissuta.

Voleva spiegare a Michael che era stato un grosso equivoco dettato dalla delusione di quel momento, ma non gliene era stata data l'opportunità.

Luke ora non sarebbe più con Michael se un ragazzo qualsiasi, passando da lì, non avesse sentito la rabbia del piú grande sfogarsi sul corpo di Luke. Quel ragazzo l'aveva salvato e Luke avrebbe avuto la possibilità di ringraziarlo più avanti, quando i suoi bellissimi occhi ghiaccio si sarebbero riaperti.

Luke era stato portato d'urgenza in ospedale e Michael era stato immediatamente sospeso. Il biondo non era conciato troppo bene ma se la sarebbe sicuramente cavata. Un piccolo trauma cranico lo costringeva a rimanere in ospedale più tempo ma era sempre meglio di qualcosa di più grave. I lividi iniziavano a prendere colorazioni violastre e giallastre sul corpo di Luke, ancora addormentato.

Accanto a lui, si erano riuniti i suoi genitori, che non passavano cosi tanto tempo insieme da anni e Calum che non si era ancora mosso dalla sedia accanto a Luke.

Gli stringeva la mano cosi forte che le sue nocche erano, a poco a poco, diventate bianche.

Luke sente delle voci lontane da lui, e per quanto vorrebbe scappare dalla realtà, apre gli occhi faticosamente. Le palpebre sbattono un paio di volte per riprendere la lucidità completamente. Si accorge subito di Calum, accanto a lui, che gli sorride. Luke sforza un sorriso piuttosto tirato e subito interrotto dal dolore che prova in tutto il resto del corpo.

Successivamente posa gli occhi sulle due figure più distanti da lui e li riconosce.
"Mamma" sibila cautamente Luke. Sua madre si fa avanti e accarezza il figlio sulla guancia prima di trattenere un singhiozzo.

Luke si irrigidisce incontrando lo sguardo di suo padre e lo distoglie subito. Non avrebbe voluto vederlo, non dopo essere stato picchiato a sangue dal suo figliastro.

Luke stringe di poco la mano di Calum, come se cercasse conforto e protezione. Calum non lascia andare la sua mano e si avvicina con la sedia al letto di Luke.

Luke si volta verso Calum, i suoi occhi sono terrorizzati, agonizzanti, pieni di lacrime che non usciranno per paura di mostrarsi troppo fragile.
"Come ti senti?" chiede dolce Calum all'amico.
"Vivo." sospira Luke. Suo padre si lascia sfuggire un gemito. Sa di non essere mai stato un buon padre ma l'ultima cosa che avrebbe voluto era proprio vedere suo figlio venire picchiato dal suo figliastro.
"Quando verrò dimesso?" la voce flebile di Luke torna a farsi sentire.
"Fra cinque o sei giorni. Dipende se il tuo trauma cranico sarà migliorato." risponde meccanicamente sua madre.

Luke annuisce tornando a guardare Calum, come se fosse l'unico in grado di salvarlo.
"Potete lasciarmi solo con Calum?" quella di Luke è più una richiesta che una domanda ma i suoi genitori non fiatano ed escono dalla piccola stanza bianca.

Il viso di Calum si fa immediatamente più teso e preoccupato.
"Cosa ci facevi con lui?"
"Dovevo prendere un gessetto al professore e Michael mi ha trascinato dentro al bagno." risponde Luke sentendosi andare in pezzi.
"Non lo capirò mai quel ragazzo... Ma la prima volta che lo vedo, farò capire a lui che deve starti lontano se non vuole avere vita breve." gli occhi di Calum sono iniettati di sangue, per la prima volta si sente utile, sente di poter proteggere qualcuno. E quel quancuno è Luke.
"Non sprecare fiato con una persona del genere. Perderesti tempo e non so come potrebbe reagire Michael; e io non voglio che lui ti faccia del male."
"Lui non me ne farà. Io non glielo permetterò." dichiara Calum per tranquillizzare l'amico. Ma Luke sa che non sarà cosi. Se Michael si è spinto cosi oltre con lui, nulla gli impedirà di farlo anche con Calum.

-SPAZIO AUTRICE-

Ehilà ❤❤

Avete visto che brava? Ho aggiornato a tempo di record!

Il capitolo è in terza persona, lo so, ma mi serviva cosi, ma non preoccupatevi perché dal prossimo capitolo tornerà tutto come prima :3

Ora però voglio sapere le vostre considerazioni :D ditemi tutto tutto senza trattenervi, perche sono davvero curiosa di sapere :)

Ora vado a scrivere il capitolo per l'altra ff, che vi sarei grata se passaste a leggerla, se avete tempo, perche vorrei sapere ciò che pensate :) grazie se lo farete ❤

Ora vado, a presto :3

InMichaelsarm

You Are My Drug [MUKE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora