1.Verona-Milano

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"Allie muoviti, siamo tutti in macchina!" mi urlava mio fratello maggiore giù dalle scale.

Oggi finalmente dopo 3 mesi rivedrò la mia famiglia e non vedo l'ora di abbracciarli tutti.

Abbiamo un'azienda di moda molto importante e tutta la mia famiglia è sempre via per lavoro, mentre noi fratelli stiamo a Verona per studiare.

Mi guardo l'ultima volta allo specchio perché voglio essere perfetta e scendo di sotto.

Chiudo la porta e si parte.

"Finalmente, se ci mettevi ancora un'po' ce ne andavamo senza di te" mi disse mia sorella Chloè.

La mia famiglia è molto grande, ci sono mia mamma Igrit e mio papà Robert e poi ci siamo noi, Jace il più grande e anche il più super protettivo fratello che possa esistere al mondo ma anche il più figo, biondo, occhi azzurri e molto sportivo, poi ci sono Chloè e Clarissa che sono gemelle, anche loro perfette, occhi verdi e capelli castano chiaro ed infine ci sono io, la più piccola della famiglia e anche l'unica figlia ad assomigliare a mio padre, capelli neri e lunghi e occhi marroni.

"Beh ora sono qui, quindi possiamo partite. Carlo parti pure" dissi al nostro autista.

Saremmo andati nella nostra città natale a Milano.

Odiavo quella città, non avevo amici e le uniche persone che conoscevo si erano trasferite a Londra due anni fa.

Misi le cuffiette e provai a dormire scacciando via i pensieri negativi ma all'improvviso sul mio telefono apparve il nome AMORE e risposi con un gran sorriso.

"Pronto Bimba?"

Ehi bimbo

"Sei già partita?"

Si, da circa 30 minuti...dovremmo arrivare tra 2 ore

"Ah bene, io ho appena finito gli allenamenti"

Sei pronto per la partita di Domani?

"Credo di si, un'po' preoccupato perché non c'è il mio portafortuna però"

-risi- ma che scemo che sei! Vedrai che andrà tutto bene

"Vado a farmi la doccia. Chiamami appena arrivi"

Okey ti amo

"Ti amo"

Vi starete chiedendo, ma quindi sei fidanzata?

Si, sono felicemente fidanzata da 1 anno e poco più.

Si chiama Lucas ed è fantastico.

Mi è stato accanto nel momento più brutto della mia vita ed è diventato importantissimo.

Ci amiamo tantissimo.

Ci conoscemmo in un Parco appena trasferita a Verona, mentre scappavo per stare un'pó sola le sono caduta addosso non vedendolo.

Da lì siamo sempre stati insieme e poi mi ha chiesto di essere la sua ragazza.

Sembra quasi un film la mia vita ma in realtà non è affatto così.

L'unica cosa che va bene nella mia vita è lui.

Il mio Lucas.

Ogni volta che lo guardo negli occhi vedo il mio futuro con lui, so che può sembrare stupido ma quella è la sensazione più bella che si possa provare.

Mi addormentai e l'ultima cosa che ricordo sono le note della canzone "A modo tuo".

"Siamo arrivati, Allie Allie svegliati" mi urlavano le gemelline.

"Ho capito però basta urlare" dissi mentre mi stiracchiavo.

Scesi dalla macchina e guardai davanti a me.

La mia casa, la mia famiglia, ora si che sono a casa.

Anche se Verona mi piace molto di più che Milano, questa rimane pur sempre la mia casa.

Andai a prendere la piccola valigia che mi ero preparata per questa settimana e raggiunsi i miei fratelli davanti alla porta.

"Pronte?" ci chiese Jace.

Tutte e tre annuimmo ed io suonai al campanello.

"Robert sono arrivati" sentì urlare mia madre dall'altra parte della porta.

Quando aprì la porta mi buttai tra le sue braccia, mi era veramente mancata.

Dopo aver salutato anche mio padre, andammo tutti di sopra nelle nostre camere a disfare le valigie.

Quando entrai nella mia camera era esattamente tutto come lo avevo lasciato, tutto così perfetto.

Prima di sistemare tutto mandai un messaggio a Lucas dicendogli che il viaggio era andato bene e che eravamo arrivati.

"Ragazzi è pronta la cena" urlò mia madre di sotto.

Scesi in un lampo perché stavo davvero morendo dalla fame e poi mi mancava la cucina della mamma.

Aveva fatto gli gnocchi al ragù fatti in casa e il pollo con le patate.

Dopo quasi un'ora a tavola iniziammo a sparecchiare.

"Ma il dolce che hai preparato mamma? Quando lo mangiamo?"chiese Clarissa

Vidi mia mamma guardare mio padre prima di parlare, come da approvazione, che cosa stavano tramando quei due...

"Dobbiamo aspettare delle persone"

DELLE PERSONE? E CHI?

"Chi sono mamma?" domandai

"Sorpresa" disse solo questo.

Dopo aver lavato i piatti ci sistemammo tutti in salotto a parlare quando ad un tratto la porta suonò.

Corsi subito ad aprire dalla curiosità di sapere chi fosse ma forse era meglio se non fossi andata...

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