~Capitolo 17~

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Midoriya's POV
Ore 11 di mattina, la luce filtrava tiepida dalla finestra e un paio di usignoli cantavano dalla finestra, mi stropicciai svogliatamente gli occhi e infilai le ciabatte morbide che avevo sotto il letto.
Aprii la porta della mia stanza e scesi le scale per fare colazione. Presi dalla vecchia credenza un piatto e la scatola dei biscotti, poi tirai fuori la scatola del latte e la versai in una tazza.
Quella mattina mia mamma era già al lavoro ma nonostante ciò sapevo cavarmela in autonomia.
Dopo aver fatto colazione mi lavai in bagno e mi cambiai con i primi vestiti abbandonati su una sedia della mia camera.
Presi un paio di libri e, nonostante fossi solo in 5 elementare, avevo un paio di compiti che decisi di fare per allontanare la noia.
Nonostante la matematica mi piacesse non mi veniva neanche un problema...non riuscivo a concentrarmi...mi mancava qualcosa...o qualcuno...
Dopo aver mangiato qualcosa al volo per pranzo uscì di casa velocemente e andai in quel solito posto, quel luogo dove andavo per allontanarmi da tutto e da tutti per trovare me stesso.
Mi diressi in un piccolo parchetto vicino a casa.
Dietro a una vecchia e distrutta altalena c'era una panchina che si affacciava su un laghetto.
A contornare tutto c'erano un paio di ciliegi in fiore che rendevano il posto spettacolare.
Ogni tanto d'estate andavo in quel posticino per rilassarmi e pensare.
Nessuno conosceva il mio nascondiglio, non l'avevo detto a nessuno e probabilmente se qualcuno se ne fosse mai interessato rimanevo comunque da solo...
Il pomeriggio passó in fretta e all'ora di cena mentre degustavo il fantastico stufato di mia mamma suonò improvvisamente il telefono.
*Me ne sono veramente scordato, ma quanto posso essere stupido?!

Ogni domenica sera il padre di Kacchan ci chiamava soprattutto perchè sapeva che io e il mio migliore amico non saremmo resistiti un mese senza parlarci.
Corsi verso il telefono abbandonando lo stufato caldo nel piatto.
Alzai la cornetta ed emisi un flebile "Pronto?!"
"Ciao Izuku sono Mitsuki come vanno le cose li?"
"Bhe bene dai, però non è la stessa cosa senza di voi, a proposito, c'è Kacchan?"
"Si certo ora te lo passo....katsukiiiii...."
"Pronto?"
"Ciao Kacchan, come stai?"
"C'è di meglio direi, tu stai bene broccoletto?"
"Si bene, l'unica cosa è che...mi manchi..."
"Anche tu mi manchi Deku...posso farti una domanda?"
"Certo dimmi!"
"Ma...tu mi diresti mai che...mi, che mi odi?"
"Kacchan ma che cavolo ti passa per la testa, sei una persona fantastica, la più importante della mia vita, non potrei mai pensare, neanche lontanamente di odiarti Kacchan anzi io ti..."
"Tu mi?"
"Ehm no, ti voglio bene!"
"A...okay, ci sentiamo allora"
"Ciao.."
Passai poi il telefono a mia mamma la quale parló per una buona mezzoretta con Mitsuki.
Più parlavano più la sua espressione si incupiva...
Dalle sue risposte non riuscii a capire di cosa stessero parlando...ma non era di sicuro niente di buono...

 •𝐒𝐨𝐥𝐨 𝐢𝐨 𝐞 𝐭𝐞• BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora