~Capitolo 28~

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Katsuki's POV
Venerdì 22 ottobre
L'aria entrava fresca dalla finestra provocandomi ogni tanto dei piccoli brividi sul collo scoperto dalla felpa.
Le regole geometriche mi entravano da uno orecchio all'altro senza scalfirmi e senza lasciare alcuna traccia di passaggio.
La matita era poggiata sul foglio dove avevo scritto un paio di frasi confuse sparse e contornate da qualche disegnino che decorava il tutto.
Metà classe dormiva nascosta da astucci e libri mentre l'altra parte cercava di ascoltare per evitare di prendere debiti a fine quadrimestre.
Nonostante io avessi il sette in matematica cercai di stare attento ma fallendo dopo solo 5 minuti di spiegazione.
La professoressa aveva una certa età e si vedeva che avrebbe preferito sicuramente stare a casa a guardare la televisione insieme ai suoi 10 gatti piuttosto che spiegarci nozioni che non ci sarebbero servite in futuro.
La lezione passò lentamente e visto che si trattava solo della prima di altre cinque lezioni decisi al cambio dell'ora di andare alle macchinette per fare una ricarica di zuccheri.
Le due barrette ai cereali e il succo di frutta alla pera non servirono a molto ma mi diedero la forza sufficiente per riuscire a tornare a casa alle 14 con gli occhi aperti e le gambe ancora funzionanti.
A casa ero da solo, come al solito e a marcare questo fatto c'era Kirishima che mi evitò per tutto il giorno.
Gli volevo bene ma volevo che il nostro litigio facesse il suo corso per poi tornare in buoni rapporti come prima.
I compiti li avevo finiti e dopo pranzo decisi di fare un giro per la città per esplorarla e godermi il pomeriggio seppur fossi solo.
Girai per il centro tra i negozietti e le edicole.
Portai con me una decina di euro nel caso avessi voluto comprare qualcosa ma alla fine non portai a casa niente.
C'era un po' di gente per le strade e un paio di gruppi di studenti, probabilmente di altre scuole, che stavano facendo una gita per la città.
Per un secondo analizzando le facce degli studenti per capire se si trattasse di volti già conosciuti, mi parve di intravedere un ciuffo verdino simile a quello del mio broccoletto ma più pensavo fosse lui più lo vedevo scomparire nella folla rinunciando e pensando che si trattasse solo di una coincidenza.
Dopo una mezzora passata a girare la città mi sedetti su una panchina di un parco non tanto distante da casa mia.
Mi sedetti lì ammirando il panorama: gli alberi dalle foglie arancioni, i bambini che si rincorrevano, gli uccellini che cantavano e il venticello fresco che mi scompigliava i capelli...
Iniziai a pensare a un mio ipotetico futuro dove c'ero io seduto su quella stessa panchina e Deku che mi era venuto a trovare, era riuscito a trovare il mio indirizzo di casa e iniziammo a parlare a parlare per poi scoprire quello che provavamo gli uni per gli altri...
Poi a un certo punto mi iniziò a chiamare anche se ci trovavamo a un metro di distanza...la sua voce era così forte così reale da farmi tornare alla realtà capendo che era tutto un'illusione...o quasi....

 •𝐒𝐨𝐥𝐨 𝐢𝐨 𝐞 𝐭𝐞• BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora