Eobard Thawne (parte 1)

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Flashback 1
Central City - Terra 18 - anno 2031
Pov's Thawne

Era appena finita la grande Guerra tra due Mondi, mi ci trovai lì per caso mentre viaggiavo nel passato, qualcosa mi colpì...
O meglio, qualcuno...
Era una bambina di circa 4 anni che vagava per le strade ancora in fiamme, non aveva negli occhi quella luce che caratterizza tutti i bambini...lei no...non ce l'aveva...doveva aver perso molto...era rimasta da sola...senza una meta...un punto di riferimento...
Stringeva nelle sue piccole mani una sfera di vetro...quel piccolo oggetto era forse l'unica cosa di grande valore che le era rimasta.
Così...decisi di restare, qualcosa mi diceva che quella bambina era speciale...sarebbe diventata un qualcosa di eccezionale...
Iniziai a studiare ogni suo atteggiamento...
Notai che non riusciva a stare in nessuna famiglia che le assegnavano, non si sentiva al sicuro con nessuno, o forse aveva bisogno di molto di più, qualcuno di cui fidarsi...qualcuno che si prendesse interamente cura di lei, che la capisse nonostante la tenera età...
Man mano che cresceva notai che il senso di ribellione, di indipendenza che aveva aumentava.

Il 18 febbraio del 2042 avrebbe compiuto il suo quindicesimo compleanno...
Proprio quel giorno avrei inaugurato l'apertura dei laboratori Star...
Nell'attesa, andai al parco per fare una breve passeggiata, mi aiutava a pensare... Per me camminare era d'ispirazione...
Sí, era più o meno come correre insomma!
E così notai che era lì...seduta all'ombra di un grande albero a pensare...
Aveva gli occhi rivolti al cielo...erano gli stessi di undici anni fa, come la prima volta che la incontrai.
Avanzai, dovevo parlarle, dovevo salvarla da quella guerra interiore che la tormentava, doveva ritornare a sorridere, a vivere!
Non so perché mi importava, io che ho sempre e solo pensato a me stesso, mi preoccupavo di una ragazzina che non conoscevo affatto...
Strano vero? Ma come si dice, anche l'impossibile diventa possibile!
<<Anche io lo faccio spesso sai? >> dissi mentre mi sedevo al suo fianco
<<Ah si ? Cosa esattamente? >> mi rispose continuando a tenere lo sguardo fisso al cielo
<<Venire al parco e pensare, ma...pensare troppo fa male sai? Specie se ciò che pensi sono brutti ricordi...
Dimmi, si tratta di tua madre? >>
<<Co...cosa intendi? >> questa volta rispose girandosi d'un tratto e guardandomi negli occhi...
Notai delle lacrime che pian piano minacciavano di uscire. Avevo colto in pieno
<<Stavi guardando il cielo, con lo sguardo misto tra nostalgia e rabbia...si nota da lontano che qualcuno ti è stato strappato via troppo presto e che ti manca tanto...
Te la prendi con il mondo intero, anche con te stessa, credi che nessuno sia in grado di capirti, quindi continui a scappare...da tutti
Non dai la possibilità a nessuno di conoscere la vera te, perché hai troppa paura di mostrare le tue debolezze...
Hai capito troppo presto che la vita non è per sempre...
Ma devi cogliere ogni aspetto di essa...non scappare più, rallenta!>> ora piangeva, la corazza che si era creata nel tempo, cominciava a sgretolarsi...
<< Ma tu...chi sei? Come fai a capire...a sapere... Non ti ho nemmeno detto il mio nome e tu praticamente hai fatto un riassunto di ciò che mi è capitato... Non capisco... >>
<<Non c'è bisogno che parli, non con me...
Sono molto bravo a studiare e a capire le persone, tutto qui ! Comunque il mio nome è Eobard Thawne, ma ci terrei ad essere chiamato Harrison Wells, sai com'è...è per ragioni di sicurezza>>
<<Okay...ehm io, mi chiamo Sarah, il resto lo sai a quanto ho notato, mia madre è stata uccisa durante la Guerra e mio padre mi ha abbandonata, ha preferito allontanarsi da me, non riusciva a starmi accanto perché le somigliavo. >>
Si fidava di me...bene, il piano procedeva alla grande!
<<Chi era tua madre? >>
<<Si chiamava Caitlin...Caitlin Snow e mio padre Ronnie Raymond, li conoscevi? >>
Ecco perché mi sembrava un viso familiare...incredibile su questa terra era riuscita a farsi una vita con Ronnie... Ma è andata comunque male...
<<Li ho già sentiti altre volte, ma vedi, io sono arrivato dopo la Guerra, non li conoscevo personalmente >>
Abbassò gli occhi..
<<Bene, che ne dici di seguirmi? Oggi sarà un giorno importante, ci sarà l'inaugurazione dei laboratori Star, ti va di venire con me? D'altronde, nessuno dovrebbe passare il giorno del proprio compleanno da solo>> aggiunsi sorridendole...
Lei mi guardò ancora più sorpresa dopo quest'ultima affermazione e prima che posse chiedermelo le dissi
<<Non chiedermi come lo so, è puro intuito! >>
<<Sei molto strano >> si intravedeva un piccolissimo sorriso e beh...mi sentí bene anche io.
Veder sorridere una persona così fragile che aveva così tanti fardelli da sopportare era una vittoria!
<<Me lo dicono spesso, beh? Allora, accetti? >>
Sembrò pensarci su... Ma poi scattò in piedi e disse
<<Si! Accetto, non voglio tornare in quella casa >>
<<Puoi restare tutto il tempo che vuoi Sarah, non sarò io a mandarti via...io vorrei aiutarti, in tante cose. Vedo in te una grande forza, voglio aiutarti a sopravvivere in questo mondo di continue guerre. >>
<<Beh, ne avrei bisogno...davvevo >> disse
<<Non devi far altro che seguirmi allora >>

Era passato un anno da quando Sarah aveva accettato di venire a stare con me...era dura occuparsi di lei. Ma sentivo che prima o poi avremmo legato.
Stavo lavorando ad un progetto...che avrebbe cambiato la sua vita per sempre...
Lei doveva essere come me! Stando ai calcoli, con l'esplosione dell'acceleratore di particelle, la quantità di materia oscura con il mio DNA metaumano dovrebbe invadere solo ed esclusivamente Sarah...il resto che colpirà Central City, sarà completamente diversa...
Sapete già di cosa si tratta...
L'acceleratore di particelle...avrebbe cambiato tutto, avrebbe cambiato ogni avvenimento futuro!
Avrebbe cambiato le sorti del multiverso...

Flashback 2
Central City - Terra 18 - anno 2044
Pov's Thawne

Era il giorno dell'accensione dell'acceleratore di particelle, Sarah era in un'altra stanza a leggere un libro. Avevamo appena litigato, non voleva che accendessi l'acceleratore...
Mancavano pochi minuti e tutto sarebbe cambiato per sempre...fuori c'era un forte trambusto...non tutti gli abitanti di Central City appoggiavano le mie decisioni, d'altronde è già successo in passato, su Terra 1 tutto ciò, quindi non mi sorprende.
Ore 20:30...accensione, sovraccarico, esplosione e poi il buio più totale, sfrecciai subito nella stanza dove si trovava Sarah, dovevo portarla via da qui, sarebbe crollato tutto a breve.
Giaceva inerme sul pavimento, la presi in braccio e la portai subito in ospedale... Aspettai con lei tutto il tempo, non la lasciai sola nemmeno un secondo.
Aveva causato il blackout nell'ospedale già svariate volte in sei ore...causando agitazione e mille dubbi nei dottori i quali entravano ed uscivano dalla stanza...
Le sfiorai la mano...subito avvertì una piccola scossa...
Il DNA metaumano già circolava nel suo corpo...
Al suo risveglio...avrei testato l'efficacia.

Dopo 12 ore finalmente si svegliò, non volevo lasciarla lì, quindi convinsi i medici a dimetterla.
Cercai di spiegarle il tutto... Ma non si fidava di me...non ancora...
Arrivammo a casa e andò dritta, a dormire...
Dovevo assolutamente vedere se tutto il mio lavoro di questi ultimi due anni avesse funzionato.
Indossai la mia classica tuta da velocista e la attaccai, la paura, l'adrenalina, l'istinto di sopravvivenza fecero risvegliare in lei il potere che aveva dentro e con esso, la forza della velocità, infatti prima che potessi attaccarla di nuovo sfrecciò fuori casa...
La seguì immediatamente, ma in preda alla collera si presentò la sua dolcissima alterego che mi congelò all'istante.
Caddi per terra dolorante...accidenti non avevo calcolato questo...ha ereditato il potere della madre...e questo era un problema bello grosso...
Velocità e gelo sono l'opposto...l'avrebbe sicuramente rallentata se non avesse stretto con lei un accordo...
Stava per attaccare di nuovo ma, parlandole profondamente, riuscì a farla tornare in sé... Ovviamente vedendomi si infuriò, ma nulla di grave, col tempo legammo sempre di più ogni giorno la aiutavo a perfezionare la sua velocità, ci allenavamo insieme. Inizialmente il suo fulmine era di un colore arancio/giallo, come quello di Barry insomma, ma...quella ragazza aveva un accumulo di rabbia e sentimenti negativi dentro di lei così il suo fulmine di arancio divenne rosso...rosso proprio come il mio...
Dire che ero contento potrebbe sembrare un eufemismo, ho sempre desiderato che lei diventasse come me...e aveva funzionato, ci ero riuscito..
Doveva solo controllare la sua collera...o avrebbe ucciso anche me.

Ecco uno dei capitoli dedicati a Thawne, ce ne saranno sicuramente altri che spiegheranno un po' la sua storia e perché diventò l'antiflash.
Spero vi piaccia
A presto ❤️

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