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Sapeva già che quella mattina non l'avrebbe passata come voleva.
Lo avevano chiamato d'urgenza dall'ufficio per un altro caso; un corpo di un uomo ritrovato in riva al mare. Ma la cosa più interessante? Non vi erano tracce di sangue.
Allora perché un ematologo, che studia il sangue, sarebbe dovuto andare lì per poter interpretare qualcosa che non c'era ? Semplice! Lui era anche molto bravo a ricostruire la scena del crimine. Infatti, molti dei suoi colleghi lo invidiavano proprio per questo suo intuito che la maggior parte delle volte azzeccava sempre.
Michele parcheggiò di fronte la spiaggia e,non appena scese dall'auto, scavalcò la folla che si era riunita curiosa davanti ai nastri gialli della polizia.
Scavalcò anche questi ultimi e si avvicinò a suo fratello Castiel, dotato di una fotocamera e del suo kit.
《Cosa abbiamo qui ?》
Chiese tranquillo, mentre osservò il corpo cianotico del malcapitato e notò che fosse nuda solo la parte superiore del corpo, forse per mettere in evidenza quella grossa lettera che aveva cucita sull'addome.
《Giudica tu.》 Affermò il corvino, mentre si avvicinò al suo collega, un certo Dean Winchester, che stava interrogando il pescatore che aveva trovato il corpo.
Tra Michele e Dean non era mai scorso buon sangue ma non si poteva nemmeno dire che si odiavano.
Loro si rispettavano solo, anche se il secondo era molti spaventato da lui forse perché si dimostrava sempre così... "apatico" anche in situazioni in cui una persona normale sarebbe entrata nel panico.
Michele fece una scrollata di spalle e si inginocchiò davanti al corpo per poterlo ispezionare meglio.
Era un uomo, bianco, molto probabilmente sulla quarantina ed era morto da ventiquattro ore, se non di più.
Si annotò mentalmente tutte quelle informazioni, mentre il suo sguardo si soffermò sullo strano movimento all'addome.
Inclinò appena la testa di lato: era normale che un uomo morto avesse fame ?
Scosse la testa e prese dal kit un bisturi.
《Cas.》
Richiamò l'attenzione del fratello che subito gli si mise al fianco.
《Dimmi.》
《C'è qualcosa che non va.》
Mormorò Michele, mentre con il bisturi iniziò a scucire la grossa L cucita sull'uomo.
《Oh cristo.》
Sentì il commento del Winchester chiaramente mentre, una volta aperto il morto, videro che aveva dei serpenti al posto degli intestini.
《Ora sappiamo da chi provengono quegli organi ritrovati qualche giorno fa.》
Era una cosa impressionante, ma non per lui.
Lui già pensava a come ritrovare quel dannato killer e a farlo fuori.

Era sera inoltrata e Lucifero aveva una strana frenesia.
No, non gli mancava l'eroina nel corpo.
Aveva un altro bisogno.
Doveva fare fuori qualcun altro.
Si diresse al parco, proprio vicino al motel dove "abitava" e si nascose in mezzo al fogliame con un piccolo coltellino nascosto nella manica.
Li passava poca gente, quella più stupida data la tarda ora, che faceva jogging.
Sorrise nel buio, quando adocchiò la sua prossima vittima e i suoi occhi per un istante vennero passati da un lampo rosso di cattiveria.
Agì subito, colpendo l'uomo al collo.
L'apocalisse era in atto.

Feel nothing Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora