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Aprì di poco gli occhi e riuscì a vedere che era mia madre con qualcuno dietro.
-Donghyuck, io vado a lavoro resterà lei con te-disse la donna indicandomi la ragazza che stava dietro di lei.
Era magra, abbastanza bassa, dei capelli lunghi marroni con una piccola frangetta che cadeva sulla sua fronte, aveva un viso dolce e sorridente... era molto carina.
-Hey io sono Kim Seo-yun, piacere di conoscerti-escalmò la ragazza porgendomi la mano davanti.
-I-io sono Donghyuck, ma puoi chiamarmi Haechan, come vuoi-dissi per poi stringergli la mano.
-Ragazzi io vado, fate i bravi-urlò mia madre dal piano di sotto.
La ragazza mi fece un sorriso e si sedette sul mio letto.
-Bhe come mai ti fatto così tanto male alla spalla?-mi chiese la ragazza. Aveva una voce dolce e delicata, sembrava una bambina.
-Ehhh è una lunga storia, e anche privata-dissi per poi fargli un piccolo sorriso.
-Ah, ehm, vuoi qualcosa da mangiare?-
-Oh non ti scomodare faccio io-dissi mentre provavo a togliermi dalle coperte.
-Nonono, ci sono io apposta per te, tua madre mi ha chiamato per questo!-urlò la ragazza con la sua voce acuta e mi rimise per bene sotto le coperte.

-Grazie mille-dissi io appena vidi il vassoio che mi portò la ragazza.
-Wow è buonissimo, non facevo una colazione così ma tanto tempo-disse io felice.
-S-sono contenta-disse lei mentre era diventata rossa come un peperone.

Nobody povs.
Dopo un po' Haechan si addormentò e Seo-yun anche.
Suonò il campanello che fece svegliare subito la ragazza.
Scese e si ritrovò un gruppo di ragazzi. Il gruppo di Haechan.
-Hey, Haechan?-chiese il ragazzo dai capelli rosa.
-S-sta dormendo, entrate-disse lei imbarazzata.

Si diressero tutti da lui mentre dormiva.
Appena entrati ritrovarono Haechan steso sul suo letto che occupava tutto lo spazio.
Renjun tirò la guancia che gli fece cambiare posizione.
Dopo Chenle gli fece il solletico ai piedi.
-Mhmhm, bastaa-mugulò Haechan.
-Haechannnn svegliaaaa-disse Jaemin nel suo orecchio.
Haechan aprì gli occhi e si ritrovò il suo gruppo attorno al letto.
-Ragazzi ma che ci fate qui?-chiese confuso Haechan mentre si strofinava gli occhi.
-Volevamo farti visita-disse Jisung.
Haechan vide tutti ma non trovò Mark.
-Ragazzi ma Mark?-chiese Haechan.
Tutti si guardarono tra loro...
-Per il momento sta dall'altra parte della città con gli altri, non sappiamo quando torna-
-Ah-
Haechan si sentiva di nuovo vuoto e triste. Gli mancava qualcosa, qualcuno, e sapeva che quel qualcosa era Mark.

*due settimanae dopo*

Pov Haechan
Passarono finalmente i miei giorni di riposo e potevo finalmente tornare alle mie giornate indaffarate.
Io e Seo-yun diventammo molto amici e avevamo promesso che ci saremmo rivisti.

Appena entrato a scuola tutte le ragazze di una volta mia salirono addosso.
-Hey hey ragazze, piano, Haechan è ancora un po' ferito-informò Jaemin a tutte quante.
-Haechannie, stai bene?-
-Mi sei mancatoooo-
-Ti sei ripreso per bene?-
-Hai mangiato?-
Sembravano mia madre altro che fangirl.

Andai un po' al bagno per sciacquarmi la faccia ma dei ragazzi mi fermarono.
-Ma guarda guarda, è tornato il piccolino-mi disse un ragazzo poco più alto di me.
-Che vuoi e chi cavolo siete?-chiesi io mentre cercavo di andare avanti.
-Ah non ci conosci, bhe siamo ovviamente i più fighi della scuola e non capisco perché tutte quelle belle ragazze stanno appresso a uno così debole. Sei un bambino Donghyuck-
I nervi mi stavano bollendo nelle vene, e quando vidi uno dei ragazzi che mi stava per dare uno schiaffo decisi di bloccarlo ma qualcosa fu più veloce di me.
-Che volevi fare tu?-disse una voce conosciuta.
Il ragazzo che mi aiutò stava davanti a me e riuscivo a sentire il suo profumo, così famigliare.
-Oh Mark Lee, avevi deciso di fare sega per due settimane eh?-
Appena sentì quel nome persi un battito.
-Fatti i cazzi tuoi e lasciate stare Donghyuck, prima che vi meno tutti-
-Oddio che paura ho appena fatto la pipì adosso-disse uno dei ragazzi ridendo.
-M-mark lasciali stare, poi finirai in presidenza-sussurai nell'orecchio del maggiore.
-Oggi vi lascio stare ma la prossima volta vi faccio neri-disse Mark guardandoli con uno sguardo spaventoso.

Mark mi prese per mano e mi portò al bagno dei maschi, chiudendo la porta a chiave.
Mi guardò fisso negli occhi e la stessa cosa feci io.
Mi era mancato così tanto...
-M-mi sei mancato tanto...-dissi io abbassando lo sguardo così da togliere i miei occhi dai sui.
-Perchè per due settimane non avuto con chi scopare?-disse lui ricordandomi la stessa frase che gli dissi io tempo fa. Faceva male sentirla dire.
-N-no, non per quello-dissi mentre il mio viso stava cominciando ad essere coperto dalle lacrime. Sentivo come se il mio cuore fosse tra le mani di qualcuno e lo stringesse forte creando un dolore pazzesco. Tutto però smise quando Mark mi accarezzò la guancia e tolse qualche lacrima dal mio volto.
Si avvicinava sempre di più fino a quando presi l'iniziativa di buttarmi sulle sue labbra. Non ce la facevo più, mi era mancato troppo, mi era mancato come l'aria.
Le sue labbra pulsavano sulle mie, quando decisi di aprire di poco la bocca per far entrare anche la sua lingua. Il nostro bacio si mischió con le mie lacrime salate che non smettevano di scendere.
La mie mani tiravano il suo collo più vicino a me così da sentire la sua presenza più vicina alla mia. Le mani di Mark, invece, si andarono a posare sulla mia schiena calda.
Era davvero un bacio bisognoso, voglioso, passionale, era tutto quello di cui avevo bisogno.
Dopo un po' si staccò per prendere fiato ma ricominciò subito dopo... sta volta scese con le sue morbide labbra sul mio collo mordendo leggermente la mia pelle facendomi gemitare sia dal dolore che dal piacere.
Iniziai a sentire qualcosa di viscido sulla mia pelle e mi resi conto che mi stava facendo un succhiotto.
-Mark, perché mi fai questo effetto?-chiesi io silenziosamente mentre inclinavo la mia testa all'indietro e lui continuava a succhiare e a mordere il mio collo.
-Perchè ti piaccio-disse con voce roca.
Mi faceva letteralmente eccitare quando parlava in quel modo. Decisi di staccarlo.
-Mark, è colpa tua-
-Lo so-disse lui guardandomi triste, con le sue guancie rosse.
-Non dico di quello che è successo, ma di questo... ora come faccio?-dissi io indicandogli la mia erezione.
Mi guardò facendomi un sorriso pervertito.
-Mi dispiace ma non posso soddisfarti-disse per poi darmi un bacio veloce.
Si avvicinò al mio orecchio.
-Vuoi fare pace?-mi chiese di nuovo con quella voce roca.
-...s-si, però voglio sapere qualcosa...-
-Dimmi-
-Ti piace quello che facciamo o ti piaccio io?-

ᗰᗩᖴIᗩ~ᴍᴀʀᴋʜʏᴜᴄᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora