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-Sei pronto?-
-Eccomi-dissi per poi mettere un'ultima pistola nello zaino.

Io e Mark stavamo per partire per il Canada a
Vancouver il posto in cui Mark aveva trascorso la sua infanzia.
Era stata una decisione sua a causa del terribile accaduto al telefono qualche giorno fa. Non avevamo di certo 5000 euro da dare, l'unica via era scappare.
Avevamo detto al gruppo se riuscivano a far fuori i mafiosi dato che io sarei morto all'istante. Provai a convincere Mark che sarei andato da solo ma lui insisteva a venire con me.

-Mi raccomando Mark, prenditi cura di Donghyuck-disse mia madre al corvino.
-Stia tranquilla, non succederà nulla-

Entrammo in macchina, lasciai lo sguardo su quello di mia madre che mi guardava tenendo le mani incrociate e sul volto si poggiò un'atmosfera di ansia e tristezza.
-Tranquillo Hyuck, non ci staremmo molto-disse Mark per poi posare la sua mano sulla mia coscia.
-H-ho solo paura che ci possa succedere qualcosa...- dissi con voce tremante.
-Finché stai con me non ti succederà nulla-
Mi fece fare un piccolo sorriso e inziai a fissare il suo volto. Era così puro, così delicato, era semplicemente perfetto per i miei occhi. Mi avvicinai alla sua guancia e gli diedi un dolce bacio.
-Ti amo Mark-
-Ti amo anche io piccolino-

Nobody pov.

*time skip*

-Ahh da quanto tempo-disse Mark mentre allargò le braccia e mise il suo volto all'insù osservando il cielo limpido.
-È molto bello qui-disse Haechan per poi prendere la mano del maggiore.

Arrivarono all'hotel e, subito dopo, si buttarono sul letto così da vedere se era comodo. Lo era e anche tanto.
Haechan si avvicinò al corpo del maggiore e cominciò ad accarezzargli i capelli.
-E ora che facciamo? Ho tanta paura-disse Hyuck, i suoi occhi stavano iniziando a lacrimare, e il suo corpo si alzò dal letto.
-Nono non piangere ci sono io con te, non ti devi preoccupare, aspettiamo che gli altri fanno fuori i mafiosi e poi torniamo-disse il corvino mentre teneva il più piccolo tra le sue braccia.
-Non penso sia facile però-disse Haechan per poi togliersi le lacrime dagli occhi.
-È tutto a causa di questo santo quaderno. Spero solo che non riescano a rintracciarci-
-Lo spero anche io-






Povs Jaemin
I giorni passavano ma Haechan e Mark non erano ancora tornati. Era per il loro bene. Il nostro gruppo era ormai unito, stavamo sempre nell'altra città, così da essere sicuri di essere tutti in caso di emergenza.

-Jaemin, non puoi capire che ho scoperto!-mi disse emozionato Jeno mentre teneva il suo telefono in mano.
-Cosa?-chiesi curioso.
Si mise vicino a me sul divano e mi fece vedere un video con dei gatti...
-Sei serio?-chiesi io con faccia a dir poco confusa.
-Daii, sono così cariniii-urlava per tutta casa.
-Ma ci sei pure allergico-
-E che vuol dire, sono comunque così carini-
-Che ragazzo scemo che ho-dissi per poi darmi uno schiaffo in faccia.
-Mi hai offeso, ora sono triste-disse per poi cadere sul pavimento iniziando a piangere per finta. Mi alzai dal divano e mi avvicinai a lui, e d'improvviso smise.
-È per questo che ti amo-dissi per poi dargli un bacio, facendo diventare la sua faccia un pomodoro.

-Perchè fa così caldo oggi-urlò Lucas mentre si buttò sul divano.
-Hyung, hai fame?-
-Si tanta, facciamo delle crepes??-
-Si basta che non diamo fuoco alla cucina e tutto è apposto-disse Jeno facendoci strappare una risata.
-Chiamamo Kun hyung, lui è bravo-suggerì io.
-Qualcuno mi ha chiamato-
Ci girammo e lo ritrovammo dietro di noi.
-Hyung ci fai delle crepes? Perfavore?-
-Okay, non ci vuole poi così tanto-

DRIN-DRIN

Qualcuno aveva suonato il campanello. Mi avvicinai lentamente e vidi chi era attraverso l'occhiello della porta...

-Ragazzi, chiudete tutto e prendete le armi!-dissi in silenzio.
-Eh, che succede?-
-Ci sono i mafiosi-

ᗰᗩᖴIᗩ~ᴍᴀʀᴋʜʏᴜᴄᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora