dopo chissà quanti anni, ci siamo.. la conclusione. Spero possa piacere.
Passarono alcuni anni da quando Jimin mi regalò la collana con un anello e da quel momento non riuscì più a vederlo, certo lo intravedevo ai mama o in qualche programma, ma... non era la stessa cosa, mi mancava, eccome se mi mancava. Mi mancava la sua voce quando mi diceva "buongiorno" al mattino, i suoi capelli spettinati, il suo sguardo dolce, il suo sorriso... le sue mani che esplorano il mio corpo... mi mancava come l'aria e ogni volta che mi ritrovavo a pensare a lui sentivo una stretta al cuore, ma forse quest'anno sarà diverso... anche se questa frase me la ripetevo ogni anno, ogni singolo evento a cui partecipavamo entrambi, con la conclusione che non facevamo altro che salutarci da lontano, ma sentivo che quest'anno sarà speciale. So che sarà diverso.
Gli anni passarono e noi come gruppo migliorammo davvero molto, all'inizio fu davvero difficile, alle persone non andava bene il nostro format maschile e darck, ma stringendo i denti e superando le difficoltà, riuscimmo a farci il nostro nome e i nostri fan. Firmavamo autografi, le persone urlavano i nostri nomi, partecipavamo a molti eventi e trasmissioni televisive. Era dura, sì, però era quello che volevamo e finalmente c'eravamo riuscite.
Il nostro ultimo singolo uscito lo chiamammo "Forever love" dedicato ovviamente a Jimin, Giulia ovviamente lo dedicò al suo "ex", sapevo che loro due erano ancora in contatto.. telefonico. Però almeno si sentivano, io e Jimin invece.. scossi la testa, cercando di scacciare i brutti pensieri che si stavano insinuando nella mia testa, cercando di fare breccia e prendere il comando delle mie azioni, non dovevo permetterlo, mai più.. come dicevo, i primi anni furono difficili. Cercai di riprendere la concentrazione, dovevamo allenarci duramente per i mama. Provammo e provammo per ore e il giorno dei mama arrivò in fretta. Domai. Sì, domani sarà il giorno, il giorno in cui rivedrò dopo più di un anno Jimin. Quanto sarà cambiato? Riusciremo a parlarci? Riusciremo a sederci vicini questa volta? Mi diressi alla macchinetta del caffè con questi pensieri, arrivata alla macchinetta misi i soldi e presi un caffè, aspettai e finalmente presi la tazzina fumante e mi sedetti facendomi sfuggire un sospiro di sollievo. Mi guardai intorno, come facevo ogni volta che mi permettevo una "pausa". La macchinetta del caffè era in una stanza relax, con diversi divani e sedie, infondo alla stanza c'era un enorme tavolo in legno, con diverse cose sopra, riviste, telefoni dimenticati, qualche cibo confezionato anch'esso dimenticato dal suo proprietario. Ma come si fa a dimenticarsi del proprio cibo? Io non riuscirei mai a dimenticarlo in giro. Soffiai per raffreddare un po' il caffè e iniziare a sorseggiarlo, non volevo finirlo troppo presto, volevo godermi un po' questo relax. Guardai il divano che stava alla mia sinistra e decisi di sedermi lì, visto che sono qui dovrei approfittare di un comodo divano, piuttosto che stare su una sedia. Essendo così tanto assorta nei miei pensieri non sentì entrare Sun-hee, che mi diede una bella pacca alla spalla, mi fece anche sputare il mio buonissimo caffè dallo spavento.
<<yoo!!>> urlò.
<<yah! Mi hai fatto paura!>> dissi a sun-hee. Andai a prendere un fazzoletto che stava sul tavolo e tornai a pulire il macello che avevo combinato.
<<scusa, ma ti vedevo così triste, avevi un'aura nera sulle spalle, dovevo fare qualcosa!>> le sorrisi, e vidi arrivare tutte le altre di corsa e mi si buttarono addosso, mi chiedo come farei se non ci fossero loro a tirarmi su.
<<hey! Cosa ti preoccupa?>> mi chiese A-Yeong. Lei era una ragazza molto graziosa, a vederla non si direbbe che possa ballare nemmeno canzoni potenti, ma allegre e tutte raffinate e carine. Aveva sempre il sorriso sulle labbra, degli occhi grandi e gentili, una pelle chiara e i capelli lunghi sempre ben tenuti, si preoccupava sempre delle altre, ci metteva sempre al primo posto mentre lei si metteva sempre per ultima e per questo motivo noi non ci accorgemmo durante un concerto che era stanca e collassò davanti ai nostri occhi, da quel momento come leader mi dedicai anima e corpo alle mie ragazze. Però erano sempre loro che si prendevano cura di me.
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piccolo amore
FanfictionSakura era la tipica ragazza normale, studiava all'universtità, faceva sport, usciva con gli amici ed era innamorata. Le piaceva un ragazzo del suo gruppo di amici, park Jimin. Era il tipico ragazzo desiderato da tutte, ma cosa succede se una sera d...