Capitolo 20

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A passo svelto andai verso di loro.

"Tu che ci fai qui?" Dissi bruscamente rivolgendomi verso Luca.

"Non sono affari tuoi, sono venuto qui per parlare con Elena e di certo non con te, quindi sarebbe gradito che tu te ne andassi, Grazie!"

Adesso lo ammazzo!

Alzai un pugno pronto a colpirlo ma Elena si mise davanti.

"Alex, tranquillo so cavarmela da sola. Adesso vai, dobbiamo parlare da soli" disse Elena sottolineando la parola SOLI.

Quelle parole mi avevano chiarito le idee,voleva parlare e risolvere tutto con lui, Lucy aveva torto:non le piacevo io ma era ancora innamorata del suo ex.

Amareggiato e incazzato me ne andai e raggiunsi il banco degli alcolici.

Devo dimenticarla, almeno per stasera!

ELENA POV

"Hai cinque minuti, non di più, poi devi andartene" dissi ritornando al discorso con Luca.

"Dobbiamo parlare, ma non qui" disse prendendomi per la mano e dirigendosi verso le scale che portavano al piano di sopra.

Mentre salivo le scali mano nella mano con  Luca notai che Alex mi fissava mandando giù un liquido blu.

"Vieni, entriamo" disse aprendo una stanza da letto.

Dalle foto appesi alle pareti capì che era  quella della sorella minore di Chad.

"Forza" lo incitai a parlare.

"Elena...mi manchi. Non ho mai smesso di pensare a te solo un minuto. La tua lontananza mi ha ucciso e portato a fare una cazzata di cui me ne pentirò a vita" disse avvicinandosi " Ti prego perdonami" continuò lasciandomi un bacio sul collo.

Al contatto delle sue labbra con il mio corpo tornarono alla mente tantissimi ricordi: il nostro primo bacio, il primo appuntamento.

"Ti perdono ma..." dissi sottovoce.

"Possiamo provare a tornare insieme?" Domandò speranzoso.

"No,tra noi non potrà esserci più nulla, i miei sentimenti nei tuoi confronti sono cambiati"

"Ora provi qualcosa per quello lì? Alex?" Domandò cambiando espressione e tono di voce.

Si stava arrabbiando e non mi piaceva questa situazione.

"Non sono affari tuoi"

Mi prese per il braccio e mi sbattè a muro.

"LASCIAMI" gridai.

"Tu sei Mia, e di nessun altro. Sono stato chiaro?" Disse baciandomi il collo e  inziando a esplorare con le mani il mio corpo.

"Ti desidero più di ogni altra cosa al mondo" continuò mettendo una mano sul mio sedere e attirandomi a sé. In un anno che eravamo stati insieme non eravamo mai andati oltre, non ero mai stata pronta a farlo e lui non mi aveva mai costretta.

"Mi dispiace ma la cosa non è reciproca" dissi cercando di liberarmi dalla sua presa.

"Shh" disse spingendomi sul letto e mettendosi sopra di me. Mi dimenavo e urlavo come una pazza, nonostante fossi consapevole che con la musica ad alto volume al piano di sotto nessuno e dico NESSUNO sarebbe riuscito a sentirmi.

Avevo le sue mani addosso e questo mi provocava disgusto.

Iniziò a slacciare la zip dei suoi pantaloni e in quel momento ne approfittai per cercare di fuggire ma fu soltanto un tentativo inutile.

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