L'incontro.

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Vengo dal capitolo 25.
La storia all'inizio è un pò banale e scritta male, ma andando avanti sono migliorata e ci ho preso la mano, quindi scusate, appena possibile la correggerò!

Le strade di Londra alle 7:30 erano deserte. Mi alzavo prima proprio per questo: per pensare.
Mia madre non fa che chiedermi perché a 19 anni non ho la ragazza, beh, non lo so nemmeno io. Sono tutte puttane, non potrei mai innamorarmi di una di quelle che ci sono a scuola.
Mia sorella Lottie invece crede che io sia gay, ma ha ovviamente torto. Forse non sono come gli altri, no. Non guardo video porno o foto di ragazze in intimo, ma questo non vuol dire che io sia gay.
Sblocco ogni due minuti il telefono, per vedere se mi scrivono. Ma è tanto che non mi arrivano messaggi, se non quelli delle mie sorelle e del mio gestore.Nessuno mi caga più a scuola, ma almeno non rompono il cazzo,no?
Forse però mi piacerebbe essere..amato, come tutti gli altri. È brutto non saper cosa fare il sabato sera.

Devo ammetterlo, a volte ho pensato di essere sul serio gay. Ma mi sono ricreduto.
Tra i mille pensieri mi accorsi che era ora di cominciare a camminare verso la scuola.
Dopo nemmeno dieci minuti arrivata e il cortile era già affollato. C'erano i diversi gruppi: c'era chi ripeteva per le interrogazioni di gruppo, i popolari, i depressi, primini, e gli sfigati.
Io di solito mi unisco al gruppo dei primini ma credo di essere uno sfigato. Non sono primino.No, decisamente no, ma sono quelli più simpatici. Credo.

Vidi una panchina libera e mi andai a sedere.
Presi il telefono e aprii Whats app. Da quanto non ci entravo? Forse, uhm, qualche mese? Non avevo nulla da perdere.
Guardavo i popolari: facevano invidia al mondo. Chi non avrebbe invidiato Zayn Malik? O Niall Horan? O Liam Payne? Chi ha loro come amici, ha tutta la città amica.
Un ragazzo interrompe i miei pensieri.

"Louis, Louis!" Corre verso di me impacciato con lo zaino su una spalla che stava per cadere.

"Cosa?" Dissi guardandolo negli occhi. Minchia, che soggetto. Chi cazzo era? come mi conosceva?

"Harry Styles, si è trasferito in questa scuola!" cosa? non ho mai sentito questo nome.

"Chi?" Chiesi alzando le sopracciglia e aprendo leggermente la bocca. Chi è Harry Styles? Perché tanta emozione?

"Non lo conosci?" Scossi la testa e lo stesso fece lui. "È il ragazzo più...figo della città. Pensa, si è fatto tutte le ragazze della sua vecchia scuola e spacciava droga. Lo sanno tutti tranne la polizia. Almeno credo. Comunque, pessimo soggetto." Concluse. Già mi stava sul cazzo. Perché me lo stava dicendo? Non m'interessava, non così tanto.

"Si okay puoi andare." Dissi nel modo più gentile possibile. E finalmente se ne andò. Non volevo essere scortese, ma..volevo stare da solo.

La campanella suonò ed entrai come sempre in orario per sedermi all'ultimo banco. La classe pian piano si riempì è come al solito nessuno volle sedersi accanto a me.
La prof cominciò a spiegare storia e io non ci capii un cazzo onestamente.
Un quarto d'ora dopo circa la porta si aprì.
Un ragazzo con i capelli ricci e gli occhi verdi fece il suo ingresso e si giustificò per il ritardo dicendo che doveva ritirare l'orario.
Lo stavano fissando tutti, io mi sarei sentito in imbarazzo.
La professoressa, come al solito, non si fece i fatti suoi e chiede al ragazzo di parlare alla classe di lui.

"Sono Harry Styles e vorrei sedermi perché sono stanco e ho fatto un lungo viaggio"mi fece ridere, io non avevo mai risposto alla professoressa. Non quest'anno, che tra l'altro, stava per finire.

Cercò con lo sguardo un banco libero e sorride vedendo che c'era un posto all'ultimo banco, ossia accanto a me.
Camminò verso il banco e si sedette.
"Piacere, Harry Styles." si presentò prendendo il libro di storia.

"Lo so." Dissi. "Mi hanno già parlato di te." Risposi senza guardarlo negli occhi.
Il ragazzo sorrise leggermente, e ciò mi incuriosì.

"So già cosa ti hanno detto."mormorò giocherellando con il filo del suo diario. "Che sono uno stronzo, puttaniere, drogato e che devi stare alla larga da me." aggiunse.

"Oh, sei molto informato." risi leggermente.

"Tomlinson e Styles! Volete dirci di cosa state parlando?"chiese la prof togliendosi gli occhiali.

"In realtà no. Non credo siano affari suoi."affermai lanciandole uno sguardo di sfida.

"Tomlinson, in presidenza, subito!"urlò indicando la porta.

"Con piacere prof." esco dalla classe è solo dopo qualche secondo mi accorgo di star sorridendo.

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-aggiustato-✨💕

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