1

9K 156 6
                                    

Mi chiamo Eve Cooper, ho 15 anni, e vivo a New York con i miei 4 fratelli: Derek, Cristian, Zack, e Lucas; hanno rispettivamente 25, 22, 19, e 17 anni.
Essendo la più piccola, mi usano quando e come vogliono, e se tento di ribellarmi, mi fanno rimpiangere il giorno in cui sono nata.
Odio tremare quando passano vicino me, o quando mi guardano.
Appena si avvicinano un po' di più...mi si intreccia lo stomaco.

Vorrei poter parlare almeno con uno di loro: dirgli cosa provo quando mi picchiano, raccontargli i miei pensieri, o sfogarmi...ma alcuni mi odiano a morte, e non so neanche il perché.
Io non riesco ad odiarli, perché in fondo sono i miei fratelloni, sangue del mio sangue, e magari quando mi comporto male, mi puniscono picchiandomi perché mi vogliono bene.

I nostri genitori sono morti 6 anni fa; papà per un infarto, e mamma ha deciso di suicidarsi con un coltello dritto nel petto.
Derek, il più grande, non ha avuto problemi a dirmi la verità.
Ho passato 6 anni fra le lacrime e le botte, pregando Dio di porre fine al mio dolore, mettendomi due paia di ali lucenti.
Ma ci ho rinunciato, abbandonando per sempre il mondo felice che mamma e papà mi avevano creato.

Vorrei solo un abbraccio, una carezza, un complimento, o una semplice frase: "Ti vogliamo bene, Eve".
So bene che non succederà mai, ma pesare ad un "abbraccio di famiglia" , mi scalda il cuore, facendomi sorridere.
Mi giro dall'altra parte del letto, smettendo di pensare ai miei desideri più profondi, e iniziando a stiracchiarmi.

Ho la fortuna di abitare in una casa abbastanza grande per tutti e 5, così ogni uno ha la propria camera.
Mi metto a sedere sul letto, sbattendo ripetutamente le palpebre.
Appena sento dei passi in direzione di camera mia, mi viene la pelle d'oca, e inizio d avere il fiatone.
La maniglia si abbassa, e la porta si apre, rivelando Cristian - Bene, sei sveglia piccola stronza - non ci faccio neanche più caso ai nomignoli sgradevoli che mi danno - Dai, vai a fare colazione, così poi dopo fai i compiti - mi alzo piano, continuando a guardarlo spaventata.

Lui si mette vicini allo stipite della porta  - Ah, una cosa: io, Derek, e Lucas, dobbiamo andare a fare l'allenamento di calcio, e Zack, visto che fa altro, starà qui con te - annuisco, uscendo completamente dalla stanza.

Il più gentile di solito è Lucas, poi ci sono Cristian e Zack, e in fine Derek (quello che mi vorrebbe uccidere appena mi vede) .
Scendo lentamente le scale, tenendo la ringhiera stretta.
Arrivata in cucina, vedo subito gli sguardi taglienti che mi lanciano Zack e Derek.
- B...buongiorno - balbetto io - Se sei qui, non è un bel giorno di sicuro - ringhia Derek - Dai, andiamo - dice Cristian.

Derek, Cristian, e Lucas, salutano solo Zack, per poi andarsene.
Guardo fisso il pavimento, mentre mi avvicino ad uno sgabello del bancone.
Non so dove sia andato Zack, ma presumo in camera sua.
Una ventina di minuti dopo ho finito, e vado a lavare la tazza, e mettere le cose a posto.

Vado dritta in camera mia; prendo tutti i libri delle materie che devo studiare, e inizio con italiano (la mia materia preferita) .
Le successive sono storia e geografia, che odio terribilmente.
Se uno dei miei fratelli mi aiutasse, di certo mi piacerebbe di più, ma ci sono tanti motivi per cui non lo fanno...motivi che non comprendo a pieno.

Circa 2 ore dopo ho finito tutti i compiti noiosi, e ho una sete tremenda, solo che non ho l'acqua in camera...andrò in cucina.
Faccio lo stesso percorso di prima, entro in cucina, e prendo un bicchiere, avvicinandomi al lavandino.
Apro il rubinetto dell'acqua fresca, e metto il bicchiere sotto.
Dietro di me sento dei rumori, ma non ci faccio caso, potrebbe essere solo il rumore dell lavandino.

Quando mi giro, mi va di traverso l'acqua dallo spavento: Zack è in piedi, di fronte a me, che mi guarda in un modo strano.
Appoggio subito il bicchiere, per paura che mi cada, visto che sto tremando come una foglia.
Fa un movimento con il braccio che non vedo bene, e d'istinto mi copro con le braccia.

The Sister EveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora