- Ho detto apri la bocca - il suo tono si alza, così faccio quello che dice.
Apro la bocca, e avvicina la mano - Che brava bambina che sei ora - mi fa un sorriso perfido, e capisco sempre di più quanto io sia stata stupida a fidarmi di uno come lui.Mi mette la pastiglia in bocca, e solo dopo mi passa il bicchiere, che non esito un istante a prendere - Sai, mi fai quasi tenerezza, ma un po' più pena - ignoro le sue parola, e gli ripasso il bicchiere. Faccio per girarmi, ma mi prende "delicatamente" per la spalla.
Aspetto qualche secondo, e mi stacco - Stai calma. Devo spalmarti una crema - lo guardo male: non mi lascerò toccare da uno come lui - Scordatelo - si china più avanti - O fai come dico io, o te la faccio ingoiare la crema - prendo un bel respiro e, con le lacrime agli occhi, mi stendo.
Appena mi alza la maglietta, riconosco quel tocco così delicato e caldo, e mi maledico per non essermi spostata.
- Sei conciata parecchio male - per il minimo che riesco a vedere, noto che ha ragione.
Ho il ventre parecchio viola, a macchie nere e giallaste, con alcuni graffi sparsi.Sento la sua mano appoggiarsi delicatamente su di me, cosa che mi fa contorcere e urlare - Va bene, va bene, ho capito - prende un bel po' di quella poltiglia bianca nella mano, e si affaccia sul mio viso, avvicinandolo al mio.
Mi ritraggo il più possibile, ma riesce a fare toccare le nostre labbra.Mi sento totalmente rossa, così cerco di allontanarlo, ma mi sale addosso senza far toccare i nostri corpi più di tanto.
Non vedo dove ha le mani, ma sento un leggero dolore sulla pancia.
Non ho la forza di allontanarlo, e forse neanche la voglia.Quel leggero contatto con la sua mano e il mio ventre, all'improvviso finisce.
Stacca le sue labbra da me, ma mi rimane sopra - Si lo so, sono un mago - fa un sorriso apparentemente sincero.
Prende un tovagliolo, e si pulisce la mano, buttandolo poi per terra.Rimette di nuovo i suoi occhi nei miei, e lentamente si riavvicina.
Volto subito la testa, ma lui mi prende per il mento - Matt, basta - cerco di spingerlo mettendogli le mani sul petto, ma me le prende e le solleva.
Mi fa un sorriso compiaciuto, poggiando le sue labbra sulle mie.Spinge i suoi fianchi contro la mia coscia sinistra, facendomi sentire bene la sue erezione.
Tenendomi i polsi con una sola mano, fa scendere l'altra sul mio seno.
Spinge la lingua dentro le mie labbra, mente io mi agito sotto il suo tocco.Cerco di smettere di baciarlo, voltando la testa - Basta, ti prego - le lacrime che trattengo da quando mi sono svegliata, mi rigano le guance - No, non piangere. Andrà tutto bene, fidati di me - l'ultima frase mi fa venire i brividi - No ascoltami, ti prego non... - mi bacia nuovamente.
Mi dimeno, urlo, scalcio, faccio di tutto pur di riuscire a togliermelo di dosso.
Ad un certo punto, lascia le mie labbra, toglie la mano dal mio seno, e la alza in aria, pronto a colpirmi - La smetti o vuoi proprio farmi incazzare? - singhiozzo - Ti prego smettila...farò qualsiasi cosa, ma basta...ti prego Matt - il suo sguardo diventa impassibile - Va bene. Voglio che ti metta sopra di me e che, per almeno due minuti, mi baci appassionatamente - prendo un bel respiro, e mi scosto da sotto di lui. Non posso credere a quello che sto per fare.Si sdraia al mio posto, facendomi cenno di andare sulle sue coscie.
Con delicatezza, mi appoggio sopra di lui - Poi dopo la smetterai con tutto questo? - mi prende per i fianchi, avvicinandomi a lui - Tu inizia, poi vedo - mi asciugo una lacrima, e poso le mie labbra sulle sue.
Cerco di fare finta che mi piaccia, anche se vorrei solo sputargli in faccia e prenderlo a calci nelle palle.- E questo ti sembra un bacio appassionato? - dice - Io non... - vado indietro, e scendo da lui - Sei stato tu a darmi il mio primo bacio, quindi non puoi aspettarti molto... - mi interrompe - Hai ragione. Va bene, per oggi - precisa, con un tono basso simile a un ringhio.
Si alza, ed esce dalla porta - Aspetta - lo chiamo.
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The Sister Eve
Random- COMPLETA - La paura era l'unica emozione che Eve aveva il permesso di provare. I suoi 4 fratelli,la trattavano come una prigioniera,a tal punto da farle tentare il suicidio. Non morì, ma è come se lo fosse:era diventata taciturna,triste,e persa. ...