- Vai a prendergli tutte le cose:cibo,ciotola,cuccia e robe varie. Se vedo che rompe o rovina qualcosa,siete morti tutti e due - si gira,senza darmi altre indicazioni - P...posso andare adesso? - sbuffa - Fai quello che vuoi,basta che non combinate guai - il cuore mi martella nel petto,dall'emozione.
Vado a mettermi le scarpe,per poi prendere la mia borsa - N...non fargli del male,p...per favore - fa un ringhio simile ad un "si",lasciandomi più tranquilla.
Apro il grande portone,ed esco all'aria aperta.
Il vento mi arriva dritto in faccia,giocando con i miei capelli castani e mossi.
Prendo un bel respiro,ed esco dall'ultimo cancello,ritrovandomi in una via piena di villette.Odio tutta questa perfezione,queste case tutte bianche,che danno l'idea di ordine assoluto.
Vorrei tanto una casa in mezzo ai boschi,senza nessun rumore di tagliaerba la mattina,o di rock n' roll sotto la doccia.
Una vita semplice,con persone semplici,che mi accettano semplicemente per quello che sono.
Nel mentre che rifletto,mi accorgo di essere già arrivata all'unico negozio di animali.Spingo la porta,e il rumore di un campanellino avverte la commessa del mio arrivo.
Ho solo un cliente davanti...oh no.
Ovviamente solo a me poteva capitare di incontrare uno a cui non devo neanche minimamente pensare:Matt Andrews.Cerco di fare finta di niente,ma la commessa mi saluta - Buongiorno!Un attimo e sarò da lei - mi sorride gentilmente.
Il ragazzo dai capelli biondo scuro,e gli occhi celesti,si volta verso di me,e sorride.Mi scruta,socchiudendo leggermente le palpebre - Sei Eve Cooper? - ingoio la saliva - S...si - sposto subito lo sguardo alla commessa,che ci fissa con gli occhi a cuore - Bene,io sono Matt Andrews - è completamente rivolto verso di me,anche il suo sguardo di ghiaccio.
Mi sento terribilmente imbarazzata - Hai un'animale anche tu? - tossisco - S...si - riposa la sua attenzione sulla commessa - Serva pure lei,aspetterò - mi indica - Va bene,vieni cara - mi avvicino alla donna di mezza età con i capelli racconti in uno chignon disordinato - Ho trovato un gatto,a casa mia,e devo prendergli tutto quello di cui ha bisogno - dico tutto d'un fiato,senza neanche balbettare - Oh che fortuna!Certo,vado a farti subito dei sacchetti - dette queste parole,sparisce nel retro del negozio.Dimenticandomi di Matt,appena mi giro sobbalzo,cogliendolo con lo sguardo sul mio sedere.
Faccio profondi respiri,evitando il suo sguardo - Stai bene?Sembra che tu abbia un maniaco davanti - spalanco gli occhi,sorpresa dalla schiettezza che ha avuto - N...no è che...niente - mi chiedo cosa stia facendo la donna là dentro.- Non ti ho mai visto a scuola,ma ho sentito parlare di te dai tuoi fratelli - gli occhi mi si illuminano - E...e cosa dicevano di me? - mi avvicino,anche se non voglio - Dicevano che non sei ubbidiente come tutte le ragazze,e che sei una sorella davvero difficile da gestire - abbasso gli occhi - Hanno ragione - mentre mi volto,ma Matt mi mette una mano sulla spalla.
Al contatto,mi scanso,coprendomi con gli avambracci - Dimmi che non è come penso - mi si serra la gola,e ritorno subito nella mia solita posizione - E cosa pensi? - il labbro inizia a tremare,come le ginocchia.
Matt lo nota,e mi guarda - Dico sul serio:stai bene? - lo guardo - C...certo - incrocia le muscolose braccia - Ma allora perché balbetti? - evito il suo sguardo.Non avrei dovuto parlargli,o rispondere alle sue domande,perché mi sono solo incasinata - Il gatto ti ha mangiato la lingua?Guarda che non mordo mica,puoi parlarmi - grazie al cielo,riappare la donna,salvandomi da una pessima figura - Ecco le tue cose,cara!Attenta che sono pesanti - mi sporgo a prendere tutte le buste - Quanto fa? - fa dei piccoli conti alla cassa - Sono 30.00 £ - prendo i soldi che mi sono guadagnata facendo la babysitter,e glieli porgo - Okay,è tutto fatto!Ciao cara - prendo le 4 buste,anche se pesantissime,e me ne vado.
- Eve!Aspetta! - sento dietro di me,in lontananza.
Non mi fermo,perché l'idea di arrivare a casa con lui non mi piace affatto - Ma porca puttana,Eve!Se mi aspetti ti posso aiutare! - mi blocco.
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The Sister Eve
Random- COMPLETA - La paura era l'unica emozione che Eve aveva il permesso di provare. I suoi 4 fratelli,la trattavano come una prigioniera,a tal punto da farle tentare il suicidio. Non morì, ma è come se lo fosse:era diventata taciturna,triste,e persa. ...