cap.1

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Eravamo ormai partiti, Louis aveva scelto per noi una città dell'Italia, credo si chiamasse Firenze.. diceva che era una città romantica. Non mi resta che aspettare.
Salimmo sull'aereo e probabilmente Louis riuscì a capire la mia tensione, dato che "Haz, è okay?" mi chiese.
"Loueh, sono con te. Non c'è niente che possa andare meglio, ma sono agitato. Non ho detto niente ai miei genitori.. ho paura della loro reazione." Risposi io.
Mi guardò con uno sguardo che, ovviamente, mi fece sciogliere in un secondo. "Perchè mi fai quest'effetto.." sussurrai guardandolo negli occhi.
"Lo sai riccio, al mio fascino non resiste nessuno" mi fece un occhiolino  "ma ora prova a riposare, okay?" Annuii, "ci vorrano circa 4 ore" aggiuse poi.
Così mi accoccolai a lui e cercai di riposare quel poco che riuscivo.
    

                          ❄❄❄

Sentii qualcosa di morbido sulle mie labbra, aprii gli occhi sbattendoli un paio di volte e vidi quegli occhi, quei suoi dannati occhi blu acceso. Era Louis.
"Hey" mi afrettai a dire assonnato
"Siamo arrivati Haz" mi disse mentre continuava a fissarmi "dobbiamo scendere" anuii e 'è così bello..' pensai io mentre ci affrettammo a scendere dall'aereo e andare a prendere le nostre valigie.
Prese le valigie chiamò un Uber e ci portò in un appartamento di un  Hotel che, ovviamente, aveva organizzato Louis. "Sono fortunato ad averlo.." pensai, ma aimè con una voce troppo alta. Lui mi guardò e mi sorrise, sentii le mie guance arrossire e lui mi diede un bacio a stampo. Non dirò bugie, ero inizialmente scioccato e forse imbarazzato, ma subito dopo l'orgoglio di essere il suo ragazzo mise a tacere questi altri pensieri e ricambiai il bacio con un altro più appassionato. Okay okay, forse esagerai perché "Haz, che fai.. non vorrai scoparmi qui" mi disse subito dopo Louis.
Ridacchiai imbarazzato e gli rivolsi un occhiolino "magari dopo" aggiunsi io.

Mettemo le valigie in macchina e ci diressimo verso l'Hotel.
Per tutto il viaggio siamo stati accoccolati senza proferire parola, entrambi un po' ansiosi e stanchi.
Finalmente arrivammò all'Hotel, entrammo e ci recammo in accoglienza. "Salve, ho una prenotazione. Louis Tomlinson, stanza singola con letto matrimoniale con cucina inculsa." Disse il mio ragazzo al signore dietro il bancone. Storse il naso ma non dovette far altro che darci le chiavi "stanza 258" concluse lui. Guardai Louis con gli occhi sbarrati, "dovevamo pur continuare la routine" mi disse ridendo, "MA LOUIS, SEI PAZZO.. SEI FANTASTICO!" urlai, mi zittì e, devo ammettere, stavo urlando un po' troppo per i miei gusti. Ridemmo entrambi fino a che arrivammo nella nostra stanza.. la 258, che ci ha accompagnato per 1 anno e che stava continuando a fare.
Aprì la porta e "dai Haz, entra ed esplora anche la nostra stanza" disse accentuando la parola nostra.
Mi accomodai sul letto e lo invitai a sedersi accanto, ormai eravamo lontano da casa, lontano dal college, e decisi che era il momento di togliermi una curiosità.. così "Louis.." iniziai io e "Dimmi Haz" aggiunse lui; mi feci coraggio e "ti volevo dire una cosa.." dissi tentennando e "io.. beh, ecco, TI AMO Louis." Gli dissi  esplodendo. Lui iniziò a ridere e improvvisamente l'ansia si propagò per tutti il mio corpo.
"DEVI VEDERTI HAZ" fece lui urlando e ridendo mentre, prendendomi le mani, per farmi calmare, cosa che riuscì a fare, continuò dicendo "sembravi una bomba.." disse in modo calmo "ti.. amo anche io.. Haz" aggiunse infine.
Lo abbracciai e lo baciai appassionatamente. Però purtroppo nessuno dei due era in grado di procedere oltre, eravamo entrambi troppo stanchi, così ci mettemmo sotto le coperte e, dopo aver visto l'ora, circa le 20 di sera, ci addormentammo.

                          ❄❄❄ 

Mi svegliai durante la notte con uno strano presentimento, e infatti, girandomi, non vidi più Louis. Iniziai a preoccuparmi, così urlai con la voce tremolanete "Louis..?" E "Ben svegliato" sentii dall'altra parte della stanza. "Che ore sono.. perché sei già sveglio" gli domandai. Mi raggiunse con un vassoio con la colazioni, delle fragole tagliate a pezzetti, una brioche al cioccolato e del succo d'arancia. Lo guardai sorridende mentre si sedette accanto a me e iniziai a mangiare, forse troppo bruscamente che "attento Haz, ti strozzerai" mi disse cadendo in una fragorosa  risata.
Lo fulminai con lo sguardo tanto che alzò le mani e "okay scusami.. continua a ingozzarti allora" fece con fare offeso. Mi stampò un bacio sulla guancia e lasciandomi mangiare e "vado a fare una doccia" mi disse.
Si incamminò verso il bagno e lo seguii con lo sguardo.
Era possibile tanta bellezza?
Finii di mangiare, posai il vassoio e, prendendo poi la biancheria dal cassetto, mi incamminai anche io verso il bagno. Louis era ancora sotto la doccia e così mi spogliai in silenzio e bussai al vetro della doccia; si girò di scatto e iniziò a ridere con una mano sul cuore "mi hai spaventato Haz" disse mentre ancora rideva. Gli sorrisi e iniziai a bagnarmi e insaponarmi.
Uscimmo dalla doccia, ci vestimmo e andammo sul letto.
Iniziai a guardarlo supplicandolo con solo  i miei occhi, sembrò capire al volo perché iniziò a togliersi la maglietta e mi baciò.
La tolsi anch'io, ma al contrario suo io non avevo i jeans, così mi avvicinai ai suoi jeans e gli sbottonai i pantaloni, togliendoglieli da dosso, gli sfilai anche i boxer e così fece con me.
Ci baciammo per un po' e "Louis" gli dissi tra un bacio e l'altro "voglio" continuai staccandomi "voglio che tu mi scopi adesso" gli dissi tutto d'un fiato baciandolo ancora. Lui si staccò un attimo tra le mie labbra per prendere un lubritificante e mi ordinò di girarmi, non l'avevamo mai fatto in quella posizione.. ma avevo voglia di provare. Mi girai eccitato, mentre le nostre erezioni iniziarono a crescere, fece il suo lavoretto con mani e lubrificante, prese così a lubrificarsi il pene e con fare delicato ma deciso entrò in me. Sussultai, e dopo qualche spinta iniziai ad emettere dei gemiti, avendo colpito il mio punto debole. Io sentii un qualcosa dentro di me.. ma purtroppo lui non venne, pensai si trattasse di un 'orgasmo' anale.. finché mi disse "harry, ti prego. Scopami anche tu.." disse ansimando, così feci lo stesso procedimento e nel mentre spingevo di massaggiavo tutta la sua lunghezza andando su e giù con la mano, io venni e dopo dopo mi seguì anche lui, sentendolo gemere come non aveva mai fatto prima. Mi sentii soddisfatto e gli dissi che, forse, era meglio farci un'altra doccia. Acconsentì, e andammo in doccia.
Fu una doccia veloce ma intensa.
Uscimmo e ci accoccolammo sul letto,  consapevoli che anche oggi saremmo usciti domani.
Passò veloce il pomeriggio dove scendemmo a pranzare alla mensa dell'hotel, io presi degli spaghetti al pomodoro e Louis prese la carbonara 'che nome strano' pensai.
Finimmo di pranzare, salimmo sopra esausti e ci addormentammo fino a sera tardi. Così decidemmo di vederci un film e passò così questo primo giorno qui in Italia..
Devo ammettere, potrei non uscire mai se potessi stare con Louis per sempre.
Sorrisi accoccolandomi a lui e rimanemmo così fino all'alba..

Stanza 258-la storia Continua. |Larry Stylinson| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora