PROLOGO

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Se un albero cade nel bosco ma non c'è nessuno nei dintorni, fa rumore? E se un cuore si spezza ma nessuno se ne rende conto, il rumore dei cocci che cadono riecheggiano nell'aria? È udibile?

Heather non poteva essere certa che altri avessero udito il suo cuore andare in frantumi, ma il dolore fitto e persistente che provava nel petto le sembrava troppo forte da supportare.

Si sentiva affogare, l'aria faceva fatica ad entrare nel suo corpo, facendole girare la testa.

Non era possibile.

Non poteva essere vero. Non dopo tutto quello che avevano passato, non dopo tutto quello che avevano provato.

Era un incubo.

Ma perché allora non riusciva a svegliarsi? Perché, nonostante ci provasse, non riusciva a lasciare quella dimensione parallela nella quale le sembrava di essere finita?

Il ticchettio dell'orologio risuonava nella stanza silenziosa: scandiva i lunghi e interminabili secondi di quella mattina di inizio autunno. Le foglie, già giallastre e rossastre, cadevano nella grande Central Park, lente e eteree, ricoprendo le strade delle nouance calde di quel periodo dell'anno.

Heather se ne stava seduta sul ripiano della finestra, un bicchiere di vino rosso nella mano tremante, lo sguardo vuoto perso in quell'inesorabile movimento della natura.

Una lacrima salata le bagnó il volto struccato: erano giorni che non metteva il naso fuori dalla sua calda dimora newyorkese, unico luogo dove si sentiva al sicuro e protetta dai mali del mondo.

Quella villetta nel cuore della Grande Mela che aveva amato fin dal primo giorno, le fungeva da scudo dai mali del mondo presenti al di fuori di quella scura porta in mogano.

Appoggiando la fronte al freddo vetro della finestra, lasció andare un respiro tremante, appannando la superficie trasparente.

Le sembrava di poter svenire da un momento all'altro. Le sembrava che il mondo le fosse crollato da sotto i piedi, di nuovo, lasciandola cadere in quel baratro di dolore che le si era formato nel petto.

"Mi dispiace ma non posso continuare così, ho bisogno dei miei spazi, io... io voglio chiuderla"

Queste erano le parole che avevano fatto sbiancare la donna, prima di accenderla di un fuoco distruttore e di una rabbia cieca e glaciale. L'aveva cacciato da casa sua, dopo una lunga litigata, prima di accasciarsi appoggiata con la schiena alla porta chiusa, lasciando che ogni pezzo rotto di quel puzzle che era la sua vita ricadesse rumoroso sul parquet.

Il suo cuore aveva smesso di battere.

Non capiva, non riusciva a farlo.

I suoi spazi?

Glieli aveva sempre lasciati, si era sempre comportata in maniera impeccabile. Di tutte le scuse che avrebbe potuto usare, aveva scelto la più stupida, la più infondata.

Ma non importava quale altra motivazione avrebbe potuto utilizzare, il succo della questione era sempre lo stesso: era finita.

Era finita e non capiva perché.

Era finita, ma nonostante fossero passate oramai due settimane da quel giorno, fino a quella mattina non era riuscita a comprenderlo.

Poi un fulmine a ciel sereno l'aveva colpita, spingendola sempre più giù in quella tristezza.

Quella mattina aveva ricevuto molte notifiche su Twitter di persone che avevano deciso di condividere con lei lo stesso articolo.

Aveva aspettato a leggere l'articolo, convinta che il suo piccolo cuore malmesso non potesse sopportare brutte notizie: e così era stato. 

"Nuova fiamma per il Capitano più famoso di America?"

Alla vista di quelle foto, si era sentita nuovamente una morsa dolorosa al cuore: la vista di lui, felice per le mani con un'altra donna, le aveva dato l'ennesimo colpo di grazia.

Ora lo capiva il perché: lei non era abbastanza, lei non era quella giusta.

Quella nuova donna bionda lo era, con la sua pelle diafana e il sorriso perfetto. 

Tutte quelle carinerie, quelle parole dolci, quell'amore espresso. Tutto quello che era successo in quell'anno era sparito in un soffio e lei non riusciva a capacitarsene.

Aveva fatto una promessa a se stessa, aveva giurato di non sentirsi più come si sentiva in quel momento, ma a nulla erano servite le raccomandazioni del suo cervello: l'amore che provava per Chris aveva soppiantato e cancellato ogni incertezza prodotta dalla sua mente, fregandola. 

Ora era sola. Ora era di nuovo spezzata e distrutta. 

Ma perché?


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Angolo Autore

Ebbene si, non ci credo nemmeno io ma quel "O forse no?" era la realtà. Heather e Chris tornano con una nuova storia, che però inizia agli antipodi rispetto a dove ci eravamo lasciati. 

Che cosa sarà successo nel paradiso? E chi è questa nuova donna che accompagna il nostro bell'imbusto?

Questa quarantena forzata mi ha indotta a ricominciare da dove avevo lasciato, sperando che tra decreti e imposizioni, almeno questo breve racconto possa tenervi un minimo di compagnia e possa aiutare me a non buttarmi dal terrazzo per la noia (ovviamente di preparare gli esami per l'uni non se ne parla proprio)

Un bacio e al prossimo capitolo, 

Heatherxphoe 

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