CAPITOLO UNO

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"Sto bene"

Yvonne la guardò con un sopracciglio inarcato, ben conscia dell'enorme cazzata appena uscita dalla bocca della sua migliore amica. 

Un pesante cappello di lana nera le copriva i capelli castani, in pandan con la camicia pesante dello stesso colore e dei jeans scuri. Due occhiaie violacee le solcavano gli occhi spenti, truccati con un leggero strato di mascara.

"È inutile che mi guardi come se avessi quattro occhi, ho detto che sto bene" ripeté Heather, prima di volgere lo sguardo all'affollata strada sulla quale dava il piccolo bar nel quale le due amiche stavano prendendo un caffè.

"Se lo dici tu, ma le occhiaie che hai diciamo che confermano il contrario" mormorò la donna, sorseggiando il suo cappuccino e addentando il piccolo biscotto alla crema offertagli dalla gentile signora del posto.

"Non lo sai? Le occhiaie vanno di moda quest'anno. Vogue dice che diano quell'effetto di malaticcio che agli uomini piace tanto, chi sono io per non conformarmi alla massa?" affermò alzando le spalle.

Yvonne scosse la testa: quella ragazza era impossibile. Non importava quanto triste, stanca o distrutta potesse essere, quel suo sarcasmo la seguiva come un'ombra.

"Sei sicura di voler andare alla premier con tuo fratello? Non credi che infilarti un coltello direttamente nel cuore ti possa fare meno male?"

Erano passati quattro mesi da quando la sua relazione con Chris era terminata e, anche se non lo avrebbe ammesso neanche sotto tortura, la ferita ancora le bruciava. Era riuscita a rimettere in parte in sesto la sua vita, evitando come la peste ogni giornale o articolo che parlava della nuova coppia del momento, più innamorata che mai, diventando irreperibile su ogni social possibile ed immaginabile e passando il suo tempo libero a cercare di non pensare a quei due profondi occhi azzurri, buttandosi completamente sul lavoro.

I suoi amici e i suoi familiari erano preoccupati per lei: sembrava completamente indifferente all'intera situazione che le si era creata intorno, continuando a tenere quell'immancabile sorriso sarcastico sul volto, ora più smunto rispetto a qualche mese prima.

Ad un osservatore disattento sarebbe parso tutto apposto: avrebbe pensato che ci fosse rimasta male, ovviamente, ma che era riuscita a superarla velocemente e senza gravi danni. Chi la conosceva, però, vedeva che quella scintilla di luce propria che aveva sempre – o quasi – caratterizzato il profondo sguardo della donna, oramai, non brillava più e che il tono sarcastico che usava per affrontare l'argomento era più tagliente di una lama appena affilata.

Se ci pensava, però, si sentiva svuotata da ogni emozione e, in cuor suo, sapeva che ci sarebbe voluto un altro po' di tempo per guarire del tutto le ferite. Si era tuttavia ripromessa, aveva giurato a sé stessa che ne sarebbe uscita, seppur con qualche cicatrice in più. Aveva deciso che si sarebbe fatta scivolare quell'intera situazione addosso, impedendo che altri colpi potessero raggiungere la sua già precaria stabilità mentale.

Ne sarebbe uscita, avrebbe superato anche quel piccolo inconveniente, ritornando ad essere la persona che era prima: stronza e cinica, incompatibile con ogni forma di amore e di sentimenti positivi se non quelli nei confronti del suo cane, della sua famiglia e della sua migliore amica.

Robert era preoccupato per la sorella, però, e le aveva proposto, quasi obbligandola, ad andare con lui alla premier del nuovo film Marvel, Avengers: Endgame, dicendole che solo grazie ad un favoloso vestito e a un remake completo della sua faccia – affermazione che l'aveva fatta sorridere – avrebbe fatto capire a quell'idiota del bostoniano che cosa si fosse perso.

"Posso farcela, alla fine Robert e Scarlett saranno entrambi lì a sostenermi, tranquilla" la rassicurò la piccola Downey, sorseggiando la sua cioccolata calda.

Poteva farcela... o almeno sperava di non doversi ricucire gli ennesimi tagli dolorosi una volta aver visto insieme, e dal vivo, la nuova coppietta felice.

La nuova fiamma dell'attore biondo era una certa Monique Watson, attrice in erba che aveva fatto da comparsa in alcuni dei suoi film e per il quale il cretino aveva completamente e irrimediabilmente perso la testa.

Certo, Heather ammetteva che la donna fosse bella, con quei profondi occhi azzurri e i lunghi capelli biondi: insieme erano perfetti e formavano la perfetta coppia da copertina. Tuttavia, la rabbia che provava per lui era tale da non spingerla a fare altri apprezzamenti nei confronti dei due, perché aveva paura che la parte razionale del suo cervello avrebbe potuto essere completamente soppiantata da quell'ira funesta che si teneva dentro e ritrovarsi a maledire entrambi e la loro progenie.

E lei non voleva certamente abbassarsi a tanto, avendo ancora un briciolo di dignità rimasta.

"Ho intenzione di dimostrare al mondo, e soprattutto a me stessa, che niente e nessuno può scalfirmi più di quanto la vita mi abbia già scalfito. Andrò a quella premier e farò in modo che il mondo capisca di che pasta sono fatta" affermò con determinazione Heather, finendo la sua bevanda dolce e trascinando l'amica nella ricerca del perfetto vestito.

In cuor suo, pregò che andasse seriamente come aveva detto.


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Angolo Autore 

Questa inversione di rotta non ve l'aspettavate, eh? 

Ricordatevi, però, che non tutto è come sembra, specialmente nella soleggiata Los Angeles. 

Spero che la storia vi piaccia e se si lasciatemi qualche commento e votatela!

Ho deciso che questo nuovo capitolo non sarà eccessivamente lungo: probabilmente una decina di capitoli, che verrano pubblicati senza un vero e proprio tabellario. 

Infine, vorrei solamente dire una cosa: #iorestoacasa 

xoxo 

Heatherxphoe 

Beautifully UnfinishedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora