CAPITOLO NOVE

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Non ci poteva credere, non ci voleva credere. Come si poteva essere tanto meschini e cattivi? Che piacere poteva provare una persona nel ferire così un'altra? Che cosa le ne era venuto nel mettere in scena una tale commedia, perché aveva colpito lei?

Quelle domande continuavano a sovrapporsi nella sua mente tormentata da quei pensieri. Non riusciva a capire cosa stesse succedendo e il motivo. O almeno, aveva capito il motivo ma non riusciva a spiegarsi perchè, in un modo o nell'altro, era finita dentro quell'intricata situazione. Cosa più importante, però, non riusciva a capire in che modo quella donna lo fosse venuto a sapere.  

Nemmeno i suoi genitori erano a conoscenza di quella storia: quando si era sentita male Yvonne aveva chiamato solo Robert e insieme avevano risolto la soluzione. Per coprire e giustificare quei nove mesi di assenza passati in riabilitazione subito dopo la laurea, la ragazza aveva raccontato di essere stata in Europa per un tirocinio, in una delle grandi case editoriali italiane. Nessuno si era preoccupato di indagare, nè di fare domanda, e Heather ne era rimasta sollevata. 

Lei, Robert e Yvonne avevano nascosto tutto, utilizzando l'influenza del fratello per mantenere il tutto il più riservato possibile, lasciandosi quella storia alle spalle non appena la piccola Downey era riuscita ad uscire da quello spettro. 

Nessuno sapeva che cosa fosse successo oltre a poche persone. Chi diavolo glielo aveva detto?

Heather si risvegliò da quello stato di coma in cui era caduta dopo la rivelazione dell'uomo.

"L'ho fatto per te" sussurrò, ricordandosi le parole che aveva pronunciato la sera della cena di beneficenza. Ecco che cosa aveva fatto. Quel pezzo del puzzle che tanto le mancava si era andato ad incastrare perfettamente in quello spazio vagante nella sua mente, completando finalmente quel quadro che da mesi stava cercando di riprodurre. 

L'aveva lasciata, l'aveva distrutta perché, se non avesse fatto altrimenti, conseguenze più gravi si sarebbero abbattute su di lei. 

Aveva rinunciato a lei... per proteggere lei.

La lieve brezza di quella sera di maggio le scompigliò i capelli scuri. Era seduta sugli scalini del portico della casa del fratello, la testa stretta tra le mani, il corpo in fiamme per quella verità rivelata.

Non ci posso credere

"Ho fatto tutto questo per proteggerti" affermò l'uomo, chinandosi davanti a lei prendendole il volto tra le mani "Ho fatto tutto questo perché ti amo" Chris mormorò quelle ultime due parole ad un respiro di distanza dalle labbra della donna.

Aveva nascosto tutta quella situazione per quasi cinque mesi, aveva rinunciato a vedere la donna che amava più di sé stesso per poterla proteggere.

Aveva sacrificato la sua felicità per amore e non avrebbe mai preso una scelta diversa.

Le aveva detto la verità solo perché Scarlett lo aveva minacciato di rivelargliela lei stessa e in fondo aveva ragione: non avrebbe potuto continuare quella messinscena. Prima o poi la verità sarebbe stata svelata e non poteva permettere che la donna della quale era innamorato potesse finire nell'occhio del ciclone dello scandalo.

Non per un segreto come quello.

Quando Monique gli aveva fatto vedere il fascicolo del centro dove Heather era stata, a Chris si era congelato il sangue nelle vene. Era sbiancato, sotto lo sguardo vittorioso della donna bionda, e non aveva potuto fare altrimenti se non assecondarla. La donna voleva sfondare nel mondo dello spettacolo, diventare qualcuno, e per farlo aveva deciso di ricorrere alla soluzione più meschina: sfruttarlo su minaccia di rivelare tutto. L'attore aveva lasciato Heather, con lo stesso dolore nel cuore di una pugnalata, e aveva finto quel ruolo da ragazzo innamorato della sua nuova fiamma. Scarlett aveva capito, però, che c'era qualcosa che non andava e l'aveva costretto a farsi rivelare la verità. 

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