JUNGKOOK's POV
Uscii dalla palestra velocemente dopo essermi fatto una doccia e salii in macchina.
Dovevo essere puntuale.
Non riuscii a schivarmi il traffico di Seoul ed arrivai 15 minuti di ritardo sotto casa del più grande che, appena mi vide, salì subito in macchina.
«Scusami oggi c'era traffico» mugolai.
«Non ti preoccupare, abbiamo tempo» sussurrò Jimin accarezzandomi i capelli e dandomi un bacio a stampo.«Cos hai in mente per oggi?» chiese mentre parcheggiavo.
«In questi giorni mi hai detto che dovevi fare shopping e... se ti va andiamo assieme» dissi sorridendogli.
Lui scese dalla macchina assieme a me e mi prese la mano.
«Grazie Kookie» disse dandomi un bacio sulla guancia.
Vagammo per diversi negozi.
«Questa è bellissima!» prese una camicetta morbida, abbastanza femminile.
Sorrisi. Gli sarebbe stata benissimo.
«Però...costa troppo» mugolò il più grande guardando il prezzo sul cartellino.
«Dai cerca la tua taglia e vai a provarla!» dissi sorridendogli.
Mi lanciò un occhiataccia.
«Non ci provare Jungkook» disse.
«Non fare storie Jiminie, provatela avanti» dissi ridacchiando mentre gli scompigliavo i capelli.
Cedette, prese la sua taglia e corse nei camerini.Ammetto di aver un po sbirciato mentre era dentro. Quanto cazzo era bello.
Appena aprì la tenda feci un balzo all'indietro.
«Come mi sta?» disse guardandosi allo specchio.
«Da Dio » sussurrai squadrandolo mentre mi mordevo il labbro.
«Dio ti prego questa mettila domenica!» dissi leccandomi le labbra, tutto addosso a lui sarebbe andato bene però era estremamente eccitante con quella camicetta.
«Jungkook» mi ammonì il ragazzo arrossendo, riusciva ancora ad imbarazzarsi con me e questo mi faceva impazzire.
Appena si cambiò presi la camicetta e mi fiondai sulla cassa, il più piccolo si mise dietro di me.
Notai subito che la cassiera mi aveva messo gli occhi addosso e, assieme a me, lo aveva notato anche il più grande che subito mi prese a braccetto.
Mi voltai verso di lui e notai che la stava guardando decisamente male.
Pagai senza fare una piega ed uscimmo.
«Quella cassiera ti fissava un po troppo» sussurrò mugolando.
«Ho notato» dissi ridacchiando.
Lui fece una smorfia di disapprovazione, era geloso.Posammo i diversi sacchetti in macchina e tornammo ad incamminarci in una delle tante vie di Seoul.
«Oh Bunny ti prego andiamo al karaoke» mi chiese tirandomi dal braccio.
Mugolai.
«Ti preeeeeego» continuò il ragazzo facendomi gli occhioni dolci.
Sbuffai.
«Eh va bene dai andiamo!» dissi sorridendogli.Entrammo nella nostra stanzetta e Jimin si mise subito a cantare.
Aveva una bellissima voce, avrei potuto ascoltarlo tutto il giorno.«Fammi questo regalo» disse passandomi il microfono.
«Oh! Nono!» mugolai arrossendo cercando di ripassarglielo.
«Una sola ti prego!» disse, di nuovo con quello sguardo da cane bastonato.
Sbuffai guardandolo male.
«Canto solo se ce All of my life di Park Won» dissi.
Una canzome appena uscita di solito era difficile da trovare nei karaoke.
Jimin si mise subito a cercarla.
«AH C'È! Sei fottuto!» disse mettendola.
«Chiudi gli occhi però... non guardarmi..» sussurrai chiudendo anche io gli occhi.
Avevo il cuore a mille.
Immaginai di essere da solo ed iniziai a cantare.
All'inizio mi tremò leggermente la voce. Alla prima pausa presi un bel respiro.
«All of my life... you're all my life» cantai aprendo gli occhi, guardai verso Jimin.
Non riuscii a staccargli gli occhi di dosso per tutta la canzone."Quando mi guardo
Sono cambiato così tanto dopo averti incontrato
Ho iniziato ad avere dei sogni
E volevo realizzare anche i tuoi sogni"Finii la canzone, tremavo un po.
Jimin si asciugò la lacrima che gli aveva rigato il viso.
«T-ti sei commosso?» chiesi.
«Ti prego cantamene un altra... ti supplico» disse mordendosi il labbro.Gli ero piaciuto?
«Ehm... Paper Hearts...» sussurrai. Jimin la mise subito ed iniziai a cantare.
Questa canzone era il mio cavallo di battaglia anni fa, lasciai uscire ogni parola assieme ai ricordi che questo testo portava con se.
Mi scese una lacrima, non smisi comunque di cantare. Chiusi gli occhi.
Dovevo farlo uscire da me, assieme a tutti quei brutti ricordi di un Jungkook che ormai non esiste più.Cantai ancora Purpose assieme a Jimin, la conosceva anche lui.
"Metto il mio cuore nelle tue mani
Imparo le lezioni che mi insegni
Non importa quando, dovunque io sia
Non sei difficile da raggiungereE tu mi hai dato il miglior regalo
Che io abbia mai conosciuto
Mi dai uno scopo ogni giorno
Mi dai uno scopo in qualsiasi modo"Queste parole, cantate con lui avevano un significato forte.
Posai il microfono e lo abbracciai.Mi morsi il labbro non riuscendo a trattenere le lacrime.
«Ti amo» sussurrai stringendolo a me.
«C-Che?!» chiese incredulo.
«Park Jimin, io sono innamorato di te» sussurrai.
«Anche io ti amo... bunny» sussurrò stringendomi di più.
STAI LEGGENDO
Just for fun ~ Jikook
FanfictionCOMPLETA •Attenzione, questa storia presenta tante tante scene Smut gay• I due si incontrano alla scuola di danza del più piccolo e subito scatta qualcosa. Tra Jungkook e Jimin vige una regola "niente sentimenti, solo sesso" Ma cosa potrebbe succed...