JUNGKOOK's POV
Mi svegliai alle 11, prima di Jimin, nonostante la sera prima rimasi sveglio guardandolo dormire.
La sua schiena nuda su di me mi aveva svegliato nel migliore dei modi. Posai una mano sui suoi fianchi e lo coccolai un po.
Questa vicinanza avrebbe potuto uccidermi.
Alzai lo sguardo verso l'enorme vetrata che dava su Jeju, sorrisi ricordando del meraviglioso festival della sera prima e di quanto meraviglioso fosse Jimin.
Era così felice ed io non potevo che esserlo assieme a lui.
Mi alzai piano, senza far rumore.
Mi misi una tuta senza i boxer sotto ed una felpa con la zip lasciandola aperta. Uscii sul terrazzo e mi accesi una sigaretta.
Non ne avevo ancora toccata una in questi giorni, ero troppo impegnato e concentrato su questa vacanza.
Il cielo era azzurro con qualche nuvola sparsa, lo guardavo come se fossi rimasto incantato, con i gomiti appoggiati sulla ringhiera."Park Jimin che cosa mi stai facendo?" pensai.
Sentii la porta aprirsi e proprio mentre mi stavo voltando il più grande mi abbracciò da dietro.
«Buongiorno» disse dolcemente.
«Buongiorno Mochi, ti ho svegliato?» chiesi girandomi verso di lui. Mi scappò una leggera risatina quando vidi che al posto dei vestiti si era portato dietro la coperta, arrotolandosela addosso.
«Che capo di alta moda che indossi!» dissi mentre facevo un tiro e giocavo con il bordo di stoffa.
«Come osi uscire a fumare con la felpa aperta Jungkook?! Poi si innamorano tutti di te cosi!» disse mugolando mettendomi le mani sul petto.
«Oh si! Una marea di cuori infranti piccolo!» dissi ridacchiando, intenerito dalla faccia del più grande.
«Si, così finirai per rimpiazzarmi!» mugolò facendo l'offeso.
«Ma stai zitto Mochi» dissi teneramente scompigliandogli i capelli.
Lui cambiò espressione, da quel musetto imbronciato usci un bel sorriso.«Andiamo a fare colazione Bunny? Ho fame» disse sedendosi sul letto con ancora la coperta addosso.
Io gli davo le spalle mentre mi toglievo la felpa ed abbassai leggermente la tuta. Il più grande sgranò gli occhi.
«Aspetta... non hai nulla sotto?!» chiese sorpreso.
Mi voltai verso di lui e sorrisi.
«Si perché?» dissi.
Jimin si leccò il labbro per poi morderselo squadrandomi da capo a piedi.
Sorrisi sorpreso.
«A che pensi Mochi» chiesi mordendomi il labbro avvicinandomi a lui.
«La colazione può aspettare ancora un po....» sussurrò prendendomi le mani facendomi cadere su di lui.«Guarda Bunny!» disse Jimin indicandomi un bar carino vicino al mare, a me sinceramente sembrava identico a quello dell'altro giorno ma non dissi nulla, volevo accontentarlo in tutto.
Facemmo colazione e poi ci fermammo in una specie di parchetto sedendoci su una panchina.
«Sto così bene qui...» sussurrò appoggiando la testa alla mia spalla.
"Io sto così bene con te" pensai, non lo dissi però, mi limitai ad annuire, incantato dal mare e dal dolce rumore delle sue onde.«Jin hyung! Ora te lo passo! Ma hai chiamato me per parlare con Jimin?» chiesi mugolando al telefono con mio fratello.
Sentivo dalla sua voce che era emozionato.
In questi ultimi giorni continuava a ripetermi di quanto fosse felice per me e Jimin.
«Muoviti Jungkook!» disse.
Mugolai.
«Hai bisogno di scopare un po Jin» dissi lamentandomi.
«Stronzo non girare il dito nella piaga!» urlò ed io scoppiai a ridere passando il telefono a Jimin.
Il più grande gli stava raccontando del festival di ieri sera, io non badavo alle parole, bensì studiavo i suoi movimenti, ammaliato.
Era cosi concentrato sulla conversazione, gli brillavano gli occhi dalla gioia e continuava a passarsi la mano tra i capelli.
Era così... bello.«Corri Jiminie! Perderemo l'aereo cosi!» dissi fermandomi al centro dell'aeroporto mentre aspettavo il più grande.
«Sono stanco Kookie!» disse mugolando.
«Salimi sulla schiena dai, veloce!» dissi mettendomi dritto.
Mi saltò in braccio, presi i nostri bagagli a mano ed iniziai a correre.Salimmo sull'aereo poco dopo, per fortuna.
Ero cosi esaltato, finalmente avevo sconfitto questa stupida paura, anche grazie a lui.
Ci sedemmo e, anche questa volta, non dividemmo i nostri posti con nessuno.
Il più grande scoppio a ridere ripensando alla corsa di prima.
«Grazie» sussurrò mettendomi una mano tra i capelli.
«Per cosa?» chiesi sorridendo.
«Per avermi preso in braccio, avremmo sicuramente perso l'aereo per colpa mia ma ero davvero sfinito» sussurrò appoggiando la sua fronte sulla mia.
«Questo ed altro» sorrisi dandogli un bacio a stampo.
Lui sorrise dolcemente per poi sbagliare.
«Hai sonno Jiminie?» chiesi accarezzandogli il viso, lui annuì «Dormi un po' piccolo» sussurrai.Jimin si era addormentato e tra poco saremmo atterrati, lo svegliai nella maniera più dolce possibile.
Salimmo in macchina e sospirai, triste.
La nostra vacanza era giunta al termine, purtroppo.
«Ne faremo altre ok?» disse il piccolo mettendomi una mano sulla coscia.
«Ma che cazzo! Mi leggi nel pensiero?!» chiesi ridendo, sorpreso dalle sue parole.
«Riconosco quel faccino» disse ridendo dandomi un bacio a stampo.Fermai la macchina sotto casa di Hobi, ormai Jimin aveva iniziato a vivere li.
Ci baciammo per un paio di minuti, incapaci di lasciarci.
«Ciao Bunny» sussurrò tristemente.
«Ciao piccolo Mochi, scrivimi eh!» dissi scompigliandomi i capelli.
Jimin scese dalla macchina lasciano la portiera aperta e prese la sua valigia
«Ciao Kookie... ti amo» disse sorridendo per poi chiudere la portiera.«Anche io ti amo» sussurrai guardandolo andare via.
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Just for fun ~ Jikook
Fiksi PenggemarCOMPLETA •Attenzione, questa storia presenta tante tante scene Smut gay• I due si incontrano alla scuola di danza del più piccolo e subito scatta qualcosa. Tra Jungkook e Jimin vige una regola "niente sentimenti, solo sesso" Ma cosa potrebbe succed...