JUNGKOOK's POV
Quattro anni dopo.
«È arrivata la macchina» disse Tae mentre mi annodavo la cravatta guardandomi allo specchio.
«Si dammi un secondo e andiamo» dissi voltandomi verso mio fratello e il mio migliore amico «Come sto?» chiesi.
«Quasi perfetto» disse Jin avvicinandosi a me, prese un pettine e mi mise apposto i due ciuffetti ribelli. Doveva essere tutto magico, stupendo.
«Jungkook non sei tu quello che deve arrivare in ritardo» esclamò il mio amico facendo un cenno all'autista.
«Se dobbiamo mantenere questo stereotipo allora nemmeno Jimin dovrebbe ritardare, tutto rapido e indolore no?»dissi ridacchiando, in realtà sotto quella giacca elegante stavo sudando come un dannato per colpa dell'ansia.Uscimmo da quella che una volta era anche casa mia ed entrammo in macchina.
«Continua pure a fare il finto duro quanto vuoi, dimmi almeno che ti sei portato un cambio di camicia» disse mio fratello ridacchiando. Mi chiedo ancora come facesse a sapere che in realtà fossi pezzato e mi limitai ad annuire. Mi concentrai sul viaggio in macchina, non riuscivo a parlare per l'agitazione, continuavo a fissare il mio riflesso dallo specchietto. Trasparivo ansia da ogni poro.Arrivati a destinazione scendemmo tutti dalla macchina, mi guardai per un secondo attorno, cercai lo sguardo dei miei genitori che subito vennero verso di noi. Mia madre si era munita di fazzoletti ed aveva già le lacrime agli occhi. Mio padre si fingeva tutto composto come me.
«Amore come stai?»chiese mia madre accarezzandomi il viso.
A me e a Seokjin era andata davvero bene ad avere due genitori amabili ed aperti come loro, dopotutto si erano ritrovati due figli gay.
«Mi sto cagando sotto» risposi ridendo «Com'è andato il viaggio da Busan?»continuai.
«Benissimo tesoro, anche se ti ammetto che per un secondo ho avuto paura di arrivare in ritardo, tuo padre come al solito si è fermato alla stazione di servizio per prendere il giornale»rispose mia madre facendomi ridere.
In un secondo mi tornarono in mente tutti i viaggi fatti con i miei e della meravigliosa infanzia che mi fecero vivere.
«Il rituale di papà non può sparire nemmeno in un evento come questo» disse Jin mettendomi una mano sulla spalla.
«Chi avrebbe mai detto che mi sarei sposato prima io di te?» dissi ridendo.
Parlai per un po con i miei genitori e ammetto che mi tranquillizzarono. Da lontano vedemmo arrivare una macchina bianca, Mercedes Benz.
«Sta arrivando la sposa» sussurrò Taehyung e mi avviai verso la porta entrando assieme a tutti i presenti nel piccolo edificio bianco. Tutti erano in piedi ad aspettare nelle loro panche, tranne me Jin e Tae che restavamo al fondo della navata. Rivolsi uno guardo agli invitati e Namjoon mi sorrise, quel ragazzo aveva la capacità di calmarmi con un semplice guardo. Tutto d'un tratto si aprirono le porte e entrarono Hoseok e i genitori Park, poi un ragazzo vestito in un completo bianco mi fece sorridere. In un secondo mi dimenticai di tutti i presenti nella stanza, i miei occhi erano fissi su Jimin, forse mi sfuggì una lacrima. Il più grande si fermò vicino a me e ci guardammo sorridendo.«Alla fine niente bouquet Mochi?»chiesi sorridendo e lui ridacchiò.
La cerimonia durò decisamente poco, questo era il lato positivo delle Unioni Civili. La mia parte preferita è stata lo scambio di anelli e il bacio finale. Firmammo tantissimi fogli mentre gli invitati ci aspettavano fuori.
«Pronto per una doccia di riso?» chiese prendendomi la mano.
«Con te al mio fianco sono pronto a tutto» risposi sorridendogli.Uscimmo e sorridendo salutammo con una mano, una marea di riso fu lanciata in cielo e ci cadde addosso, ci scambiammo un bacio dolce e camminammo verso la macchina lentamente. Successivamente ci dirigemmo al ristorante dove sarebbe avvenuto il ricevimento.
«Forse non te l'ho ancora detto ma... ti amo» sussurrai guidando.
«Ti amo anche io Bunny» rispose sorridendo il più grande appoggiando la mano su una mia gamba.Dopo un breve cambio di camicia per me, entrammo nel salone e ci fermammo a parlare con quasi tutti gli invitati. I genitori miei e di Jimin andavano davvero d'accordo, soprattutto le nostri madri che non la smettevano nemmeno un secondo ci parlare tra di loro. Ci sedemmo al tavolo non smettendo nemmeno un secondo di sorridere.
«Discorso!» urlò uno dei presenti. Io sorrisi a Jimin e mi alzai.«Inizio io dai» dissi sorridendo «Ammetto di non aver scritto nulla, come tutti voi sapete preferisco essere genuino ed improvvisare. Che dire, gli anni che ho passato con te sono stati i più importanti della mia vita. Mi hai cambiato, prima ero uno stronzo ma il tuo animo buono a contagiato anche me, rendendomi un uomo migliore. Abbiamo combinato tanti casini in questo tempo, abbiamo litigato altrettante volte ma quando l'amore unisce due persone si supera tutto. Abbiamo iniziato con una vacanza, poi siamo andati a vivere assieme e già da lì capii che la mia vita senza te ed il tuo amore sarebbe stata buia e vuota. Poi comprammo un gattino e mi ritrovai con due bellissimi cuccioli da amare. Viaggiammo ancora e ancora, in giro per il mondo, tra i miei tour e le trasmissioni. Quando ti chiesi di sposarmi eravamo tornati a Jeju, tre mesi fa, sulla stessa spiaggia dove facemmo la foto con l'unicorno gonfiabile. Ricordo le tue lacrime quel giorno e il tuo sorriso incredulo sulle labbra... quello che accadde dopo lo conosciamo tutti no?» dissi ridendo voltandomi verso i nostri genitori e tutti risero con me poi ripresi il discorso «La cosa che mi fa ancora strano è che adesso Mochi tu sia mio Marito e .... ti amo da morire» conclusi baciando il mio compagno.
Ci divertimmo da morire, bevemmo ballammo e cantammo al karaoke, tutti assieme, ed io concessi un lento a mia madre. Rientrammo nell'hotel davvero tardi.
«Maritino mio!» dissi facendo lo stupido prendendolo in braccio.
«Idiota» disse ridendo.
«Abbiamo poco tempo. Se vogliamo tenerci un momento tutto per noi dobbiamo preparare le valigie, Tokio ci aspetta assieme alla nostra luna di miele» dissi baciandolo.
«Tokio!? Ma quando la smetterai di farmi sorprese tu?» chiese ironicamente.
«Mai» dissi sorridendo.************************************************
SIGNORE E SIGNORI
Inizierò con i ringraziamenti. Grazie davvero a tutti i sostenitori di questa storia e grazie di essere arrivati fino a qui. In questo tempo assieme abbiamo raggiunto grandi risultati e ve ne soro davvero grata.
Un ringraziamento speciale a blackxroses00 e a yoory_jikook che mi hanno sostenuto e che ho conosciuto proprio grazie a questa storia.Come avrete già notato ho iniziato giorni fa una nuova storia, se avete piacere andate a darci un' occhiata.
Grazie ancora a tutti e alla prossima, un bacio.
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Just for fun ~ Jikook
FanfictionCOMPLETA •Attenzione, questa storia presenta tante tante scene Smut gay• I due si incontrano alla scuola di danza del più piccolo e subito scatta qualcosa. Tra Jungkook e Jimin vige una regola "niente sentimenti, solo sesso" Ma cosa potrebbe succed...