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Dopo l'arrivo di Atena, l'enorme bestia, era rimasta pietrificata. Non si era mossa di un millimetro e sul prato sottostante al suo corpo si stava iniziando a formare un piccolo laghetto di, beh non so identificarla bene non avendola vista, ma posso assicurarvi che anche i mostri possono farsela sotto dalla paura.
Atena iniziò quindi a parlare con il suo tono solenne, con la saggezza che la contraddistingue sempre: "Beh, ora come ora il mio compito non è quello di ferire qualcuno.  A meno che non sia necessario, ovviamente" disse con un tono molto ironico ( si vede che era di buon umore 😂). "Sono qui per risolvere le controversie che ci sono e per aiutarvi con la mia immensa intelligenza" (poco modesta insomma). "Come prima cosa, andrò a farmi un caffè". Beh, se non ci stavate credendo, avete fatto bene perché questa cosa non accadrà mai. Atena semplicemente prese il mostro e lo disintegrò dopo il suo piccolo discorsetto. Niente caffè ne chiacchiere aggiuntive, dopo aver ucciso il mostro scomparve in una nuvola di fumo bianco/rosaceo. Molti pensavano fosse stata una visione. Io ancora non potevo crederci, mia mamma era venuta al campo e io ero svenuta. Non l'avevo neanche vista, non avevo neanche potuto salutarla. Più ci pensavo più ci stavo male. Annabeth mi venne vicino, e come la brava sorella maggiore che era, mi consolò. Mi spiegò che la mamma è molto impegnata e che comunque, se fossi diventata una brava semidea, pronta al pericolo, avrei avuto altre possibilità di vederla.
Questa cosa mi rallegrò ma non riuscivo a immaginarmi in battaglia se ero appena svenuta solo avendo visto un mostro. Fu con quei pensieri che mi riaddormentai. Quando mi svegliai era ormai sera tardi, avevo dormito tutto il pomeriggio. Sul mio comodino c'era la mia cena che però era ancora tiepida essendo in un contenitore termico (menomale, avevo rischiato di rovinare delle belle salsicce alla brace).
Addentai la carne come se non mangiassi da giorni, cosa vera insomma. Fu mentre stavo per posare il vassoio che sentì un rumore, proveniva da fuori. Ero sola in infermeria e la curiosità mi stava uccidendo. Dovevo andare a controllare. Con calma mi misi le scarpe e presi una torcia, dovevo essere discreta ma non potevo rischiare di non vedere niente.
In punta di piedi uscì dalla porta e mi guardai intorno. Era tutto normale.
Allungai il collo e sentì di nuovo quel leggero ticchettio, come di un liquido che scorreva. Man mano che camminavo il rumore aumentava, capì che era la strada giusta. Arrivai all'imbocco della foresta e mi ci addentrai, non avevo paura.
Accesi la torcia e guardai in alto gli alberi ma non vidi niente. Era tutto fin troppo silenzioso, tranquillo e STRANO. Non so come spiegarlo ma avevo un bruttissimo presentimento. Continuai a camminare affrettando il passo finché non sentì uno scricchiolio. A quel punto iniziai a correre, la paura che fino a poco fa non provavo mi inondava il corpo. Qualcuno mi stava seguendo, dovevo riuscire a seminarlo.

𝓐𝓷𝓰𝓸𝓵𝓸 𝓪𝓾𝓽𝓸𝓻𝓮
In questi pochi giorni sto notando che la storia sta piacendo molto, che molte persone la stanno aggiungendo all'elenco lettura. Grazie mille a tutti. Scusatemi se il capitolo non è molto lungo ed è uscito dopo tanto tempo, ma sto portando avanti anche l'altra storia. Detto questo spero che vi piaccia. Vi voglio tanto bene🥰❤️
Chi sta inseguendo Denise? La giovane protagonista riuscirà a scappare?
AL PROSSIMO CAPITOLO💕

La figlia di AtenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora