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Quando ricominciai a seguire le lezioni al Campo, tutto sembrò essere tornato normale. Ero in forza, sapevo come combattere, una sola cosa era cambiata, la mia dignità. All'inizio tutti erano dolci e gentili ma in fondo sapevo che ridevano di me per le mie scarse abilità. Ma da quando ero stata riconosciuta figlia di Atena e discendente di Poseidone tutti avevano paura di me, ero una semidea potente, nata da un patto tra due Dei rivali da sempre. Avevo conquistato il loro rispetto e di questo ero felice. Il mio sogno fin da bambina era quello di diventare una donna forte, che si fa rispettare e che sa difendersi dagli aggressori. Volevo essere ricordata tra la gente, volevo diventare qualcuno di importante. Al Campo Mezzosangue tutto sembrava andare bene dopo l'aggressione di pochi giorni prima. Annabeth stava bene ma sarebbe dovuto passare ancora molto tempo prima che potesse ritornare perfettamente in forma. Mi stavo incamminando verso la Casa Grande quando sentii un forte tuono e iniziò a piovere, cosa impossibile vista la barriera del Campo. Anche i ragazzi si erano accorti di questa stranezza, tutte le attività erano state interrotte, le ninfe e i satiri camminavano frettolosamente con aria spaventata. I tuoni continuavano e un fulmine colpì il tetto della Casa Grande facendolo andare a fuoco. Tutto stava andando a rotoli, le piante di fragole appassivano a contatto con la pioggia, talmente corrosiva da sembrare acida. Tutti, spaventati, ceecavano riparo sotto il capannone della mensa e al campo si stava sviluppando una confusione indescrivibile.Fu proprio in quel momento che vidi un enorme sagoma scura sopra la mia testa. Abbassai lo sguardo terrorizzata e vidi Chirone avvicinarsi a me un attimo prima che svenissi.

La figlia di AtenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora