Capitolo 12

3.7K 203 25
                                    

Nova

Intontita, mi sveglio alle prime luci dell'alba. Cerco di divincolarmi dall'abbraccio opprimente del play boy, ma lui grugnisce e mi stringe ancora di più a sé. Maledetto ragazzone dei miei stivali. Ieri sera ero appena riuscita a sfuggirgli e a ritornare a casa per farmi una doccia gelata, che per inciso non è servita a molto per calmarmi, che mia nonna mi chiama incazzata nera di andare al pub a recuperarlo, cito le sue testuali parole "quel cerebroleso del mio compagno ingranato marcio". Il tragitto da casa di mia nonna al pub sono state solo imprecazioni colorite contro il play boy da strapazzo, che ho trovato afflosciato sul bancone e per fortuna un signore mi ha aiutato a trasportarlo in macchina altrimenti non ce l'avrei fatta da sola. Giuro, volevo prenderlo a cazzotti, ma quando è collassato sul sedile della mia macchina sembrava un angelo e non il solito diavolo dalla lingua biforcuta. Per fortuna siamo arrivati in fretta al villaggio, perché se passavo ancora un po' di tempo in un abitacolo così stretto come la mia macchina e il suo profumo che mi circondava come un abbraccio non avrei resistito molto a saltargli addosso. Devo essere onesta con me stessa, lo voglio da impazzire, ma è la mia paura che mi frena per averlo. <Nova> mugugna nel mio orecchio Storm mentre mi stringe ancora di più a sé. Mi riprendo dai miei pensieri e vorrei solo scappare da queste braccia, anche se sono così confortevoli e vorrei affondare il viso nel cuscino che ha il suo profumo e non risvegliarmi mai più. Vorrei fare tante cose con lui, ma che possibilità ho di stare con lui? Io sono un'umana e non vivrò per sempre mentre Storm è un licantropo e può vivere per secoli. Inoltre, io odio tutto ciò che è magico ed è soprannaturale, ho dovuto fare uno sforzo enorme ieri per fare il rito ed attingere al mio potere anche se sento che ormai la barriera che ho costruito per racchiudere la mia magia si sta facendo sempre più sottile. Da quando mia nonna aveva predetto con i tarocchi ormai più di cinque anni fa, che mio fratello gemello Nick sarebbe morto in un incidente magico mentre facevamo l'apprendistato da mia nonna, io non ci credevo e nemmeno Nick. Quanto mai l'abbiamo presa sottogamba, circa un anno dopo, mentre stavamo facendo pratica con la magia del fuoco, mio fratello ha chiamato ha se lo spirito del fuoco e prima che me ne rendessi conto il suo corpo era divorato dalle fiamme, non ho potuto fare niente per fermarlo e neanche la nonna ci è riuscita. Sono stati i minuti più infernali della mia vita, sentire Nick che gridava disperato mentre le fiamme lo consumavano, senza poter far niente per aiutarlo. È stato in quel momento, quando del mio gemello e metà non è rimasto più niente che ho chiuso in profondità dentro di me il mio potere e sono scappata via dalla mia isola e dalla mia casa. Mia nonna ha dovuto accettare questa mia decisione, anche se all'inizio voleva obbligarmi a riprovarci ma ha capito che io e la magia non saremmo state più un'unica entità, è stata l'unica cosa da fare per superare il trauma della perdita di mio fratello. Ora che sono riuscita finalmente ad accettare la perdita di mio fratello e a usare poco alla volta i miei poteri, arriva il mio play boy da strapazzo che mi scombussola e mi obbliga ad accettare la parte sovrannaturale di questo mondo, quando fatico ad accettare la mia parte di magia.

Mi riscuoto da questi pensieri tetri e provo ancora una volta a sgusciare via dalla morsa delle braccia di Storm, ma con scarsi risultati. Sbuffo esasperata ed inizio a muovermi convulsamente. Quanto mai l'ho fatto sento una presenza dura contro il mio fondo schiena mentre il ragazzone affonda il viso nell'incavo del mio collo ed inizia a tempestarlo di baci. Mugugno disperata per questa situazione bollente che si sta creando, cerco di concentrarmi per scappare, ma Storm con i suoi baci sul collo mi sta facendo sciogliere come un ghiacciolo al sole mentre la sua mano si intrufola sotto la maglietta per afferrarmi un seno e massaggiarlo. <Storm, ti prego...> gli dico e non so neanche per cosa lo sto pregando. Mi sto perdendo in lui, sono completamente rilassata ed è questa mia resa che gli dà la possibilità di mordermi sulla spalla, marchiandomi come sua. Urlo scioccata dal dolore acuto ed è in quel momento che sembra svegliarsi e si stacca da me, facendo un balzo all'indietro. <Che cazzo ti è preso brutto idiota? Mi hai marchiata brutto pezzo di merda!> gli dico mentre gli salto addosso tirandogli un pugno deciso sul naso e facendoglielo sanguinare. L'Imbecille cerca di afferrarmi i polsi, ma io cerco di scartarlo a destra però sono troppo lenta e lui riprende i miei polsi, intrappolandomi sotto di lui. <Lasciami maledetto, schifoso, lurido play boy>gli dico infuriata mentre cerco di liberarmi dalla sua presa e sento dei goccioloni umidi scendermi sul viso. <Calmati piccola, non ho fatto apposta, te lo giuro stavo sognando! Non pensavo che tu fossi realmente qui con me!> mi dice il play boy con uno sguardo disperato in quegli occhi azzurri-argentati. <Smettila di dire cazzate Storm! Anche se eri completamente andato ieri sera, eri cosciente quando mi hai chiesto di restare a dormire brutto zuccone!> gli urlo addosso disperata per questa situazione. <Scusa piccola, te lo giuro non mi sono reso conto di quello che facevo. Cazzo nel sogno ti saltavo addosso come un cane in calore e non mi sembra di averlo fatto nella realtà, visto che sei ancora vestita> mi dice il maledetto zuccone, alzando un sopracciglio e facendomi quel sorriso malizioso con fossette connesse. Divento rossa come un pomodoro, mi sto immaginando le scene sconce che potrebbe aver sognato questo pervertito. <Sei il solito tacchino eccitato!> gli urlo addosso mentre mi agito sotto di lui. Voglio andarmene da questo incubo. <Certo ragazzina> mi dice con sorriso sbarazzino ed ha il coraggio di farmi l'occhiolino il coglione. Ok, ha segnato la sua fine. <Io ti ammazzo!> gli dico agitata mentre cerco di scrollarmi di dosso il suo corpo possente che mi schiaccia contro il materasso. <Calmati ragazzina, ora dobbiamo parlare di cose serie> mi dice guardandomi stranamente deciso. <Tu che parli di cose serie? Quando mai? E' già tanto che riesci a mettere assieme due frasi di senso compiuto> gli dico incazzata nera. <Alcune volte anch'io ho dei momenti seri, certo sono rari ma anch'io riesco ad essere una persona seria. Ora ti lascio andare che vado a prendere un asciugamano per toglierti il sangue di dosso, sta ferma e buona> mi dice minaccioso mentre mi lascia andare piano, alla fine quando si toglie da me riesco a prendere una boccata di aria. Mi siedo sul letto e lo guardo furiosa che esce dalla stanza mentre mi laccia un'ultima occhiata minacciosa. Appena svolta l'angolo e sparisce dalla visuale, mi giro verso la finestra e cercando di fare più in fretta e silenziosamente possibile mi alzo e apro la finestra. Per fortuna sono al piano terra e non mi risulta difficile scalcare la finestra e uscire nel prato per poi correre come una pazza disperata verso il bosco. <NOVAA!> sento le grida di Storm che mi raggiungono, mannaggia, si è accorto troppo presto della mia assenza. Ringrazio la Dea che ieri sera non ho potuto togliere le scarpe e ho dormito con quelle visto che adesso mi servono per sfuggire al tacchino. Corro come una pazza inoltrandomi nel bosco, sento l'adrenalina a mille mentre sfreccio a tutta velocità, c'è solo il dolore sordo alla spalla che pulsa costantemente e mi ricorda quello che mi ha fatto il play boy. Ora sono sua. Penso e questo mi spinge a correre ancora più veloce, anche se sento la sua presenza costante dietro di me. Mi volto per guardare dove si trova ma scorgo solo due occhi rossi, spalanco gli occhi e questa distrazione mi costa caro perché inciampo in un ramo e cado come una pera cotta. Maledizione, non ci voleva. Ho il fiato e sento che lui si sta avvicinando. Mi volto di scatto nella sua direzione e lo vedo trasformato in lupo che mi si avvicina di soppiatto. Mi siedo sul terreno, lanciando un gemito per il dolore alla spalla che si sta espandendo in tutto il corpo. Sento un caldo pazzesco e sono ricoperta di sudore mentre il mio cuore pompa sangue ad un ritmo forsennato, il mio respiro si fa ansante e superficiale mentre la pelle mi formicola lasciandomi una strana sensazione. Guardo Storm impaurita da quello che sta succedendo al mio corpo e lo vedo che si sta avvicinando nella sua forma umana. <Che cosa mi sta succedendo Storm?> gli chiedo in un sussurro mentre ho gli occhi fuori dalle orbite per il dolore pazzesco che ho in tutto il corpo, sento che la spalla del morso brucia da pazzi. <Non lo so piccola> mi dice con uno sguardo corrucciato mentre mi si avvicina e io vorrei solo buttarmi tra le sue braccia ed essere rassicurata, ma il dolore è troppo per potermi muovere. <Cavolo ma tu scotti, ragazzina> mi dice mentre appoggia la fronte alla mia e io con tutte le energie che mi rimangono mi protendo verso di lui. Lancio un gemito di dolore mentre sento come se le ossa mi si rompano dall'interno, mi metto a quattro zampe mentre sento gli occhi di Storm guardarmi con un cipiglio strano e farsi sempre più sicuri mentre il tempo passa. <Non sarà che tu ti stai trasformando in lupo?> mi chiede sorridendo a trentadue denti come se avesse vinto alla lotteria. <Stai scherzando? Sono umana!> gli dico ansante mentre mi piego in due dal dolore e sento che un potere diverso mi sta avvolgendo come un mantello. Chiudo gli occhi per cercare di controllare il dolore e proprio in quel momento qualcosa dentro di me cambia e predomina un lato selvaggio e indomito che non avevo mai visto di me, lotto per contrastarlo ma alla fine cedo e mi lascio avvolgere da questo mantello di potere e come se non fosse mai arrivato il dolore passa. Riapro gli occhi e mi accorgo subito che qualcosa è cambiato, ci vedo meglio e mi sento più forte e agile. Vedo che Storm mi guarda incantato e con gli occhi spalancati per l'incredulità. < Cazzo piccola, sei un lupo meraviglioso> mi dice sbalordito mentre mi si avvicina facendo attenzione a non fare movimenti improvvisi per non spaventarmi. Lo guardo storto e provo a parlare ma mi esce un guaito e allora capisco che sono veramente un lupo. Cazzo, ma come diamine è possibile? Io sono un lupo! Ok, Nova respira e non agitarti. Maledizione sono troppo agitata e guardo Storm disperata. <Calmati piccola, adesso fai un bel respiro profondo e cerca di trasformarti di nuovo, cerca il tuo lato umano e buttati dentro> mi dice tranquillo mentre mi accarezza il muso. Faccio un respiro profondo, chiudo gli e cerco il mio lato umano e fatico un casino per trovarlo. Diamine se è difficile! <Piccola ce la puoi fare!> sento la voce del play boy che mi tranquillizza, finalmente riesco a trovarla, come mi ha consigliato il tacchino mi ci butto dentro e porca miseria che male! Sento ancora un dolore pazzesco quando mi ritrasformo e penso che il mio corpo non lo sopporti perché cado addosso al play boy. <Storm...> sussurro mentre mi sento avvolta tra le sue braccia e cado in un sonno ristoratore.

-------------------------------------------------------------------

Hola bella gente!

Come state?  Spero di riuscire adesso a pubblicare un po' di capitoli in queste settimane e chissà magari a finirlo ahahah. Lo spero anche se la vedo dura con l'università, però la speranza è l'ultima a morire ahaha 

Grazie ancora a tutti voi per il sostegno, veramente siete fantastici!! Tanti Baci e abbracci, al prossimo capitolo gente ;) 

My Alpha 3  Inside the earthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora