Capitolo 6

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Nova

Non riesco ancora a crederci che quel brutto don Giovanni dei miei stivali mi ha lasciato da sola in pista. Giuro che la prossima volta che lo vedo altro che birra addosso, gli tiro lo sterco di vacca a quel lurido maiale. Già che c'era poteva portarsi dietro Dian, quella gatta morta gli si era attaccata come una cozza. Per fortuna o sfortuna, dipende dai punti di vista è arrivato e mi ha chiesto di ballare togliendomi dalle scatole Jason, un ragazzo della mia età che ci prova con tutti gli esseri viventi. Ricordandomi quel maledetto di uno Storm. Per tutti gli dei, sono nervosa come una biscia. Mi dirigo a passi pesanti verso il bancone dove c'è mia nonna che serve gli ultimi ubriachi. <Tieni, hai il viso che urla di averne un disperato bisogno> mi dice mia nonna, passandomi un bicchiere con dentro quattro dita di whisky. <Si nota così tanto?> le chiedo mentre ingoio il liquido ambrato e il suo bruciore lo accolgo volentieri. Intanto Cass mi raggiunge con il viso ancora più rabbuiato del mio se possibile. <Tieni bimba, anche tu ne hai bisogno> le dice mia nonna, passando anche a lei un bicchiere di whisky, intanto riempio anche il mio. <Brindo agli uomini idioti, che non ci meritano> mi dice Cass. <Ben detto sorella> le rispondo, facendo cozzare i nostri bicchieri per poi berne il contenuto alla goccia. <Vi lascio la bottiglia ragazze> ci dice mia nonna, facendoci l'occhiolino e andando a ballare con il nostro vicino. Per la miseria quasi sputo il whisky quando vedo come si struscia contro di lui a ballare. Qualcosa mi dice che sta notte dormirò da Cass, non voglio sentire i versi che fa mia nonna durante l'amplesso. Situazione che è già capitata con il postino e non è stato per niente bello. <Che ne dici se andiamo a casa tua?> le chiedo e Cass annuisce, afferrando la bottiglia e passandocela ad ogni passo. Finalmente mi sono tolta dalla testa quel pallone gonfiato. Adesso ho la mente libera, grazie all'alcool ingerito che mi fa ridere come una matta e barcollare da una parte all'altra della strada con la mia amica. Per fortuna, sono ancora tutti alla festa e quindi non vedono il nostro spettacolino pietoso. <Certo quel tipo che è venuto con Regan è proprio un bel tipo> mi dice Cass, biascicando le parole, alzando e abbassando le sopracciglia. <No è solo un pallone gonfiato> le dico mentre mi metto davanti a lei ed inizio a imitarlo. <Ciao dolcezza, vuole venire con me nella mia dimore dei peccati> le dico, imitando il vocione di Storm e cercando di fare il suo sorriso malizioso, ma mi sa che mi viene una smorfia visto che Cass si piega in due dalle risate. <Dolcezza guarda come mi gonfio come un tacchino in calore solo per te> continuo ad imitarlo, tirando fuori il petto e facendo una camminata mascolina. Cass non c'è la fa più dal ridere e anch'io poco dopo la seguo, anche se continuo ad imitarlo. Peccato che la mia amica strabuzza gli occhi e guarda dietro di me, bloccandosi come una statua. <C'è l'ho dietro di me vero?> le chiedo, prendendo la bottiglia dalle mani della mia amica e bevendone una generosa sorsata mentre mi giro nella sua direzione. <Esatto dolcezza> mi dice quel pallone gonfiato, con il ghigno che non riesco a fare. <Ciao tacchino> gli dico e mi metto a ridere da sola, seguita dalla mia amica. Storm mi guarda alzando un sopracciglio e incrociando le braccia al petto. <Qualcosa mi dice che siete ubriache> ci dice guardandoci scettico. <Ma va genio> gli rispondo alzando la bottiglia, vuota. <No! Cass la bottiglia è vuota> le dico mostrandole la bottiglia e mettendo il broncio. <Andiamo a prenderne un'altra alla festa> mi dice lei, facendo retromarcia, direzione festa. <Andiamo capitano!> le dico indicando le luci della festa, iniziando a camminare a braccetto e saltellando come delle bambine. <Ferme voi due! Vi porto a casa, altro che festa>ci ferma quel rompi scatole di Storm, prendendoci per la collottola del vestito. <Tacchino lasciaci subito!> gli dico dimenandomi furiosamente. Anche Cass si dimena e lei riesce a liberarsi e scappa via. <Cass vai e prendi il nostro tesoro, io mi sacrificherò per l'alcool> le dico alzando la mano in aria. <Contaci sorella, il tuo sacrificio ne varrà la pena> mi risponde Cass per poi sparire.<Sei più ubriaca di quanto pensavo> mi dice il tacchino, prendendomi per la vita e mettendomi sulle sue spalle. <Lasciami andare!> gli urlo addosso, iniziando a riempirlo di pugni. <Non credo proprio Nova. Adesso ti porto a casa> mi dice lui, camminando a passo sicuro per le strade del villaggio. <Sei un guastafeste Storm> gli dico mentre mi affloscio su di lui, cercando un piano per fuggire via. <E' la prima volta che me lo dicono> mi risponde per poi mettersi a ridere, sobbalzo sulla sua spalla per la sua risata. <Tacchino, mi viene da vomitare> gli dico facendo dei versi di conati. <Eh no cazzo! Non vomitarmi addosso!> mi dice mettendomi giù e io sfreccio via, andando all'interno del bosco. <Maledizione Nova. Fermati!> mi dice dietro di me, continuando ad imprecare. Ad un certo punto mi placca a terra e rotoliamo sul terreno. <Presa> mi dice, guardandomi vittorioso. Gli scoppio a ridere in faccia per dei rametti che ha incastrato nei capelli facendolo sembrare con le corna. <Cosa c'è da ridere?> mi chiede rabbuiandosi. <Hai dei rametti incastrati tra i capelli> gli dico mentre glieli tolgo, mostrandoli i colpevoli. Storm riporta la mia mano tra i suoi capelli ed io inizio a massaggiarli, ipnotizzata dai suoi occhi azzurri con sfumature argentate. Lui è quasi interamente disteso su di me e sento il mio povero cuore che batte impazzito nella cassa toracica. <Sei bellissima Nova> mi dice in un sussurro, prima di abbassarsi a sfiorarmi le labbra. Ed è in quel momento che mi riprendo dall'incantesimo che mi aveva fatto. Ribalto la situazione, trovandomi a cavalcioni sopra di lui, questo mi crea un giramento di testa, ma non mi distoglie dal mio piano. <Vuoi baciarmi Storm?> gli dico in un sussurro malizioso mentre mi abbasso su di lui. Il bestione annuisce mentre mi guarda negli occhi. Arrivo quasi a sfiorargli le labbra e li mi blocco, facendoli un ghigno malefico. <Mi dispiace, ma io non voglio baciarti> gli dico alzandomi. Ho detto una bugia enorme, visto che il mio corpo smania quelle labbra come se ne andasse della propria vita. <Maledetta> mi dice incazzato nero mentre si alza anche lui. <Su non prendertela don Giovanni, c'è ne sono altre cento che ti danno anche molto di più> gli dico andando nella direzione del villaggio dei licantropi. <Lo so, ma io volevo un tuo bacio> mi dice mettendosi davanti a me e guardandomi con i suoi occhi che mi rubano l'anima, talmente sono profondi. Mi avvicino a lui come se fossi ipnotizzata, il bestione mi prende per la vita facendomi cozzare contro il suo petto granitico. Si abbassa alla mia altezza e sta quasi per baciarmi se non fosse per la comparsa di Cass. <Nova ho il tesoro> mi dice trionfante, mostrandomi la bottiglia piena. Mi volto verso di lei, ringraziando la mia buona stella per averci interrotti, se mi avesse baciata sarei stata fottuta in tutti i sensi possibili. <Grande Cass> le dico, sorridendole felice. Storm grugnisce in disappunto per essere stato interrotto. Io, invece, esulto interiormente. Ben ti sta play boy da strapazzo. <Ci vediamo Storm> lo saluto e lui rimane immobile a guardarmi andare via con la mia amica. Con un aria sconvolta, un po' mi dispiace, ma non così tanto. Anche se sento un peso sul mio petto, mi volto un ultima volta a guardarlo e sono quasi tentata a ritornare indietro e buttarmi tra le sue braccia. Scuoto la testa e rubando la bottiglia piena alla mia amica ne bevo una generosa quantità, ritornando al torpore di prima, andiamo con passo malfermo a casa sua. Per fortuna Dag non è ancora arrivato, quindi ci rifugiamo in camera di Cass , beviamo tutta la bottiglia e credo che ad un certo punto penso che sveniamo, talmente siamo ubriache.


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