Capitolo 14

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Nova

La prima cosa che sento quando riprendo conoscenza è lo starnazzare di un qualche genere di pennuto, troppo vicino per i miei gusti. Cerco di aprire gli occhi con fatica, mi sembra di avere del cemento al posto delle palpebre, mentre il mio corpo è come se fosse fatto di legno ogni minimo movimento anche quello più semplice come muovere le dita mi sembra un'impresa titanica. Per la miseria, mi sento uno schifo. Con uno sforzo immane riesco finalmente ad aprire gli occhi, tutto quello che vedo è un soffitto di legno sfocato, cerco di sbattere più volte le palpebre così che la vista si faccia sempre più nitida. Provo a girare la testa per scoprire la fonte di quello strano rumore, ma appena la muovo sembra che mille spilli mi trapassino il cranio, lancio un gemito di dolore e subito la fonte di quel suono si fa più vicina. Quando entra nel mio campo visivo una testa di tacchino sbarro gli occhi e lancio un urlo talmente acuto che l'animale starnazza e vola via spaventato. Sento un rumore di passi veloci e la porta che si apre sbattendo sul muro. <Che diamine hai fatto alla mia bambina brutto idiota?> esclama la voce arrabbiata di mia nonna. Sento il tacchino che inizia ad agitarsi e a sbattere le piume mentre continua a fare versi strani come se volesse insultare la vecchia. <Nonna? Che diamine sta succedendo qui? Soprattutto, perché cazzo c'è un tacchino in questa stanza?> le chiedo finalmente riuscendo a muovermi e mettermi seduta anche se mi è costato quelle poche energie che avevo. Vedo il ghigno divertito di mia nonna mentre guarda il tacchino che sembra pronto a partire all'attacco verso di lei. <Questo cara mia è il tuo personale tacchino da guardia> mi dice ghignando in modo malefico come solo sa fare mia nonna. Guardo prima mia nonna e poi il pennuto. <Che cazzo significa? > le chiedo mentre una piccola parte capisce che quel tacchino non è veramente tale. <Nonna chi è il tacchino?> le chiedo guardandolo meglio e percependo una strana sensazione familiare in lui. La vecchia non mi risponde ma ghigna divertita, quando sbarro gli occhi per la sorpresa e inizio a ridere a crepapelle. Non ci posso credere, il tacchino è quel decerebrato di Storm. Cazzarola se non fossi così stanca mi alzerei e abbraccerei mia nonna. Questa volta si è proprio superata, penso ghignando divertita. <Diciamo che il lupacchiotto mi ha fatto girare i cinque minuti, così l'ho fatto stare zitto per modo di dire visto che starnazza e becca come un ossesso.> mi dice mia nonna mentre si avvicina al letto o almeno ci prova visto che Storm/tacchino inizia a beccarle i piedi. Diamine è proprio incazzato, ma diciamocelo se lo merita con tutto quello che ha combinato, soprattutto con il fatto che mi ha morso marchiandomi a vita come sua compagna. Cazzo, sbarro gli occhi quando ricordo tutto quello che era successo. Il morso, la corsa nel bosco e la trasformazione in lupo. Porca miseria, ero così concentrata sul dolore che ho avuto al risveglio e al tacchino che mi ero momentaneamente dimentica. Come diamine ho fatto a trasformami in lupo se neanche una goccia del mio sangue scorre sangue di lupo. O forse si? D'altronde non so chi fosse mio padre e mia madre abbandonandomi da piccola non mi ha mai detto o scritto chi era il donatore di sperma perché è stato solo questo mio padre e di mia madre non si può dire di meglio. Mia nonna riesce finalmente a togliersi dai piedi il tacchino e si siede sul letto da parte a me. <Allora come ti senti bimba mia?> mi chiede con apprensione. Apro bocca per rispondere che sto bene, ma non è vero non sto affatto bene, non so quello che mi sta succedendo e vorrei solo ammazzare quel bruto play boy da strapazzo per aver innescato questo gigantesco problema. <Non lo so, nonna è tutto così strano. Tu sai perché mi sono trasformata?> le chiedo con le spalle curve mentre il tacchino sale sulle mie gambe e una furia cieca mi oscura la vista. Tiro un calcio potente che spedisce il tacchino contro la parete mentre starnazza e agita le piume per cercare di volare. Povero pennuto, non sa neanche volare talmente ha il cervello piccolo che neanche un comando basilare come agitare le ali gli riesce. <Questo è solo una piccola parte della mia vendetta per avermi morsa, schifoso pennuto, preparati a giorni infernali> gli dico sadica mentre già mi viene in mente un piano fantastico, vi dico solo che riguarda una pentola e un tacchino ben cotto. Una fitta alla gamba che si irradia in tutto il corpo mi fa girare la testa, cazzo, odio essere così debole. <Calmati piccola furia, per quanto apprezzi questo trattamento sadico del tacchino, stiamo parlando sempre del tuo compagno anche se è un idiota patentato.> mi dice la vecchia guardandomi con il suo classico sopracciglio alzato da ramanzina. <Ma nonna anche tu lo hai trattato male e poi non voglio un compagno men che meno quella sottospecie di play boy pennuto> le dico mettendo il broncio e guardando in cagnesco il tacchino che ha arruffato tutte le penne e si sta esibendo in una mossa da super egocentrico, appena ha sentito la parola "compagno". Maledetto pennuto dei miei stivali. <Devi fartene una ragione mia cara, ti ha marchiato ed ora in poi sarete compagni anche se non ne sono felice soprattutto il modo in cui l'ha fatto> mi dice mentre rifila un'occhiataccia a Storm. <Per rispondere alla tua domanda di prima, non so come sia possibile che tu ti sia trasformata in lupo, visto che Mary non ha mai detto niente sulla natura di tuo padre.> mi dice mentre si alza e io metto il broncio come una bambina. Diamine non ci voleva proprio questa trasformazione soprattutto a quello che comporta, visto che adesso posso essere una compagna adatta per quel maledetto play boy. <Ti porto qualcosa da mangiare, ma prima vediamo di far tornare umano quell'imbecille> mi dice mentre schiocca le dita e il tacchino si trasforma in un uomo di due metri e con una faccia arrogante da prendere a sberle mentre i suoi occhi azzurri scintillano di rabbia mentre guarda mia nonna. <Maledetta vecchiaccia, ti dovrei sbranare per quello che mi hai fatto> le urla contro mentre le va incontro con passo minaccioso. <Io se fossi in te spenderei le mie energie per conquistare la mia compagna invece che prendertela con una vecchietta come me> gli risponde a tono mia nonna prima di chiudersi la porta alle sue spalle e lasciandomi da sola con quel brutto arrogante. Storm stringe i pugni e la sua mandibola scatta, mentre cerca di farsi sbollire la rabbia. Siamo in due che cerchiamo di sbollire l'ira. Vorrei solo alzarmi da questo letto e azzannare prima Storm e poi mia nonna che lo ha ritrasformato nella sua forma umana super arrogante. Storm sembra aver preso una decisione e si gira verso di me con uno sguardo determinato negli occhi. Appena incrocio i suoi occhi azzurri, inizio a tremare per l'eccitazione. Maledetto corpo traditore, adesso che sono la sua compagna sento tutto il doppio anche i miei sentimenti contrastanti per lui. <Ti conviene tenere il becco chiuso maledetto pennuto dei miei stivali, non c'è scusa che tenga per quello che hai fatto.> gli dico minacciosa anche se potrei fare paura solo ad un insetto visto che Storm mi guarda e si mette a ghignare divertito. Maledetto tacchino. <Nova, Nova, Nova... non ti hanno insegnato le buone maniere? Soprattutto dovresti ringraziarmi perché se non ti avessi morsa, non avresti mai saputo di essere per metà licantropo> mi dice ghignando divertito e quasi orgoglioso di quello che mi ha detto. Sto ribollendo dalla rabbia, sento il mio corpo che trema e mi pare strano non sentire ancora il fumo che mi esce dalle orecchie. Anche se sento male in tutto il corpo, grazie probabilmente all'adrenalina che inizia a circolare per l'incazzatura, mi fiondo su di lui e inizio a tempestarlo di calci e pugni. <Buone maniere?! Ringraziarti?! Brutto rincitrullito, sapevo che avevi un cervello piccolo ma non pensavo proprio inesistente come quello di un tacchino, anzi è un insulto al tacchino paragonarti a lui!> gli urlo addosso mentre continuo a colpirlo mentre lui prima rimane fermo a subire, scioccato per la mia reazione, poi sembra riprendersi e cerca di bloccarmi in tutti i modi. <Fermati Nova! Cazzo, non voglio farti male!>mi dice gridando e cercando di afferrarmi i polsi per bloccarmi mentre io cerco di liberarmi dalla sua morsa. <Lasciami andare brutto scimmione!> gli dico urlando e muovendomi come una forsennata, ma il bastardo è forte e non mi lascia andare. Maledetta me e la mia bassezza e magrezza. <Che diamine sta succedendo qui dentro?> esclama mia nonna quasi sfondando la porta, non si direbbe ma la vecchia è forte. Io e Storm ci blocchiamo e guardiamo mia nonna con gli occhi di fuori come se ci avesse visto con le mani nel sacco a fare qualche marachella. <Che cosa stai facendo a Nova? Vuoi che ti ritrasformi in un tacchino o peggio?> lo minaccia mia nonna con uno sguardo di fuoco mentre si prepara a lanciare un incantesimo. Ghigno divertita, non vedendo l'ora di prendere a calci il tacchino e poi cuocerlo al forno. Purtroppo, Storm si riprende in fretta e con un'agilità fuori dal comune mi lascia andare i polsi e si va a mettere dietro di me proteggendosi con il mio corpo. Ora non vorrei specificarlo ma io sono alta un metro e un tappo, da bagnata peserò si e no cinquanta chili con i vestiti come può un bestione di quasi due metri e muscoloso come una montagna nascondersi dietro di me senza farsi prendere dall'incantesimo? Bah, misteri della vita. <Prova a prendermi vecchia befana!> gli dice facendole la linguaccia mentre si spalma su di me e mette la testa sula mia spalla. Mi irrigidisco per la sua vicinanza e rimango ferma come un pezzo di legno. Decisamente è troppo vicino. <Non mi provocare ragazzino!> gli dice mia nonna puntandogli il dico contro che sprigiona già delle scintille di magia. Non c'è la faccio più, sentire il suo profumo e il suo corpo talmente vicino che gli sento il battito del suo cuore, mi manda fuori dai gangheri. Con una velocità sovraumana gli assesto una gomitata allo stomaco facendolo staccare da me e piegandosi in due, lancia un gemito di dolore. Un sorrisetto di trionfo mi incurva le labbra. <Nonna, penso di potermela cavare da solo con questo tacchino.> le dico ghignando mentre mia nonna annuisce e sorridendo maleficamente esce dalla camera. Non faccio in tempo a girarmi verso il pennuto, che me lo ritrovo addosso, placcandomi. Mi inchioda al letto con tutto il suo peso sopra di me mentre ghigna soddisfatto. <Oh ragazzina, non ti hanno insegnato che dovresti stare lontana dai lupi se no, cadi nelle loro trappole?> mi dice ridendo mentre mi blocca i polsi sopra la testa. Lo guardo scioccata, non avrei immaginato che uno senza cervello come Storm che pensa solo ad inzuppare il biscotto mi abbia fregata così facilmente. Cazzo, sono fottuta in tutti i sensi.

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Ciao bella gente ;)

Scusate se non ho più scritto ma con questa emergenza ho preferito mettere da parte la scrittura e aiutare per quanto possibile le persone, visto che faccio la volontaria della croce rossa da anni ho deciso di dedicarmi a questo e agli esami per l'università. Ora che sembra che le acque si siano calmate un pochino almeno nella mia zona, vorrei riuscire a dedicare più tempo alla scrittura. Grazie mille in anticipo per la comprensione e scusate per il continuo ritardo nella pubblicazione dei capitoli. Giuro che faccio il possibile per scriverli, ma ho anche altre cose da fare. Mi spiace ancora se dovete aspettare così tanto per ogni capitolo. Scusatemi anche se non rispondo ai commenti e ai messaggi, mi fa un sacco piacere che mi scriviate così in tanti, tante volte vorrei mettermi a piangere per i commenti fantastici che mi scrivete. Cercherò di essere più  attiva e rispondervi. Grazie ancora perché leggete i miei libri, non pensavo che vi piacessero così tanto , è stata una sorpresa fantastica vedere che anche dopo un po' di anni dalla pubblicazione del primo capito della saga My Alpha, ancora lo leggete. Grazie di cuore.

Ah, un ultima cosa poi non rompo più con il mio sproloquio ahahahah.

Vorrei sapere cosa ne pensate del capitolo?

Baciiiiiii



My Alpha 3  Inside the earthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora