9. Non vogliono pagare

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+Non vogliono pagare, una storia di Rosina Gomblotti +


Hai finito? Il signorino scostumato ha finito?

Bene, allora lasciate parlare una vecchia che ha tanto da dire. Anzitutto, grazie al signor Lazzaretti per questo rapimento: la casa è veramente brutta, ma il sedile, qui, è comodo, si capisce che lei ha i soldi.

Lo fa di professione? Il rapitore, intendo?

Ah no? E che bisogno c'è di alterarsi? Chiedo soltanto. Però, già il fatto che abbia negato così sappia che mi ha detto tutto quello che dovevo sapere. Non si preoccupi, che non lo dico a nessuno, io, finché continuiamo così bene. Ma al primo sgarro me la paga, lo giuro su tutti e quattro i miei nomi.

Qua si sta facendo sera e ancora solo Giangiorgio e quel bambino sproporzionato hanno raccontato delle storie che avevano un poco di praticità, che ci serviranno a qualcosa per quando usciremo di qui. Storie belle anche le altre, per amor di Dio, però troppo astratte. Ah, e ci tengo a ripetere che quel bambino non mi è parente, ma proprio no.

Giangiorgino mio sì che è parente, sì che è mio nipotino. Giangiorgino, lo so che tu vuoi farli tutti più esperti e perdi tempo a raccontargli le cose dall'inizio, fin dall'alba dei tempi, ma io non voglio raccontarvi delle cose che vi distraggano dal disastro che c'è là fuori, come fanno tutti questi telegiornali, politici e benpensanti.

Io vi racconto di come stanno davvero le cose ora!

Poi, a nonna, Giangiorgino, tu gli puoi raccontare le storie di quello che ci sta in mezzo tra il presente e quel tuo Simbad Admin o come cavolo si chiama lui.

Allora, dovete sapere che tutti i politici sono malvagi, quindi sono tutti coinvolti in un modo o nell'altro nei guai in cui ci troviamo. Governo ladro! Non se ne salva neanche uno! Però credo che, anche se sono coinvolti tutti, questo casino è partito da uno solo di loro, ma gli altri sono d'accordo ormai.

Io ho i miei diritti di cittadina e non voglio che me li tolgano, perciò vado a votare anche se non mi piace nessuno di loro. Però non voglio dare sostegno a questi poteri forti che credono di averci in pugno, così voto a modo mio.

Ogni anno, così, io glielo scrivo, proprio così: "Io so tutto, poteri forti", e firmo tutte le caselle.

I miei voti non li prendono mai sul serio, ma almeno so di avergli fatto paura.

Dovete sapere anche che io sono una vecchia con un grande spirito di osservazione. Avevo iniziato a sospettare di una possibile epidemia già dagli anni settanta, e infatti, dopo più di trent'anni, si è capito che avevo ragione io. Sono lungimirante.

Un bel giorno mi ero addormentata sul divano di casa davanti alla tivù, e una visione mi è venuta in sogno. Dovete sapere che le donne della mia famiglia a volte fanno dei sogni speciali, e quindi tengo sempre un occhio di riguardo per queste cose: una volta la nonna di mia nonna ha sognato un delfino che saltava fuori dal mare con del basilico in bocca, e suo marito è morto due giorni dopo. Sembra incredibile, vero? Eppure era riuscita a prevederlo!

Zitto scimunito, tu evidentemente non sai leggere i segni. Manco le lettere normali saprai leggere, figurati se puoi interpretare i sogni.

Comunque stava dormendo, e nella visione mi appare... Matteo Salvini. Era addormentato anche lui, ma era sul suo letto che invece che sul divano come ero io, e addosso aveva un pigiama a righe blu e bianche. E già in quel momento mi dico: Rosetta, questo è un brutto segno. Salvini stava sicuramente sognando il suo pupino perduto di Zorro, che però gli dava cattivi consigli, perché quando si svegliò aveva già in mente un piano malvagio e lo disse ad alta voce:

Un boccaccio di AmuchinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora