Capitolo 2

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Sai che non mi sento importante
Anzi son fragile
È la paura che insiste
Sai che non ho un posto nel mondo
Quindi cercarmi dove il mare finisce
("Dove il mare finisce", Ultimo)

Mi sveglio lentamente dal mio pisolino durante la pausa pranzo, ma decido di non aprire gli occhi per godermi ancora gli ultimi momenti di relax prima di ricominciare a lavorare. Sento la pelle della mia guancia destra tirare leggermente, ho di nuovo dimenticato a stendere il telo mare per separarmi dal rivestimento in plastica dura della sdraio. Mi complimento con me stessa mentalmente, sapendo già che mi ritroverò una griglia stampata sulla guancia arrossata. Bravissima Caterina!

Decido di concentrarmi sulle voci di sottofondo che mi circondano, notando che non sono solo quelle di Carlo e Manu. Riconosco quasi subito la voce di Daniele e quella di suo fratello Stefano alle quali si aggiungono, tra le varie risate, quella di Niccolò e Adriano, che completano allegramente il quartetto che scherza con i miei due colleghi. Impossibile non individuare il loro accento romano che sovrasta gli altri. Stanno parlando tutti insieme sotto al nostro ombrellone. Fantastico, che ci fanno loro qui? Mi domando ancora indecisa se aprire gli occhi o meno.

Ripenso agli ultimi messaggi che ho scambiato con Niccolò ieri sera: mi aveva esplicitamente detto che oggi sarebbero andati a pranzo a casa dei nonni di Daniele e Stefano e che quindi non sarebbero riusciti a raggiungerci allo stabilimento balneare.

Nonostante non ci vediamo da domenica, la sera in cui tutto è iniziato, abbiamo conosciuto un po' delle nostre personalità tramite messaggi durante questi pochi giorni. Lo stabilimento balneare prevede animazione solo dal venerdì alla domenica e io durante la settimana non sogno minimamente di metterci piede. Niccolò, così come il suo amico Adriano, è di Roma; ha 21 anni, quindi due in più di me, ed è in vacanza qui perché la sua famiglia è molto legata a quella di Daniele. È un ragazzo molto timido inizialmente, che sta sulle sue, ma riesce ad essere anche ironico nei momenti di svago; manda vocali con voci buffe soprattutto quando ha molto sonno e non riesce ad utilizzare il cervello più di tanto; porta quasi sempre gli occhiali da sole, come testimoniano le foto sui suoi social, ed è estremamente fedele ai suoi amici, che considera la sua seconda famiglia. Durante la nostra corrispondenza non è mai stato indiscreto nei miei confronti e non ci ha mai "provato", al contrario di quello che continua ad affermare Manu. Io credo solo di aver trovato un amico, mi sta molto simpatico. Ah, e adoro i suoi tatuaggi!

Capisco che è arrivato il momento di smetterla di fingere di dormire e aprire gli occhi. Mugolo con la bocca semichiusa per poi passare una mano sul viso e mettermi seduta sulla sdraio con le gambe incrociate ad indiano.

"Buongiorno dormigliona!" esclama Carlo, conoscendo il mio amore per il dolce dormire, subito seguito dalle risate del gruppo.

"Ciao ragazzi." mormoro ancora assonnata e poi rivolgo un sorriso a tutti, guardandoli ad uno ad uno per poi soffermarmi su Niccolò che prontamente mi rivolge un occhiolino. Manuela lo nota e porta una mano davanti la bocca per nascondere una risatina.

Scuoto la testa ridacchiando a mia volta e decido li legare i miei lunghi capelli mori in uno chignon disordinato, almeno così provo a sentire meno caldo di quanto sia possibile. Mentre mi applico a creare uno chignon accettabile non stacco lo sguardo dagli occhi di Niccolò che mi guarda fisso mentre continua a ridere.

"Che ti ridi, romano?" chiedo una volta finito.

"Sembra che tu abbia due teste, signorì." dice riferendosi alla mia acconciatura abbastanza grande a causa della lunghezza dei miei capelli e della loro condizione per essere stati a contatto con l'acqua salata che li rende mossi.

"Meglio averne due piuttosto che averne una non funzionante." Rispondo prontamente meravigliandomi di me stessa. Alla mia risposta segue subito un "Oooh!" da parte di tutto il gruppo che mi accerta dell'efficacia della mia risposta.

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