Capitolo 3

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We were in love with the sun, sippin' a coke and rum
You asked me, "Are you sure? 'Cause I can not be returned"
And so I make my move
When I spend the summer on you
("Summer on you", Sam Feldt x Lucas & Steve ft. Wulf)

Sbuffo spazientita alternando lo sguardo tra il mio armadio con le ante aperte e i vestiti buttati alla rinfusa sul letto e sulla poltrona della mia camera. Non riuscirò a sopportare un altro minuto di tutto questo casino. Passo una mano sulla faccia e comincio a rimettere tutto al suo posto alla meno peggio, sono già in ritardo.

"Hai trovato qualcosa?" sento la voce di Manuela provenire dal cellulare messo in vivavoce sulla scrivania.

"Non qualcosa che sia un vestito elegante e lungo." Affermo mentre continuo a sistemare il disordine.

"Cate muoviti, io sono già in macchina."

Sento il motore della macchina della mia amica mettersi in moto per poi partire. Lei si sta già dirigendo verso lo stabilimento consapevole di cosa indosserà questa sera per l'uscita di gruppo che si è rivelata essere una serata abbastanza elegante e, proprio per questo, mi sono ritrovata in difficoltà. Il padre di Daniele ha organizzato una serata di beneficenza in uno dei migliori ristoranti in riva al mare della città alla quale presenti varie aziende di livello nazionale, quindi, su suggerimento dei suoi figli, ha gentilmente pensato di invitarci per cercare di trovarci un lavoro stabile. Solitamente non indosso abiti lunghi e ricercati e non vado a eventi di questo tipo e, di conseguenza, non ho un abbigliamento adatto.

"Ci sei ancora?" urla al cellulare Manuela per poi suonare il clacson a qualcuno che le ha appena tagliato la strada e imprecargli contro.

"Sì, sto riordinando. Comunque mi sa che non verrò Manu, non è proprio il caso di fare brutta figura."

"E vorresti davvero perderti quel quartetto in camicia e giacca? Ma figuriamoci!"

"Sei sempre la solita!" dico ridendo continuando a sistemare i vestiti dentro l'armadio. Improvvisamente vedo cadere una gruccia sul pavimento e mi chino per raccoglierla. Noto con stupore che su di essa si trova un vestito nero con delle piccole rose rosse stampate che arriva ai piedi e con uno spacco nella gonna degno di attenzione. Non ricordavo neanche di avere questo vestito nel guardaroba.

"Ho trovato qualcosa!" esclamo contenta per poi prendere dalla scarpiera un paio di tacchi neri e riporre entrambi nel mio borsone per il cambio.

"Qualunque cosa sia spero che vada bene, è tardi." Dice prolungando la 'i' dell'ultima parola. Divertente come si stia approfittando del fatto che per una volta sia io, e non lei, quella in ritardo. Mi sta mettendo parecchia ansia. Velocemente chiudo le ante dell'armadio, metto in spalla il borsone e la borsa e prendo il cellulare. Disattivo il vivavoce e urlo un "Arrivo, arrivo." a Manuela per poi chiudere la chiamata e correre verso la macchina. Che un'altra giornata abbia inizio!

"Ricordatemi perché sto indossando questa roba con questo caldo infernale." ripete per l'ennesima volta Carlo mentre finisce di abbottonare ad uno ad uno i bottoni della sua camicia bianca, è da un quarto d'ora che brontola. Mi avvicino a lui con un sorriso rassicurante e gli sistemo il colletto.

"Perché siamo dei poveracci e non possiamo continuare a fare gli animatori dopo la stagione estiva." affermo ridacchiando per poi alzare lo sguardo sui suoi capelli e passare una mano tra di essi per dargli una forma. Forse non è stata una buona idea accettare di prendere parte ad una serata così impegnativa dopo una giornata di lavoro, prepararsi velocemente è un po' stressante e domani mattina dovremo essere di nuovo qui.

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