So che non dovresti sentirti distrutta
Fa male vederti rassegnata e sconfitta
Il rischio era questo, vederci annientati
Dal tempo e dai sogni che tanto volevi
Io non ho principi non ho religioni
A volte mi pento ma non cerco ragioni
Le storie hanno un senso finché non ti siedi
Ed occhi negli occhi ti guardi e non vedi
("Fermo", Ultimo)Mi guardo allo specchio e sospiro per l'ennesima volta. Passo una mano tra i capelli per ravvivarli e sistemo meglio il giubbotto di pelle nero sopra la felpa. Do un'occhiata all'orologio che è appeso alla parete della mia stanza e capisco che è ora di andare, finalmente. Porto le mani allo stomaco che non ha fatto altro che contorcersi per tutta la giornata, per questo ho scelto di starmene a letto tutto il giorno – dato che la domenica non abbiamo lezioni – saltando così il pranzo e parlando al cellulare con Manuela. Il pensiero dell'uscita con Niccolò non mi ha dato tregua.
Osservo la mia figura e non mi vedo cambiata di una virgola ma dentro sento di essere una persona completamente nuova rispetto alla Caterina che ero un anno fa. Adesso sento di essere sulla strada giusta, di star realizzando il mio sogno e di non avere più paura del giudizio della gente nei confronti della mia arte. Tuttavia, sento che qualcosa manca ancora per completare questo puzzle che sembra essere orientato verso la perfezione. Sento mancare qualcosa proprio qui, all'altezza del petto, e qualunque cosa io faccia durante il giorno non riesco mai a colmare questo vuoto e, soprattutto, non riesco ancora ad ammettere di essere consapevole di sapere da cosa sia provocata questa mancanza.
Vengo risvegliata dai miei pensieri appena sento vibrare il mio cellulare che si trova sopra il comodino. Lo afferro e sorrido vedendo che è un messaggio da parte di Manu.
Dopo aver letto il consiglio della mia amica, poso il cellulare dentro la borsa ed esco dalla mia stanza pronta a seguire il mio cuore per una buona volta.
∞
Salgo velocemente gli scalini che conducono all'uscita della metro e mi fermo un attimo alzando il volto verso il cielo. Mi accorgo che sta piovigginando e che molto probabilmente la pioggia peggiorerà visti i nuvoloni neri presenti in cielo. Ovviamente non ho con me un ombrello, ma decido di non pensarci e continuo a camminare.
Una volta fuori dalla metro mi guardo intorno spaesata, nonostante sia a Roma da un po' non ho ancora avuto modo di visitarla e non riesco ad orientarmi. Cammino verso il Colosseo e cerco di capire dove si trova il punto di riferimento che mi ha dato Niccolò per incontrarci. Dopo dieci minuti spesi a girare intorno al monumento nel tentativo di trovare il ragazzo, sento il cellulare squillare e rispondo.
"Dovresti smetterla di passarmi davanti e non vedermi."
Trattengo una risata e scuoto la testa appena sento la sua voce.
"E tu dovresti farti vedere." Rispondo prontamente mentre muovo velocemente lo sguardo per cercarlo.
"No, è più divertente così."
STAI LEGGENDO
Ovunque tu sia | Ultimo FF
Fanfiction"Ti penserò giorno e notte Cate, promettimi che lo farai anche tu. Perché, sai, a Roma non troverò mai qualcuno che mi sussurra dolcemente di non spaccare tutto quando sono arrabbiato. Non troverò mai una Caterina come te. Perché tu non ci sarai...