L'allieva 3 - Il tempo di un battito - Best Moments

Capitolo 3

Dal capitolo 59...

Deposita un bacio lungo sulla mia tempia, pieno e convincente, senza remore né indecisioni.

[...]

Si allontana facendo scivolare il suo braccio accanto al mio e sfiorando per un istante le mie dita, proprio lì, dove porto il suo anello.

[...]

Non ci sono più dubbi ormai, solo quella leggera, costante paura che qualcuno possa scoppiare la mia piccola, scintillante bolla di felicità.

Festeggiamo, Sacrofano?

Alice's pov

Sono passate tre settimane da quando, in modo più o meno convenzionale, io e Claudio abbiamo ufficializzato davanti al mondo intero, che poi equivale a poco più che i componenti dell'Istituto, la nostra relazione.

La rivelazione, di per sé, avrebbe dovuto generare scalpore ma, dato che praticamente già tutti ne erano più o meno a conoscenza, quel tanto temuto clamore non si è mai visto.

La sola ad aver reagito violentemente a quella scoperta è stata la povera Erika Lastella.

E dico povera, intendiamoci, solo perché ha dovuto subire le irriverenti risposte di Lara, non di certo per un immotivato affetto nei suoi confronti.

"Davvero Conforti ed Allevi hanno una relazione?"

La discussione innescata dai dubbi di Cuore di Tenebra, a cui fortunatamente non ho avuto modo di assistere, mi è stata riportata proprio da Lara, con una dovizia di particolari degna di una scafata ed appassionata telecronista.

"Sì" l'aria di sfida, gli avambracci posati sulla scrivania ed una matita ciondolante fra le dita: così aveva risposto Proietti "Qualche problema, Scanner?"

"No" sulla difensiva, lisciandosi una piega inesistente del camice "Solo mi domandavo come un uomo come lui possa avere interesse verso una come Alice"

"Alice è leale. Un'amica sincera, una persona di cui fidarsi... una di quelle che non ti tradirebbe mai. Ed è anche molto bella: non vedo perché Conforti non avrebbe potuto innamorarsene"

"Conforti non s'innamora"

"Credimi: ti stai sbagliando" ribattendo colpo su colpo "Non so se lo hai notato, ma l'anello al dito... sì, proprio quel bel solitario elegante e raffinato... glielo ha regalato alla festa d'Istituto. Forse il fuoco di Sant'Antonio quella sera ti ha fatto perdere lucidità"

Il silenzio a quella ennesima replica è stato il regalo più bello, proseguito meravigliosamente da allora fino ad oggi.

Ventuno giorni e quattro ore, per essere precisi: mai un accenno né una frecciata su quanto accaduto, anche se un po' mi dispiace, perché mi ha privato di quella malsana ma appagante soddisfazione di risponderle per le rime.

In questo vivace lunedì di inizio giugno, apparentemente normale e per nulla atipico, la notizia bomba del secolo viene sganciata a chiare lettere dalla più subdola direttrice che il Tempio delle Umiliazioni abbia mai avuto.

Che poi, a dirla tutta, è la prima e spererei anche l'ultima, almeno per ora.

Un'altra Suprema sarebbe una sciagura, non di certo per il fatto che si tratti di una donna, anzi, ma perché la sola capace di prenderne il posto in questo momento sarebbe la vecchia e non cara Wally.