Capitolo 8

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Dal capitolo precedente....

Prima è solo la punta di un dito, timido ed insicuro, sulla sommità di quella cura che parte leggera sotto il seno e va via via alzandosi, per poi ridiscendere di nuovo oltre l'ombelico.

Poi è una mano ed infine tutte e due.

Con tutta la delicatezza di questo mondo, passando come una carezza appena percettibile.

Scalcia, più forte che mai data la reazione di Alice, proprio sotto il mio palmo, quasi sapesse di trovarlo lì.

Se qualcuno avesse provato a convincermi che un giorno avrei parlato da solo a qualcuno che a malapena si muove, gli avrei dato del pazzo ma tant'è.

Ciao, Sofia. Sono papà.


Nuovi arrivi


Alice's pov

"Tu sì che sarai una ragazzina sveglia" dice abbassandosi all'altezza della pancia sempre più ingombrante e carezzandola con la punta delle dita, quasi volesse bussare e chiedere a Sofia se è ancora lì ad ascoltarla "Mi raccomando non prendere dalla mamma, eh!"

"Silviaaaa!" la rimprovero io, sconcertata "Ma non eri amica mia una volta? Possibile che ora stai sempre dalla parte di Claudio?"

"Beh perdonami, Alice, ma Conforti è decisamente più affascinante di te. E tu sei la solita esagerata! Chissà che gliene frega di una specializzanda qualunque! E poi, a dirla tutta, questa Lucia non è nemmeno tanto notevole..."

"Nemmeno io ero notevole, se per questo" rimarco sedendomi sul divano in pelle che tante volte ha accolto me e CC negli anni passati e che ora è ufficialmente il divano del mio ufficio.

"No, Alice, ti sbagli. Tu eri notevole eccome" ribatte sedendosi a sua volta "Il problema è che lo eri per le cose sbagliate: tipo la goffaggine, l'invadenza, la..."

"Ho capito, ho capito! Grazie" la interrompo prima che inizi a fare l'elenco dei miei difetti e che, conoscendola, riuscirebbe a farla parlare ininterrottamente per un buon quarto d'ora. "Comunque dovresti vedere come lo guarda" replico con ancora l'immagine ben impressa nella mente di come quella ragazza avesse completamente perso ogni raziocinio davanti alla prima apparizione di CC "In completa adorazione"

"È pur sempre il Supremo, no?" mi ricorda, come se questo bastasse a giustificare ogni cosa.

Da una settimana a questa parte sono ufficialmente arrivati tutti i giovani specializzandi, la nuova generazione di quella schiavitù legalizzata che hanno ancora il coraggio di chiamare percorso formativo.

Una delle poche cose che ho appresso io quando sono entrata qui nei primi mesi è stata sviluppare una certa resistenza stoica ai perfidi insulti di Claudio. Alle occhiate della Wally invece, ancora oggi, non ho capito come si possa restarne indifferenti.

"Mi ricorda la vecchia me" aggiungo dopo qualche istante di silenzio.

Nessuna delle nuove arrivate, le più, belle e avvenenti come modelle, sono riuscite a non rimanere ammaliate dal fascino del direttore d'Istituto ed ognuna di loro, a modo suo, cerca di attirarne le attenzioni. Una in particolare però, Lucia per l'appunto, sembra aver già completamente perso la testa per lui, in poco più che una settimana.

Silvia, come se riuscisse a leggermi nei pensieri, mette a tacere ogni mia possibile forma di lamentela: "Tu non dovresti proprio parlare a riguardo. Sei riuscita a farti stregare completamente da lui dopo due soli sguardi in casa di tua nonna"

L'allieva 3 - Il tempo di un battito - Best MomentsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora