TheBadNauts

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Giorgio pov:


Avevo lasciato Milano (nella quale ero andato a fare una sorpresa di compleanno a Cico)da tre giorni ed ero tornato a casa. Sinceramente avrei voluto passare più tempo con Alex, non siamo mai stati da soli, a parte per 5 minuti, dove oltre tutto era successo una casino... perché non l'ho baciato quel giorno?! Sono stato un idiota... la verità è che ero innamorato di Alex ormai da anni, ma prima di quel "quasi bacio" non avevo la certezza di essere ricambiato. Mi ero accorto che con me si comportava in modo diverso e spesso sembrava che ci provasse con me, ma magari faceva così solo per scherzare, dopo quell'evento però è cambiato tutto. Ormai sapevo di non essergli indifferente, ma se si fosse semplicemente fatto prendere dal momento... ?

L'unica certezza che avevo era che avevo bisogno di rivederlo al più presto. Durante tutto il viaggio di ritorno in aereo ho pianto, tutti mi guardavano male, ma a me non importava. Cercavo di asciugarmi le lacrime con i lembi della felpa ma con scarsi successi, e come previsto i miei appena mi videro in aeroporto mi chiesero cosa non andasse. Dissi loro che mi sarebbe piaciuto passare più tempo con Alex, il mio migliore amico. Quanto mi facevano male quelle parole... mi si formava una piccola crepa ogni volta che lui mi diceva che eravamo amici, migliori amici o cose del genere, perché io avrei voluto essere molto di più. Un'altra cosa che odiavo era quando i membri del WGF ci shippavano, e non per il gesto in se, ma quando Alex iniziava ad urlare "non è vero!", "che schifo!", "mai nella vita!" o cose del genere io rispondevo uguale, ma la verità è ci stavo davvero male... 

Mi sarebbe piaciuto chiedergli di rivederci, solo noi, anche solo in giornata... ma dove avrei trovato il coraggio? ci riflettei su un pomeriggio intero, e alla fine decisi di chiederglielo, al massimo avrebbe detto di no, così quella sera lo chiamai.

Il telefono squillava.

Alex:" pronto, Giorgio?"

Io:" ehi Alex..." Avevo un nodo alla gola e facevo fatica a parlare dall'ansia che mi dicesse di no

Alex:" oi, tutto bene? sembri strano"

Io: " sisi, tutto bene... volevo chiederti una cosa... "

Alex: " dimmi" 

feci un respiro profondo, e poi iniziai a parlare

Io: " allora... so che sembrerà stupido... ma io ho davvero bisogno di vederti! Voglio dire, lo so che ce ne siamo appena andati da Milano, ma non abbiamo avuto tempo per stare solo noi, e a me piacerebbe tanto stare un po' insieme, anche in giornata. E poi ci sono avanzati dei soldi da Milano, potremmo decidere una città più comoda a entrambi e prendere il treno... ora ti sembrerò pazzo ma è così, ho davvero bisogno di te... " avevo le lacrime agli occhi, Alex era zitto e non rispondeva... probabilmente stava cercando un modo carino per dirmi di no, quando ad un certo punto attirò la mia attenzione

Alex: "Giorgio... sarebbe difficile convincere i miei, lo sai vero?"

Io:" lo so... non voglio causare problemi... senti, lascia stare, dimentica tutto, scusami... "

Alex:"senti non è per cattiveria... ma non penso mi lascerebbero partire di nuovo così presto, capisci?"

A quelle parole mi sentii mancare, mi stava girando la testa, non capivo più niente, tranne una cosa: Alex non voleva vedermi. Iniziai a respirare in modo più affannato per colpa del pianto che si stava facendo sempre più forte e incontrollabile.

Alex:"tutto ok?"

Volevo rispondere, volevo dire che senza di lui nulla era ok, volevo dirgli tutto quello che provavo, volevo dirgli che quel giorno a Milano avrei voluto baciarlo, ma sapevo che se avessi aperto bocca per parlare mi avrebbe sentito piangere, quindi rimasi li, in silenzio.

"Si" (Strecico - completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora