Il Ritorno

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Cico pov:

Mi svegliai con la testa di Stre appoggiata sul mio petto nudo, aspetta... nudo?! Lo avevamo davvero fatto la sera prima... ed era stato magnifico. Finalmente ci eravamo uniti in una cosa sola, speravo solo che anche lui fosse felice quanto me.
Dopo qualche minuto sentii Stre muoversi, per poi alzare la testa e guardarmi con sguardo assonnato. Che carino!
Stre: "buongiorno" disse sorridendo e appoggiandosi nuovamente a me, ma questa volta guardandomi.
Io: "buongiorno" dissi mentre giocavo con una ciocca dei suoi morbidi capelli. Notai un leggero rossore sulle sue guance, era chiaramente imbarazzato per la notte appena passata, decisi quindi di stringerlo a me, volevo farlo sentire al sicuro. Inutile dire che ricambiò subito l'abbraccio.
Stre: "che ore sono?"
Io: "le 11:30... ASPETTA"
Stre:"SBRIGHIAMOCI"
Eh già, eravamo ancora in ritardo, alle 12:15 dovevamo prendere il treno per tornare a Milano, quindi iniziammo a smontare la tenda in fretta e furia, prima il sovrattelo, poi il catino, i pali... ed ecco fatto! Eravamo stati stranamente veloci. Mettemmo al volo le poche cose che ci rimanevano in un borsone per poi cambiarci e andare verso la stazione.
Io:"buongiorno, due biglietti Genova-Milano"
Cassiera:"per il treno delle 12:15 giusto?"
Io:" esatto"
Cassiera:"ecco a voi, sono 23,50 €. Vi conviene sbrigarvi o lo perderete"
Io:"grazie, arrivederci"
Stre:"grazie... Ok Cico io vado ad obliterare i biglietti, tu intanto cerca di capire dov'è il binario 2"
Seguii le indicazioni di Stre e trovai una cartina con segnati tutti i binari, poco dopo il più basso tornò coi biglietti e corremmo al binario. Il treno era già lì, ma per fortuna le porte erano ancora aperte.
Ci sedemmo in un vagone quasi vuoto, c'era solo una signora che leggeva e un ragazzo che dormiva.
Sistemammo i bagagli nei sedili davanti a noi e ci guardammo. Non riuscimmo a trattenerci e scoppiammo a ridere, la signora ci guardò male e Stre sembrò intimidito, perciò le lanciai uno sguardo fulminante, e lei si girò infastidita. Aveva un'aria familiare... forse una vecchia professoressa?  Da quel momento Stre non sembrò più lo stesso. Stava rannicchiato in un angolino, guardando on basso e senza dire nulla.
Io:"Ehy Stre, che succede?"
Stre:"non hai visto?" Disse con voce tremante
Io:"si... ma lasciala stare quella tipa, che ti importa?"
Stre:"davvero non la riconosci? È mia madre..."
A quelle parole sbiancai. Cosa ci faceva su quel treno? Sicuramente non aveva fatto scenate perché c'era un'altra persona...
Io:"non preoccuparti, non ti farà nulla. Ci sono io qui con te, ok?"
Stre annuì cercando un mio abbraccio, che subito arrivò.
Lanciai uno sguardo veloce a quella donna, che ci guardava disgustata, e d'istinto strinsi Stre sempre più forte, come per sfidarla.
Riuscivo a percepire la paura di Stre, e non lo biasimo.

"Si" (Strecico - completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora