In Bicicletta

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Stre pov:

Quando le nostre labbra si staccarono ci furono alcuni attimi di silenzio in cui Cico, ancora con la bocca socchiusa e vicina alla mia respirava lentamente, guardandomi. Era così bello, avevo notato solo ora delle lentiggini sul suo naso e sulle sue guance. Si vedevano poco, ma quella vicinanza mi permetteva di scrutare ogni centimetro del suo viso, del suo bellissimo viso.
Ci allontaniamo lentamente, imbarazzati. Il mio cuore batteva ancora a mille e faticavo a trattenere un sorriso. Ad un certo punto Cico andò in bagno, dicendo di dover fare la doccia. Penso che fosse una scusa per sfuggire all'imbarazzo, dato che era pulitissimo. Quando uscì dalla stanza mi lasciai cadere sdraiato sul letto, ripensando a quel momento. Cico bacia davvero bene, chissà se sono stato all'altezza... E se avessi sbagliato qualcosa? E se ora si penstisse di quello che ha fatto? Forse mi faccio troppe paranoie... Ma... Sentii l'acqua aprirsi, Cico si stava devvero lavando. Dopo circa 10 minuti uscì, stava tornando in camera per vestirsi. Mi aspettavo di vederlo con un accappatoio, ma non fu così.
Quando lo vidi sulla soglia di camera diventai rosso come un pomodoro. Non avevo mai notato quanto fosse perfetto il suo corpo. Muscoloso ma non troppo, magro e con gli addominali scolpiti, che sovrastavano ad un'incavatura a V che, per l'asciugamano che teneva in vita, non riuscivo a vedere fino alla fine.
Delle goccioline d'acqua che cadevano dai capelli scorrevano sul suo petto, era così dannatamente sexy.
Cico: "ehm... Stre? Potresti aspettarmi in sala?"
Io: "s-si, certo! Scusa..."
Dissi, mentre uscivo frettolosamente dalla stanza, lasciandogli un po' di privacy.
Che figuraccia!
Dopo qualche minuto Cico entrò in salotto, ignorando la situazione di prima, con dei pantaloncini corti dell'adidas e una canottiera larga bianca. Aveva ancora i capelli bagnati, tutti scompigliati. Che carino!
Cico: "ehi stre"
Io mi girai con aria interrogativa verso di lui
Cico: "ti va se sta sera usciamo a fare qualcosa...?" disse mentre diventava un po' rosso.
Mi stava davvero chiedendo di uscire? Come un... Un appuntamento? Se era così allora non si era pentito del bacio. Ed ecco il perché della doccia.
Io: "certo, sai già dove andare?"
Ovviamente accettai. Come potevo perdere un'occasione simile. Alla mia domanda Cico sorrise, dicendomi solo:
"vai a prepararti, ti sorprenderó"
Obbedii. Misi dei jeans con sopra una maglietta rosa chiaro, abbigliamento abbastanza sobrio, dato che non sapevo dove saremmo andati.
Lui si mise dei jeans ed una camicia bianca un po' sbottonata in alto, stava benissimo, e lo sarebbe stato anche con degli stracci.
Mi aprì la porta di casa, e andammo in garage.
Io: "Cico... Perché siamo qui? Tu non hai la macchina"
Cico: "no ma ho una magnifica bicicletta. Il posto in cui ti voglio portare è troppo lontano per andarci a piedi"
Io: "non ci sono autobus?"
Cico: "si, ma in autobus è brutto," si fermò un attimo, probabilmente per pensare se pronunciare o no La prossima frase, e lo fece.
".. Così sareno più vicini durante il viaggio, e sarà più... Romantico..."disse imbarazzato, guardando in basso, Cercando di evitare di incrociare i miei occhi.
A queste parole impazzii. Ci stava palesemente provando con me. Senza esitare, mi sedetti sulla canna della bici, e sorridendo gli dissi
Io:" Allora andiamo? "
Lui sorrise e senza dire nulla montò in sella e mise le Mani sul manubrio. Ora capisco cosa intendeva con "stare più vicini". Per guidare la bici doveva prendere il manubrio, e per farlo doveva abbracciarmi, essendo io seduto davanti a lui. Sentii le sue braccia calde e il suo petto sulla mia schiena. Riuscivo a sentire il suo cuore, che batteva forte come il mio. Cico iniziò a pedalare. Avevo un po' paura, e lui lo capì, così mi chiese, con voce affannata
Cico: "tutto ok? Vuoi che vada più lentamente?"
Io: "nono va bene così"
Cico: "sei sicuro"
Io: "si... È tutto perfetto così" sussurrai, e lo vidi diventare rosso e sorridere con la cosa dell'occhio.
Dopo poco la paura mi passò. Era una sensazione bellissima. Il vento fra i capelli in mezzo all'oscurità, illuminato solo dai lampioni e scaldato dalle braccia di Cico, vicino a me. Non volevo che quel momento finisse. Era bellissimo. Era come un sogno, e il bello doveva ancora venire.

"Si" (Strecico - completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora